Cult movie bellissimo e da riscoprire. | |
Blu-Ray con il film in edizione integrale da 138 minuti. | |
Video molto buono, anche se il master non è da negativo. | |
Fra gli extra sono presenti ottime interviste. | |
Prezzo "da titolo di catalogo Universal", cioè basso. | |
Audio italiano modesto, mentre quello originale è ottimo. |
FILM: L'alieno Thomas Gerome Newton è giunto sulla terra da un pianeta morente, assieme a 9 brevetti tecnologici con i quali ha fondato un'azienda elettronica miliardaria. Scopo di Thomas non è arricchirsi, ma accumulare risorse per una spedizione che riporti a casa lui ed un congegno capace di scongiurare la siccità del suo mondo, permettendogli anche di salvare la moglie e i figli abbandonati. Però alcune circostanze rovinano il piano di Newton: avidità e tradimento dei suoi collaboratori, l'imprigionamento dal parte del governo, e pulsioni "terrestri" quali sesso, alcol e televisione, e che lo riducono a un dandy senza più scopo. L'uomo che cadde sulla Terra non è la classica avventura fantascientifica, ma un dramma algido e sfuggente sulla "morte dei buoni propositi": una storia di "perdita del paradiso", e tentativo di riconquistarlo, con protagonista un alieno ma riguardante l'umanità. Ha un approccio credibile al tema extraterrestre, e nonostante la straordinaria "alterità" fisica del suo protagonista David Bowie (in un ruolo verrebbe da dire "autobiografico"), ritrae un alieno tenero e vulnerabile, privo di congegni astrusi però dotato di un'eccentricità che, assieme a quei progetti venuti da chissà dove, gli permette di costruire il suo impero industriale quasi dal nulla. Proprio per questo, e più banalmente, il film può essere letto come una satira "politica" dell'imprenditoria, con il governo preoccupato più dal potere economico di Newton che dalla sua provenienza. Ma il vero fulcro del film di Nicolas Roeg è la sua struttura indefinita, dovuta al punto di vista quasi esclusivo di Newton, e che alterna ricordi, allucinazioni, o salti temporali disorientanti, e in cui i fini più nobili svaniscono nella perdizione, assieme alla psiche del protagonista (e al suo amore per la famiglia, sostituito dal sesso con una donna che non ama). Una struttura fatta di transizioni visive ambigue, ma anche atmosfere psichedeliche, erotismo giocoso e ironia grottesca, e un'evanescenza che confonde alieno e umano, fino a sovrapporli: perchè se infatti è palese come Thomas sia un extraterrestre corrotto dalle bassezze terrene, si può pensare a lui anche come a un uomo spinto a diventare "alieno", prima dalle ambizioni, poi dalle frustrazioni... Un sognatore che fonde il sogno al ricordo (non a caso la tecnologia di Newton si basa su foto tridimensionali e musica astratta) ma schiacciato da istinti autodistruttivi, e una diffidenza suscitata dalla sua "diversità". D'altronde lo suggerisce anche la sequenza in cui Newton si trasforma di fronte all'inorridita amante interpretata da Candy Clark: una metamorfosi "alienante", nel corpo e nello spirito, come risvolto della tensione inappagabile verso l'infinito. In fondo è questa l'essenza "fantascientifica" del film, assieme ad una Terra resa "extraterrestre" da ammassi di televisori, console, o automobili-astronavi, e persino dal vetro delle bottiglie. E in cui l'acqua che dominava una natura sublime si è tramutata in alcol. Ma fantascientifico è anche un tempo che si insinua invece di scorrere, diluendo rapporti, amori, capacità di comunicare, e sostituendosi alle distanze anche nell'odissea di Newton: al punto che la Terra sulla quale è "caduto" (o della quale si è innamorato, come quasi suggerisce il titolo originale) è forse il suo pianeta d'origine com'era, o come sarà di nuovo, mentre ogni sua ambizione spirituale, umana o "di salvataggio", è stata da sempre l'anticamera alla più "terrestre" delle passioni.
