domenica 14 dicembre 2008

28 settimane dopo (28 weeks later)


FILM: Sequel di "28 giorni dopo" che riprende, in chiave più action, l'ambientazione "inglese" del predecessore e, soprattutto, la medesima apocalisse: un contagio virale capace di trasformare le persone in bestie rabbiose. L'inizio è suggestivo e addirittura insolito, dal momento che, al contrario di molti zombiemovie, mostra non l'apice ma gli strascichi d'una catastrofe in via d'esaurimento e il tentativo, da parte dell'esercito anglo/americano, di ripopolare le città con i pochi superstiti, dopo una sequela estenuante di controlli. La seconda parte, in cui riesplode il contagio, è invece più convenzionale ma rimane interessante grazie all'intelligenza della scenggiatura. Quest'ultima, infatti, impernia il nuovo disastro non sul solito evento "alla 11 settembre" ma sull'irresponsabilità d'un padre (interpretato da un credibilissimo Robert Carlyle) che prima tradisce la sua famiglia, poi, preso dal rimorso, tenta di ricostituirla, con esiti letteralmente apocalittici. Un approccio tanto "personale" rende l'orrore più disturbante di quanto facciano i pur ottimi effetti splatter, e riassume con efficacia il tema di fondo, cioè la ricostruzione impossibile d'una società compromessa già da tempo nei valori fondamentali. A livello d'intrattenimento, il film di Juan Carlos Fresnadillo esalta in scene come quella del bombardamento o dell'elicottero sul prato e terrorizza durante il segmento "reality" nella metropolitana. Sul versante "politico", invece, attribuisce la giusta enfasi alle sequenze con i cittadini sorvegliati e poi mitragliati dall'esercito e a quella in cui il laboratorio d'analisi viene bruciato dalle bombe: tali passaggi, infatti, ben rimarcano la follia d'un potere sospettoso di tutti ed impossibilitato (dalla sua chiusura in compartimenti stagni) a comprendere le cause della nuova infenzione. L'ottima fotografia rende la luce più spaventosa dell'oscurità (salvo nella suddetta scena della metropolitana), mentre la regia alterna con saggezza minacciose inquadrature "a mano" a totali urbani desolanti. Da metà film in poi, l'azione è massiccia, mentre la ferocia dei "trasformati", supportata da litri di sangue ed effetti più animatronici che digitali, ha connotati di lucido rancore. La rappresentazione della violenza è spettacolare ma non videoclippara, anche se mantiene la stessa irrequietudine visiva del capitolo originiario, diretto da Danny Boyle (qui produttore e regista della seconda unità). Purtroppo non tutto è impeccabile, dato che qualche snodo è frettoloso e, in generale, il viaggio dei protagonisti poco articolato: tuttavia, la lucidità dell'opera la rende fra le più adulte del genere e di sicuro anni luce avanti a "videogiochi" plasticosi come Resident Evil. Basti, a ricordarlo, la scena finale: "sfocata" e senza scampo, richiama i sogni profetici de "Il signore del male" e ribadisce la condanna degli uomini a prendere le decisioni sbagliate, anche quando moralmente giuste.

