lunedì 2 luglio 2012

Matrix (The Matrix)




Il film è già diventato un classico della fantascienza.
Audio e video molto buoni.
Quantità eccellente di extra.
Ormai costa pochissimo.
Extra riciclati dalle passate edizioni.
Extra solo in bassa definizione.
Tracce di commento senza sottotitoli.


FILM: Kung fu, cy­ber­spa­zio, fi­lo­so­fia: Ma­trix li uni­sce con straor­di­na­rio equi­li­brio, in quel­lo che è già og­gi un su­per­clas­si­co del fan­ta-ac­tion. La sce­neg­gia­tu­ra, con l'en­ne­si­mo uo­mo co­mu­ne che ro­ve­scia il "si­ste­ma", è ri­sa­pu­ta, ma le­ga be­ne il te­ma del ri­sve­glio men­ta­le al­la più "ter­mi­na­to­ria­na" del­la lot­ta con­tro le mac­chi­ne. Inol­tre è ap­pas­sio­nan­te, do­sa be­nis­si­mo l'azio­ne e non spie­ga trop­po, pur sti­mo­lan­do rom­pi­ca­pi fi­lo­so­fi­ci sul­la per­ce­zio­ne del rea­le. Al re­sto pen­sa un im­ma­gi­na­rio po­sta­po­ca­lit­ti­co fra i più di­stin­ti­vi: fat­to di lo­ca­tion go­ti­co/in­du­stria­li, ri­man­di a Wil­liam Gib­son, co­stu­mi in la­tex, oc­chia­li scu­ri… più gli on­ni­pre­sen­ti cel­lu­la­ri a scat­to ti­pi­ci de­gli an­ni '90. Pro­ta­go­ni­sti per­fet­ti, a co­min­cia­re dal "men­to­re" Lar­ry Fi­sh­bur­ne e l'ener­gi­ca Car­rie An­ne Moss, fi­no all' "an­dro­gi­no" Kea­nu Ree­ves, la cui espres­sio­ne ine­be­ti­ta ri­flet­te l'in­cre­du­lità di chi si è sco­per­to schia­vo dei com­pu­ter. Ma al­tret­tan­to riu­sci­ti so­no i cat­ti­vi: ad esem­pio l'agen­te Smi­th di Hu­go Wea­ving, più ico­ni­co del­lo stes­so Ree­ves in di­vi­sa FBI an­ni '60, e il tra­di­to­re in­ter­pre­ta­to da Joe Paon­to­lia­no. Que­st'ul­ti­mo in­car­na una pro­spet­ti­va, di chi ha scel­to il "non ri­sve­glio", mol­to in­te­res­san­te ma che for­se avreb­be me­ri­ta­to più re­spi­ro. Gli ef­fet­ti spe­cia­li so­no all'avan­guar­dia, so­prat­tut­to la ri­vo­lu­zio­na­ria te­ni­ca del "bul­let ti­me", e an­che la re­gia è sem­pre crea­ti­va, pur pe­scan­do a pie­ne ma­ni dal fu­met­to e dal ci­ne­ma orien­ta­le. In par­ti­co­la­re stu­pi­sce il la­vo­ro sul­le su­per­fi­ci ri­flet­ten­ti, che ri­man­da al­la mol­te­pli­ce na­tu­ra del rea­le, e quel­lo sul "fra­ming" di og­get­ti o vol­ti. E so­no esal­tan­ti, an­che se un po' le­gno­se, tut­te le co­reo­gra­fie di ar­ti mar­zia­li. Le sce­ne -vi­si­va­men­te- me­mo­ra­bi­li ab­bon­da­no, co­me si con­vie­ne a un ve­ro clas­si­co: dal ri­sve­glio di Kea­nu Ree­ves fra le mac­chi­ne (il più im­por­tan­te, ma non l'ul­ti­mo dei mol­ti suoi "ri­sve­gli"), al­la sco­per­ta del­la nuo­va realtà, pas­san­do per le fa­si di ad­de­stra­men­to, fi­no al cli­max pa­laz­zo-me­tro­po­li­ta­na, zep­po di vir­tuo­si­smi az­zec­ca­ti. Il fi­na­le ce­de ai sen­ti­men­ti, ma ha il pre­gio di es­se­re com­piu­to e aper­to in­sie­me, e con la sec­chez­za di un in­no al­la ri­bel­lio­ne o... a mil­le al­tre co­se, se­con­do ne­ces­sità.