PREMESSA: il Blu-Ray Universal è il "porting" dell'edizione inglese Optimum - Canal Plus (con in più l'aggiunta dell'audio italiano) e presenta, per la prima volta in Italia, il film nella versione integrale di 138 minuti e 34 secondi. Tale edizione "pensiona" quella su DVD, sempre di Universal e che era priva non solo dell'audio inglese (e di sottotitoli) ma anche di una scena erotica fra David Bowie e Candy Clark lunga 2 minuti e 18 secondi. Esclusiva del vecchio DVD resta però la bella intervista allo sceneggiatore Paul Mayersberg intitolata "Sogno di una notte di mezza estate", lunga circa 17 minuti e un po' diversa, come contenuti, dall'ulteriore intervista a Mayersberg inclusa fra gli extra del Blu-Ray.
QUALITA' VIDEO (8 e 1/2 su 10): Il video 2.35:1 del Blu-Ray Universal è molto buono, e forse il migliore fra quelli visti nelle varie edizioni HD del film. Il master proviene da una scansione dell'interpositivo, ed ha una resa naturale e dettagliata. Probabilmente si tratta della stesso riversamento utilizzato per il Blu-Ray americano Criterion (da tempo fuori catalogo), anche se contrasto e gradazione colore sono leggermente diversi: il primo è infatti più elevato nell'edizione italiana, e la seconda tende al verde, mentre nel Criterion virava su un rosso - magenta un po' "anomalo". Il film è girato in Panavision anamorfico e la resa è quella tipica: ad esempio il microdettaglio è fine ma anche un po' "pastoso", e la nitidezza molto elevata soprattutto nei primi piani. I totali più panoramici sono taglienti e molto dettagliati, ma presentano una "vetrosità" caratteristica, assieme a lievi effetti di micromosso. Il loro impatto è però piacevole, grazie anche all'ottima illuminazione ed ai soggetti, ovvero panorami ricchi di particolari (cielo, sassi, vegetazione, strutture di legno in rovina), oppure città zeppe di edifici, traffico e pensiline. I totali più ravvicinati hanno un livello maggiore di nitidezza e contorni più precisi, mentre i primi piani mettono ben in risalto gli incarnati: la porosità è eccellente, e a questa si aggiungono la precisione del texture (ad esempio dei vestiti), e l'estrema finezza dei capelli. Ed anche se la fotografia utilizza molti filtri diffusione, risultando un po' "floù", la resa rimane comunque precisa e gradevole. Fra gli esempi più "felici" risaltano gli stupendi scorci naturali, ma anche alcuni interni, come ad esempio quelli più "fantascientifici" del laboratorio, o del congegno di Newton, o della sua casa, in particolare le stanze della "console", o la parete piena di monitor televisivi. In questi casi il texture è intricato e suggestivo, e restituito con sicurezza sia nel caso di elementi naturali, che di parti metalliche, o strumentazioni. La grana è sempre presente e naturale, però con "inspessimenti" (o sporcature) dovute alla molte dissolvenze o a effetti speciali ottici, e persino a qualche zoom operato sul fotogramma, invece che in fase di ripresa. In alcune scene compare un po' di rumore che si aggiunge al senso generale di "ruvidezza", e questo avviene sia in interni poco illuminati (ad esempio nelle scene in auto), sia in totali più brillanti. Precisione e stabilità del quadro non sono quelle garantite dai moderni scan del negativo (magari 4K), ma almeno non c'è stato uso di filtro antirumore DNR, e verrebbe da dire per fortuna perchè con l'anamorfico ne basterebbe poco per distruggere lo strato più "analogico" dell'immagine (come accaduto purtroppo con il Blu-Ray de La Cosa, sempre di Universal). In alcune scene sembra però presente un lieve sharpening, anche se non troppo deleterio: si notano giusto qualche evidenziazione un po' artificiosa, e contorni più spessi. Il bianco è stato a sua volta manipolato ma sempre in modo lieve, e così, a parte qualche piccolo "affogamento" nel cielo, o attorno a luci dirette, non compaiono bruciature diffuse. Contrasto e colori sono buoni: il primo è brillante e con neri profondi che si appiattiscono solo nelle dissolvenze, e nelle già citate scene in auto (con qualche "slavatura" verde o rossiccia), i secondi sono naturali e compatti, senza saturazioni eccessive e con incarnati un po' freddi, ma nessuna dominante fastidiosa. Il bianco è quasi neutro, salvo alcune "incursioni" di blu o verde, mentre i primari sono naturali, e mai troppo accesi. Ovviamente colpiscono il verde della molta vegetazione, e il rosso di alcuni vestiti, o dei dettagli del pontile "giapponese" di Newton, senza contare alcuni bellissimi scorci del cielo, sia blu che ocra: alla fine però la tinta più memorabile è l'arancione dei capelli di Bowie. Lo stato della pellicola è eccellente, però un po' di sporco e qualche fluttuazione ne rivelano l'età. In compenso le spuntinature (nere e bianche), sono contenute, anche se ogni tanto compare una minuscola linea verticale quasi al centro dello'immagine, a volte nera e a volte blu. Infine non ci sono problemi di compressione: il bitrate è a prova di bomba ma in ogni caso non compaiono macroblocchi, banding o formicolii sui contorni, e non ci sono dissolvimenti di grana o dettagli fini.