QUALITA' VIDEO (7 e 1/2 su 10): Il video AVC Mpeg4 (in formato 1.85:1 e tratto da materiali 16mm, 35mm e video HD) è molto "impostato" e congeniale al tono ruvido del film. Ciò si traduce in un'immagine discontinua, a tratti sgranatissima, slavata nei colori, piatta e dal contrasto un po' sparato. Tali caratteristiche farebbero pensare ad un video non proprio appagante: invece, la definizione comunque ottima e la resa "da pellicola" (sia su proiettore che su plasma) lo rendono tutto sommato piacevole e fedele a quanto visto al cinema. La parte iniziale nella cascina buia è senza dubbio quella con la grana più grossa e la cromia più blanda, dato che tutto tende al marrone. Subito dopo, però, l'azione si sposta nella campagna all'esterno e l'immagine si ravviva nei colori ed anche nella definizione (comunque già buonissima). I primi piani acquistano incisività e gli ambienti sono ben a fuoco, anche se ancora sporchi. Sempre in questa fase, il contrasto è alto e la luminosità anche e ciò comporta qualche sfocatura dei campi medi: tuttavia, i bianchi sono sempre ben gestiti e non ci sono bruciature sui fondali. Il meglio, in termini di resa complessiva, arriva però nelle fasi diurne ambientate a Londra, dove a colpire sono gli strepitosi totali cittadini (o "aeroportuali") ed alcuni primi piani sui protagonisti. La grana, sebbene meno spessa che all'inizio, è ancora presente ed è leggermente "polverosa", ma non nasconde (ed anzi porta con se) un microdettaglio quasi sempre finissimo. Ottima la resa di passaggi come il Check up medico dei bambini e, subito dopo, il viaggio in treno, pieno di strepitosi campi medi su sobborghi zeppi di dettagli. Un calo evidente di definzione (dovuto però all'inquadratura zoomata) si ha invece durante il drammatico racconto di Robert Carlyle ai figli: ma da lì in poi, la nitidezza del quadro si mantiente su buoni livelli e qualche volta riesce persino a stupire (eccezion fatta per la scena in metrpolitana, volutamente "amatoriale"). Ad esempio, s'osservino i primi piani di Carlyle e dei vari militari durante la seconda esplosione della pestilenza (e in particolare nella scena del "codice rosso"), o quelli sui cecchini mentre tengono d'occhio gli abitanti. E, ancora, tutte le fasi ambientate nelle varie installazioni. In queste scene, infatti, il dettaglio è sempre "poroso" e la messa fuoco ottima. Sebbene slavati, gli incarnati appaiono molto naturali, mentre gli ambienti scuri sono pervasi da occasionali dominanti blu o verdaste. La lunga fase nottura (ottenuta filtrando riprese, con camere HD, effetuate di giorno) si distingue per una pulizia molto più elevata ed una dominante verde nettissima: ma, allo stesso tempo, mette in evidenza il buon livello del nero (solo un po' rumoroso, a tratti) e un dettaglio delle zone d'ombra più che adeguato. In questa parte, inoltre, la tridimensionalità eccelle e i rossi sono molto più caldi, come dimostrano il sangue (notevole anche nella scena fra Robert Carlyle e la moglie legata) e le varie esplosioni del bombardamento. Per il resto, non si registra la presenza d'edge enhancement fastidioso e nemmeno di segni evidenti di compressione, salvo forse un paio di lievi "discretizzazioni" nel cielo. Qualche panoramica notturna, infine, è un po' "affogata", e presenta un rumore video "oltre misura": ma è davvero poca cosa per compromettere l'impressione più che discreta sul video. In ogni caso, meglio mettere in guardia i patiti della pulizia e naturalezza a ogni costo: certe sgranature/rumorosità, assieme a qualche "slavatura" del nero, potrebbero essere intollerabili. D'altronde, lo stile visivo del film è questo e il Bluray la ripropone fedelmente.