QUALITA' VIDEO (9 su 10): L'im­ma­gi­ne 2.35:1, com­pres­sa VC-1, è mol­to buo­na, an­che se non co­me in un odier­no Blu-Ray War­ner. Pro­ba­bi­le che c'en­tri la pel­li­co­la, for­se non la mi­glio­re uti­liz­za­bi­le, e il fat­to che il ma­ster pro­ven­ga, con tut­ta pro­ba­bi­lità, da un te­le­ci­ne­ma dell'in­ter­po­si­ti­vo, e non da una scan­sio­ne. Il sud­det­to ma­ster è quel­lo uti­liz­za­to per il DVD in­clu­so nel­la Ma­trix Col­lec­tion da 10 di­schi usci­ta nel 2006, a sua vol­ta di­ver­so da quel­lo, più piat­to e "sbia­di­to", del­la pri­ma edi­zio­ne in DVD del 2000. In ge­ne­ra­le la re­sa è co­mun­que ap­pa­gan­te e sem­pre ci­ne­ma­to­gra­fi­ca, e que­sto no­no­stan­te la fo­to­gra­fia sia pa­rec­chio ma­ni­po­la­ta. La de­fi­ni­zio­ne è uni­for­me lun­go il film, an­che se cer­ti pri­mi pia­ni mo­stra­no evi­den­ti ca­li do­vu­ti qua­si cer­ta­men­te al­la ri­pre­sa. La "po­ro­sità" dei vol­ti va­ria fra il me­dio e l'ec­cel­len­te, sal­vo qual­che stra­na di­scon­ti­nuità, men­tre det­ta­gli di ve­sti­ti e so­prat­tut­to fon­da­li so­no sem­pre mol­to ni­ti­di. In par­ti­co­la­re stu­pi­sco­no, nel­la pri­ma par­te, quel­li nell'abi­ta­zio­ne di Neo, poi in uf­fi­cio e sull'astro­na­ve Na­buc­co­do­no­sor. Ma so­no ot­ti­mi an­che i va­ri to­ta­li ur­ba­ni, e i det­ta­gli sia del­le mac­chi­ne che del­le stru­men­ta­zio­ni. In qua­si ogni si­tua­zio­ne il det­ta­glio ad al­ta fre­quen­za è pre­ser­va­to: non ci so­no se­gni di pu­li­zia di­gi­ta­le, an­che se in al­cu­ni pas­sag­gi ci so­no lie­vi "dis­sol­vi­men­ti" del­la gra­na do­vu­ti for­se al­la com­pres­sio­ne a bi­tra­te non al­tis­si­mo. Sem­pre la gra­na non è ul­tra­fi­ne co­me in mol­ti trans­fer odier­ni da di­gi­tal in­ter­me­dia­te, seb­be­ne il det­ta­glio, ad esem­pio nei pri­mis­si­mi pia­ni, è ni­ti­do co­me ci si aspet­te­reb­be da una pel­li­co­la 35mm. An­che gli ef­fet­ti par­ti­cel­la­ri ti­po la piog­gia so­no re­si con gran­de "sot­ti­gliez­za", per non par­la­re di cer­te tex­tu­re pie­tro­se (spa­ra­to­ria nell'al­trio) o me­tal­li­che (to­ta­li sul­le va­rie con­sol­le). A ben ve­de­re c'è un po' di ed­ge en­han­ce­ment, ad esem­pio du­ran­te le sce­ne con Kea­nu Ree­ves in uf­fi­cio. E an­co­ra, nel­la pri­ma sce­na den­tro la si­mu­la­zio­ne con il fon­da­le bian­co. L'ef­fet­to "au­reo­la" sui con­tor­ni (fi­gu­re più scu­re su fon­do chia­ro), è ab­ba­stan­za evi­den­te su