Dati completi del Blu-Ray estratti con BDinfo
Screencapture Blu-Ray: Full HD PNG (occhio agli spoiler!!)
Altri screencapture dopo il commento sull'audio.
QUALITA' AUDIO (6 su 10): L'audio italiano è in DTS HD MA 2.0, con suono monofonico spalmato sui canali anteriori sinistro e destro. Si tratta dello stesso mix presente sul DVD italiano, e sebbene in teoria la codifica loseless dovrebbe garatire maggior calore ed "analogicità", nella pratica si fa fatica a scorgere qualche differenza (anche perchè il suddetto mix è tutt'altro che "sopraffino"). Il volume di registrazione è nella norma, ma la dinamica parecchio frenata, anche considerando che si tratta della versione italiana di un film del 1976. In particolare le frequenze basse sono molto piatte o ovattate, e così qualsiasi effetto che dovrebbe sfruttarle è davvero poco coinvolgente. Tale limite è palese fin dalla prima scena dello "schianto" (dove fa capolino anche qualche crepitio), poi si ripresenta in scene come quelle nel deserto o in auto, o ancora durante la "falsa" partenza di Newton, e l'uccisione dell'avvocato, o più in generale in scene "oniriche", o con passaggi di treni o aerei. Gli alti vanno meglio ma non troppo: la definizione è accettabile, come palese in certi "scampanellii" della colonna sonora (ad esempio nella scena al ristorante giapponese) però cupezza e "appannamenti" sono sempre in agguato. Ed anche le musiche, seppur nitide e mai troppo "stridenti", non coinvolgono molto. Questo fra l'altro è un peccato perchè la sonorità del film, intesa come musiche ma anche effetti, è molto ricercata e segue spesso l'andatura psichedelica delle immagini. Le voci non si discostano dal resto, ma sono comunque abbastanza chiare ed intelligibili. In particolare risaltano i timbri "dolci" (con in testa quello di Bowie doppiato da Roberto Chevallier), mente i più cupi tendono ad impastarsi. Inoltre certe frasi hanno qualche parola "mangiata", oppure coperta da un fruscio a volte pronunciato (ad esempio nei dialoghi a distanza, o sussurrati da dietro una porta come avviene nella scena con David Bowie e Candy Clark in albergo). Oltre al fruscio, si avvertono asprezze nelle sibilanti, e lievi salti audio forse dovute a usura o giunte fra un rullo e l'altro della pellicola. Da notare infine che durante qualche passaggio senza dialoghi (ad esempio all'inizio, quando Newton raccoglie i fogli lasciati cadere dall'avvocato) l'audio passa alla versione originale, e in questi casi la qualità aumenta molto. Si tratta sempre di scene lunghe pochi secondi, con l'eccezione di quella, non presente nella versione DVD Universal, con l'incontro "erotico - musicale" fra Bowie e La Clarke, lunga più di 2 minuti. In questo caso sono presenti anche varie battute in inglese con sottotitoli italiani (o in altre lingue, in base alla scelta iniziale da menù) che si attivano in automatico. La traccia inglese DTS HD MA 2.0 ha un qualità eccezionale rispetto a quella italana, e questo lo si poteva immaginare per quanto accennato sopra. A differenza della versione italiana, qui l'audio è davvero stereofonico, ed ha un'ampiezza eccellente. Gli alti sono definiti e cristallini (con solo poche asprezze in momenti "estremi"), i medi vellutati e c'è persino qualche notevole "colpo" di bassi. Il fruscio è inesistente, e le voci sono moto più profonde e realistiche. Inutile dire che l'ascolto in inglese con sottotitoli italiani (o magari inglesi, anch'essi presenti sul disco) è molto consigliato.