QUALITA' AUDIO (8 e 1/2 su 10): L'audio è buono e di certo più "stabile" dell'immagine. Presentato in DTS 768 kbit, ha un volume molto alto e, fin dalle prime battute, un fronte anteriore potentissimo e compatto. Il centrale è forse un po' più basso dei laterali ma, in compenso, vanta un'ottima chiarezza nel riprodurre le voci. In più, è molto profondo, produce bassi poderosi e non è appannato da distorsioni nelle moltissime scene con i ruggiti degli "zombie" (compresa quella del sogno). I frontali, dal canto loro, dimostrano spesso un'indipendenza nettissima, sia con panning molto ampi che, soprattutto, con effetti singoli suggestivi. Alcuni esempi si hanno fin dal prologo nella cascina ma ce ne sono altri durante alcune fasi al laboratorio e nei molti "scoppi" di violenza. La definizione dei medioalti è evidente, durante la prima parte, in tutti i passaggi dell'elicottero e quindi nella scena del caos nei sotterranei. A livello di dinamica e "fantasia" del mix, si ha un vero picco durante la strage dei civili, dove gli spari risuonano prima sul centrale, accompagnati da musiche potenti e secchissime, poi anche sugli altri diffusori, con dispendio di panning ed effetti attivi. Sempre le musiche, accompagnano con decisione vari altri momenti drammatici, risultando sempre ben in primo piano e caratterizzate da effetti anche sui canali posteriori. La scena del bombardamento mette in evidenza l'estensione in gamma bassa dei canali principali e l'indole roboante (anche se non fra le più telluriche) del subwoofer. In più, conferma la pulizia della registrazione anche nelle scene fragorose e l'apporto abbastanza "vivace", seppur non sempre solidissimo, del fronte posteriore. Quest'ultimo, infatti, pecca un po' in ambienza, anche se non manca di stupire con effetti d'una certa consistenza. Ad esempio, si ricordano certi panning degli aerei, o quelli dell'elicottero (scena "a rasoterra" e vari passaggi sulla città), o ancora, le grida dei mostri negli ambienti chiusi, le scie nella sequenza con i lanciafiamme e le esplosioni durante l'inseguimento in auto. Il fruscio è basso anche nelle poche fasi silenziose e preannuncia con efficacia certe sequenze shock (la già citata scena del sogno), mentre il calore della traccia è quello tipico del DTS, sebbene non il migliore percepito in questo tipo di tracce (ad es. Xmen 3). In definitva, l'audio si difende bene e pur non essendo fra i più impressionanti, eccelle in potenza e avvolgimento: inoltre, e non è poco, rimane morbido anche durante i passaggi potenzialmente più "stridenti".

QUALITA' CONTENUTI EXTRA (6 su 10): Gli extra sono vari ma un po' modesti e di carattere fortemente promozionale. Racchiusi in un menù principale fisso (ma disponibile anche in versione "a scomparsa") includono:

Commento audio del regista Juan Carlos Fresnadillo e del produttore Enrique Lòpez-Lavigne

Inserto 28 giorni dopo - le conseguenze: fase 1 "sviluppo" (7 min. 34 sec.)

Inserto 28 giorni dopo - le conseguenze: fase 3 "strage" (4 min. 44 sec.)

2 scene tagliate con traccia di commento opzionale (5 min. 14 sec.)

Featurette "Codice rosso: realizzazione di 28 giorni dopo" (13 min. 6 sec.)

Featurette "L'infetto" (6 min. 57 sec.)

Featurette "Entrare in azione" (7 min. 13 sec.)

Sezione trailer comprendende i trailer di:

- 28 settimane dopo

- 28 giorni dopo

- Sunshine

- I Fantastici 4 e Silver Surfer

- Pathfinder

- Die hard: vivere o morire

La featurette sul dietro le quinte è più che altro un grosso spot del film e non approfondisce alcun aspetto della pur interessantissima lavorazione. Tuttavia, include svariate interviste in cui Danny Boyle illustra la sua partecipazione al progetto (molto più attiva di quanto si potrebbe immaginare). Inoltre, presenta anche inserti apprezzabili di regista e produttore, più qualche bell'outtake delle riprese più impegnative. Le altre due featurette prendono in esame gli effetti splatter e le acrobazione e sono senza dubbio le più interessanti del pacchetto: in esse, infatti, è possibile ammirare la realizzazione di molti trucchi animatronici, oltre agli effetti pirotecnici in scene come quella della strage o dell'inseguimento in auto. Le scene eliminate sono poco significative, mentre gli inserti dal titolo "Le conseguenze" sono artwork animati tratti dai fumetti sull'universo di 28 giorni dopo. Lo stile è piacevole (sebbene molto statico) ma le storie, soprattutto del primo, sono poco interessanti, oltre che brevi. Non per nulla, Il tutto sembra pensato più che altro per reclamizzare gli albi cartacei, pubblicati anche in Italia. Tutti i filmati sono in bassa definizione (qualità discreta), salvo i trailer, che sono invece presentati in HD. Sono inclusi i sottotitoli sia italiani che inglesi, anche per la traccia di commento.

link a recensioni esterne:
AfDigitale (Bluray italiano)
Forum AV Magazine (Bluray italiano)
Forum DVD Essential (Bluray italiano)
DVD Talk (Bluray italiano)
Highdefdigest (Bluray americano)

Scheda del film
Imdb

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