pro­iet­to­re, men­tre pas­sa qua­si inos­ser­va­to sul pan­nel­lo, no­no­stan­te per­man­ga una sen­sa­zio­ne di ni­ti­dez­za au­men­ta­ta ar­ti­fi­cial­men­te. A par­te que­sti lie­vi di­fet­ti, il qua­dro è sem­pre "ma­te­ri­co" e non ar­ti­fi­cio­so an­che nel­le si­tua­zio­ni più dif­fi­ci­li. Il con­tra­sto ag­giun­ge mol­to al­la riu­sci­ta com­ples­si­va, so­prat­tut­to in sce­ne scu­re, gra­zie an­che al ne­ro pro­fon­do e (quin­di) a una tri­di­men­sio­na­lità sem­pre ot­ti­ma. il det­ta­glio del­le zo­ne scu­re è mol­to ri­ve­la­to­re, ed an­che nel­le sce­ne più buie (l'ini­zio, il ri­sve­glio di Neo, le tan­te fa­si sull'astro­na­ve, o gli in­se­gui­men­ti nel­la fo­gna­tu­ra) non af­fa­ti­ca la vi­sio­ne. Non man­ca qual­che ap­piat­ti­men­to "fi­sio­lo­gi­co", però nul­la che gua­sti la me­dia, e lo stes­so va­le per la lie­ve ru­mo­ro­sità di qual­che pas­sag­gio (ad esem­pio du­ran­te la sce­na ini­zia­le in di­sco­te­ca). I co­lo­ri so­no "al­te­ra­ti" per scel­ta fo­to­gra­fi­ca e do­mi­na­ti dal ver­de nel­le sce­ne den­tro Ma­trix (si trat­ta del­la do­mi­nan­te ver­de più ce­le­bre dell'ho­me­vi­deo), e dal blu nel mon­do rea­le. In ogni ca­so la re­sa è sem­pre piut­to­sto "ac­ce­sa" e so­lo ra­ra­men­te più sla­va­ta. In ba­se al­le sce­ne, gli in­car­na­ti va­ria­no fra pal­li­do e cal­do, men­tre pri­ma­ri co­me il ros­so (po­co pre­sen­te), non man­ca di fa­re qual­che ap­pa­ri­zio­ne piut­to­sto de­ci­sa. Un esem­pio è all'ini­zio, con i lam­peg­gian­ti del­la po­li­zia, poi nel pas­sag­gio con la don­na vir­tua­le e du­ran­te le ap­pa­ri­zio­ni de­gli "squid". An­che il sud­det­to ver­de, quan­do non è so­lo do­mi­nan­te, è ab­ba­stan­za ac­ces­so: ad esem­pio nel co­di­ce in­for­ma­ti­co di Ma­trix, il qua­le a vol­te riem­pie lo scher­mo con to­na­lità mol­to sa­tu­re. Al­cu­ni pas­sag­gi ti­po la fu­ga ini­zia­le di Neo, o l'at­tac­co in eli­cot­te­ro, pre­sen­ta­no un ne­vi­schio ro­sa/ver­de che non si ca­pi­sce se di­pen­da dall'en­co­ding o dal com­ples­so la­vo­ro sul­la fo­to­gra­fia. Ma è più pro­ba­bi­le la se­con­da ipo­te­si. Sul­la com­pres­sio­ne non c'è mol­to da ag­giun­ge­re, se non la pre­sen­za di qual­che spo­ra­di­co "ban­ding" su fon­da­le uni­for­me e al­cu­ni ac­cen­ni di "ve­tro­sità". An­co­ra una vol­ta nul­la di gra­ve, ma di cer­to un nuo­vo en­co­ding evi­te­reb­be que­ste im­pre­ci­sio­ni... ren­den­do il vi­deo per­fet­to.