QUANTITA'/QUALITA' CONTENUTI EXTRA (7 e 1/2 su 10): Gli extra, accessibili da menù fisso o popup, includono un documentario sul film e 4 interviste, per una durata complessiva di oltre due ore. In dettaglio abbiamo:
Documentario Guardando l'alieno (SD, 24:27 min., sott ITA.)
Intervista a Nic Roeg (SD, 33:28 min., sott. ITA.) Intervista a Tony Richmond (SD, 21:48 min., sott ITA.) Intervista a Paul Mayersberg (SD, 31:50 min., sott ITA.) Intervista a Candy Clark (SD, 27:46 min., sott ITA.) |
Il documentario, prodotto dalla Anchor Bay, risale al 2001, ed è lo stesso del vecchio DVD americano contenente la versione tagliata e integrale del film. E' un filmato colmo di interviste, ed alle quali partecipano fra gli altri il produttore esecutivo Si Livitnoff, l'attrice Candy Clarke, il regista Nicolas Roeg, il montatore Graeme Clifford e la costumista May Routh. Purtroppo non ci sono contributi di David Bowie o Rip Thorn, ma la quantità di aneddoti, alternati a spezzoni del film, e foto sul dietro le quinte, è comunque notevole. Il documentario copre grosso modo ogni fase della lavorazione: dall'avvio del progetto (che all'inizio avrebbe dovuto essere... Arancia meccanica!) alla scelta delle location in New Mexico, passando per la scoperta di David Bowie attraverso il documentario "Craked Actor". Non mancano piacevoli dettagli sui costumi alieni (l'idea era che i personaggi avrebbero dovuto "indossare" il loro bene più prezioso, cioè l'acqua), e poi sul montaggio, con ampi riferimenti ai tagli dela versione americana. Il documentario svela infine come il film fosse musicato inizialmente con brani di The dark side of the moon, prima che David Bowie componesse ed eseguisse le musiche (per un compenso molto basso rispetto a quelli di oggi) assieme a John Philips. Passando alle interviste, quella a Nicolas Roeg è abbastanza generica, ma comunque interessante: il regista racconta le sue idee sul cinema e sulla recitazione, e poi sul suo concetto di "fantascienza", e come negli anni questa abbia anticipato eventi poi avveratisi. Qualche minuto è dedicato all'aspetto politico (o meglio, non politico) dei suoi film, poi ad aneddoti di vario tipo, compresa la conoscenza con Michael Crichton. L'esposizione si concentra quindi su "L'uomo che cadde sulla Terra": alcuni dettagli sono gli stessi già raccontati nel documentario, e riguardano le location e David Bowie, altri invece sono più "freschi", come ad esempio quelli sugli stunt e sugli attori scelti per le varie parti. Seguono considerazioni sul tono del film, pensato e realizzato senza storyboard, e sulle influenze esterne (ovviamente indesiderate) da parte degli studio ma non solo. Roeg conclude con qualche riflessione un po' più "filosofica" sulla sua idea di successo, e sull'impossibilità per gente come lui di far perdere le proprie tracce. L'intervista al direttore Anthony Richmond è in qualche modo più "a fuoco", e ricca di dettagli sulle location del film, soprattutto sulla loro bellezza quasi "aliena", e il particolare significato che quelle del New Mexico hanno sul pubblico americano, vista l'attinenza agli esperimenti atomici. Anche Richmond si sofferma su David Bowie, sottolineandone la dedizione al ruolo, ma anche le molte bizzarrie e superstizioni, nonchè stati di coscienza particolari (si menziona una non meglio identificata "sostanza" bevuta in un succo d'arancia, e che avrebbe reso l'attore "strano" per gioni...). Si passa infine all'uso del formato anamorfico, ed ai significati del film, con in testa il ruolo della televisione come apripista di un assalto mediatico