Voto al transfer: 9 su 10, "Fattore wow": 8 e 1/2 su 10.

Grafico Bitrate (cliccare sopra per ingrandirlo):



Occupazione audio/video: 28,4 Gb - Bitrate (video) 16,44 Mbit

Dati completi del Blu-Ray estratti con BDinfo


Screencapture Blu-Ray: full HD PNG
(occhio agli spoiler!!)


Altri screencapture dopo il commento sull'audio.


QUALITA' AUDIO (9 su 10): L'audio italiano Dolby Digital 5.1 è lo stesso delle passate edizioni in DVD, ma encodato a 640 kbit anzichè a 384. L'impatto è un po' ruvido, ma potenza, ricchezza e precisione del mix rendono l'ascolto divertente. Fin dalle prime battute si può apprezzare l'ampiezza del fronte anteriore, robusto e compatto, e la disinvoltura con cui gli effetti transitano da un diffusore all'altro, posteriori compresi. I panning sono precisi al millimetro: che si tratti di un telefono che squilla, di una voce, o degli innumerevoli effetti elettronici, la resa è realistica, e con un effetto "fuori dai diffusori" che la rende ancora più tridimensionale. Merito anche degli ottimi mediobassi, e di alti che, nonostante la definizione non al top, sono aggressivi, e addirittura impressionanti nel caso di spari, scoppi, o scariche elettriche. Le voci sul centrale sono piene, e mai afflitte da spiacevoli effetti "megafono". Il tono è profondo, e la resa indistorta, anche se in qualche passaggio (ad esempio quelli "telefonici") si avvertono lievi crepitii. In particolare suonano bene sia le voci doppiate di Morpheus che di Trinity, anche se quella meglio bilanciata è proprio del doppiatore di Neo/Keanu Reeves. Sempre il centrale vanta effetti molto esuberanti come spari e scoppi, e ovviamente i moltissimi "tonfi" delle scene di combattimento. Questi ultimi sono sordi e violenti (scene del dojo e nella metropolitana) e solo in qualche passaggio lievemente "bruciati". In generale, le musiche di commento sono ampie e nitide, anche se un po' in secondo piano rispetto al canale centrale. Fanno eccezione alcuni brani "esuberanti" come quello iniziale in discoteca, oppure durante la sparatoria nell'atrio del palazzo. Entrambi sono saturi e sfruttano moltissimo anche il subwoofer. Come già accennato, i canali posteriori sono attivissimi e creano scene sonore spettacolari. Ciò avviene sia in scene tranquille (dove abbondano piccoli rumori di ambienza oppure "informatici"), sia nei molti passaggi esuberanti. Certe scie dei proiettili nelle scene "bullet time" sono addirittura impressionanti, e si sommano a raffiche di ogni genere, muri in frantumi (di nuovo la sparatoria nell'atrio del palazzo) esplosioni, pale di elicotteri. C'è pure l'immancabile temporale zeppo di tuoni e scrosci d'acqua, davvero ben ricreato. In tutti questi passaggi l'apporto del subwoofer è devastante ma molto "secco". E devastanti sono anche i "botti" durante il risveglio di neo, nei vari bullet time e nella scena con l'elicottero, soprattutto durante il mitragliamento del palazzo (il primo controcampo ha uno degli effetti subwoofer più spettacolari di sempre) e nello schianto del velivolo. Ma attenzione anche allo scontro in metrpolitana e al successivo attacco degli squid, ulteriori sequenze "demo" di un mix quasi perfetto.



Screencapture Blu-Ray: full HD PNG (occhio agli spoiler!!)


Altri screencapture, e confronto DVD - Blu-Ray, dopo il commento sugli extra.


QUANTITA'/QUALITA' CONTENUTI EXTRA (9 e 1/2 su 10): Gli ex­tra in­clu­do­no tut­ti quel­li del pri­mo DVD, usci­to nel 2000, e del­la rie­di­zio­ne a due di­schi usci­ta nel 2006. Non ci so­no nuo­vi con­te­nu­ti (sal­vo un tra­scu­ra­bi­le pic­tu­re in pic­tu­re) e i fil­ma­ti so­no so­lo in bas­sa de­fi­ni­zio­ne : ma po­co im­por­ta, poi­ché la mo­le di ma­te­ria­le è fa­vo­lo­sa. L'elen­co de­gli ex­tra, ac­ces­si­bi­li in to­to so­lo dal menù fis­so, è il se­guen­te:


Introduzione scritta dei fratelli Wachowsky

Traccia di commento - i filosofi: Cornell West e Ken Wiber

Traccia di commento - i critici: Todd McCarthy, John Powers e david Thomson

Traccia di commento - cast e tecnici: Carrie-Anne Moss, Fach Staenberg e John Gaeta

Traccia di commento - il compositore: Don Davis, con traccia solo musica

Inserto interattivo PIP "Dentro il film", con sottotitoli in italiano

Sezione "Dentro la storia", contenente:

- The Matrix revisited - Matrix: la creazione di un mito (122 min. 20 sec., sott. ITA)

Sezione "Dietro le quinte", contenente:

- La realizzazione del film (25 min. 48 sec., sott. ITA)

- La danza del maestro: le coreografie di Yuen Wo Ping (5 min. 47 sec., sott. ITA)

- La lotta nel bagno e la parte bagnata (3 min. 15 sec., sott. ITA)

- Ragazza in rosso (46 sec., sott. ITA)

- Wabash e Lake ( 2 min. 36 sec., sott. ITA)

- Agente a terra (1 min. 32 sec., sott. ITA)

- C'è dell'altro (3 min. sec., sott. ITA)

Sezione "Segui il coniglio bianco", contenente:

- Trinity fugge (1 min. 6 sec.)

- Pod (2 min. 24 sec.)

- Kung fu (3 min. 57 sec.)

- Il muro (2 min. 4 sec.)

- La lotta nel bagno (2 min. 5 sec.)

- L'atrio dell'edificio governativo (4 min. 7 sec.)

- Il tetto dell'edificio governativo (2 min. 34 sec.)

- Elicottero (1 min. 2 sec.)

- Metropolitana (3 min. 35 sec.)

Sezione "Prendi la pillola rossa", contenente:

- Che cos'è Bullet time? (6 min. 15 sec., sott. ITA)

- L'idea (11 min. 27 sec., sott. ITA)

Inserti audio:

- La musica (41 brani)

- Rock is dead (3 min. 19 sec.)

Teaser (58 sec.)

Trailer (2 min. 26 sec.)

8 spot TV:

- Manson (31 sec.)

- Reality (31 sec.)

- Forget everything (31 sec.)

- Mistery (31 sec.)

- Buckle up (16 sec.)

- The Answer (31 sec.)

- Kung fu (31 sec.)

- Whoa (16 sec.)