che ha cambiato il mondo moderno. Il contributo dello sceneggiatore Paul Mayersberg è forse quello più ricco di dettagli interessanti, oltre che "di spessore": Mayersberg inizia con le grosse differenze fra il film e il libro da cui è tratto, e svela anche che quest'ultimo era già stato opzionato dalla casa produttrice "Cannon" per farci un serial alla "Fuggitivo" ma con un protagonista un extraterrestre. Lo sceneggiatore prosegue svelando anche come la politica, e i risvolti di alcuni personaggi siano stati eliminati (ad esempio l'agente dell'FBI che diventa un capo militare). Inoltre aggiunge ottime considerazioni sull'uso non lineare del tempo, e sull'ambiguità dei ricordi del protagonista, e su come ogni scena proponga generi cinematografici diversi (ad esempio il western), oppure influenze di altre culture come quella giapponese. Notevoli anche i racconti sugli attori scartati per mancanza di fondi: da Peter O'Toole per la parte di Newton a James Coburn per quella del professor Byce, e addirittura James Mason nei panni dell'avvocato Farnsworth. E infine c'è anche qualche dettaglio sul montaggio alternato di scene concepite a quello scopo fin dall'inizio. Rispetto a Richmond e Mayersberg, Candy Clarke è più "schietta" nella sua intervista, e per questo anche più divertente, senza contare che l'attrice riversa una valanga di gustosi aneddoti sulla sua partecipazione al film. Fra i tanti, ci sono quelli sulle difficoltà fisiche e di "memoria", o sul catafalco imbastito per la scena in cui la Clarke trasporta Bowie in braccio. E ancora, sul tentativo fallito di vomitare nella scena della trasformazione di Newton, anche se il top si raggiunge quando l'attrice svela di aver recitato sia nel ruolo della moglie aliena, che di Newton stesso: per la precisione, la "controfigurata" è avvenuta in una scena a New York, città dove l'attore non si recò per la sua paura dei viaggi in aereo. Da notare che alcuni spezzoni dell'intervista alla Clark erano già presenti nel documentario, anche se qui il racconto è molto più ricco e completo. I filmati hanno tutti una buona qualità video, anche se girati in bassa definizione. Sono presenti sottotitoli sia italiani che inglesi (pià altri), anche se non è possibile modificarli "al volo" ma soltanto attraverso il menù principale.
link a recensioni esterne:
- Forum DVD Essential (Blu-Ray italiano)
Movieplayer.it (Blu-Ray italiano)
Animangaplus (Blu-Ray italiano)
Forum Gente di rispetto (Blu-Ray italiano)
Blu-Ray.com (Blu-Ray inglese)
DVD Beaver (Blu-Ray inglese e americano)
DVD Talk (Blu-Ray americano)
Hardware con cui vedo e ascolto i Blu-Ray (in giallo quello usato per recensire il titolo):
- DISPLAY
Panasonic plasma FULL HD 55' 3D TX-P55ST50E
Panasonic plasma FULL HD 50' TX-P50S20
Panasonic plasma FULL HD 46' TX-P46U20
Panasonic plasma HD READY 50' TH50-PV60
Panasonic plasma HD READY 42' TH42-PX7
Epson proiettore LCD FULL HD EMP TW-980
Epson proiettore LCD FULL HD EMP TW-680
LETTORI
Sony Playstation 3
Sony BDP S-500
Sony BDP S-550
Samsung BDP 1400
Samsung BDP 1500
AMPLIFICATORI + DECODER + DIFFUSORI
Onkyo TX DS-676, Jbl Tlx 500 (centrale), Jbl tlx 700 (frontali, posteriori), Jamo X5 (subwoofer attivo)
Onkyo TX DS-555, Technics Sh-500, Technics Sb-ca21 (frontali), Wharfedale Modus 3 (posteriori), infinity ref. 100 (centrale)
Harman Kardon AVR 164, sistema satelliti + subwoofer Jbl Scs 140
Sony str-db 830, sistema satelliti + subwoofer Jbl Scs 140
CUFFIE
Decoder Sony MDR-1000 + cuffie Sony MDR-XB600
Decoder + cuffie Sony MDR-6500
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