la com­men­ta­ry mi­glio­re (fra le due ascol­ta­te) è quel­la dei cri­ti­ci Todd Mc­Car­thy, John Po­wers e da­vid Thom­son: i tre for­ni­sco­no in­ter­pre­ta­zio­ni mol­to pia­ce­vo­li sul­la sto­ria, as­sie­me a cu­rio­sità sui per­so­nag­gi, sul­lo sti­le e sul­le in­nu­me­re­vo­li in­fluen­ze pre­sen­ti nel film. Fra i tan­ti di­scor­si in­te­res­san­ti spic­ca quel­lo sull'uso del­le su­per­fi­ci ri­flet­ten­ti e... de­gli oc­chia­li, con tan­to di ac­co­sta­men­to all'hor­ror "so­cio­lo­gi­co" di John Car­pen­ter, Es­si vi­vo­no (do­ve ap­pun­to gli oc­chia­li per­met­te­va­no al pro­ta­go­ni­sta di ve­de­re gli alie­ni in­va­so­ri, e il "ve­ro vol­to" del­la realtà che lo cir­con­da­va). Il rit­mo del­la trac­cia è so­ste­nu­to, e le con­si­de­ra­zio­ni tec­ni­che (ad esem­pio sul­la re­gia, le sin­go­le in­qua­dra­tu­re e i tem­pi del film) so­no mol­to va­li­de. Tut­ta­via ci so­no al­cu­ne lun­ghe pau­se. Me­no in­te­res­san­te è in­ve­ce la trac­cia dei "fi­lo­so­fi": le con­si­de­ra­zio­ni sui "si­gni­fi­ca­ti" so­no su­per­fi­cia­li e a vol­te per­si­no ir­ri­tan­ti, sen­za con­ta­re che i ti­zi coin­vol­ti fi­ni­sco­no per esal­ta­re più la com­ples­sità pa­ros­si­ti­ca dei se­quel in­ve­ce del­la lim­pi­da (ma non ba­na­le) sem­pli­cità del ca­po­sti­pi­te. Ad­di­rit­tu­ra si par­la di ec­ces­si­vo "ma­ni­che­si­smo" e di una trop­po ov­via di­vi­sio­ne fra be­ne e ma­le. Fra i fil­ma­ti ri­sal­ta l'im­men­so do­cu­men­ta­rio da ol­tre due ore: usci­to an­che co­me DVD in­di­pen­den­te (pri­ma di es­se­re in­clu­so nel­la rie­di­zio­ne a due DVD di Ma­trix) co­pre ogni aspet­to pos­si­bi­le im­ma­gi­na­bi­le del­la la­vo­ra­zio­ne. Si par­te dal con­cept, e il pro­ces­so di con­vin­ci­men­to ope­ra­to dal pro­du­cer Joel Sil­ver sui "ca­poc­cia" War­ner, per poi pas­sa­re al­la scel­ta de­gli at­to­ri e al lo­ro este­nuan­te trai­ning fi­si­co. Se­guo­no le ri­pre­se dal vi­vo, av­ve­nu­ta a Sid­ney (co­per­te da lun­ghi out­ta­kes), e un'in­fi­nità di pas­sag­gi su­gli stunt e la po­st pro­du­zio­ne, in par­ti­co­la­re gli ef­fet­ti spe­cia­li. E in­fi­ne non man­ca­no det­ta­gli sul­la scel­ta del­le mu­si­che, sull'usci­ta al ci­ne­ma e la rea­zio­ne del pub­bli­co, con an­che va­ri ri­fe­ri­men­ti ai due se­quel (già in la­vo­ra­zio­ne quan­do uscì il do­cu­men­ta­rio). Ov­via­men­te non man­ca­no le in­ter­vi­ste: i più coin­vol­ti so­no gli at­to­ri prin­ci­pa­li (Kea­nu Ree­ves, Lau­ren­ce Fi­sh­bur­ne, Car­rie-An­ne Moss, e Hu­go Wea­ving), as­sie­me al già ci­ta­to Joel Sil­ver e al tec­ni­co de­gli ef­fet­ti spe­cia­li John Gae­ta. Com­pa­io­no an­che al­tri tec­ni­ci, as­sie­me al co­reo­gra­fo orien­ta­le Wo Ping, men­tre man­ca­no del tut­to i mem­bri "se­con­da­ri" del ca­st co­me ad esem­pio Joe Pan­to­lia­no. In ogni ca­so il do­cu­men­ta­rio è mol­to esau­sti­vo... qua­si este­nuan­te. Le fea­tu­ret­te del die­tro le quin­te ri­pren­do­no ar­go­men­ti già vi­sti nel do­cu­men­ta­rio, ap­pro­fon­den­do­li, se pos­si­bi­le, an­co­ra di più. In­clu­do­no an­che bel­lis­si­mi fil­ma­ti pre­pa­ra­to­ri, co­me quel­li in cui gli stunt di Wo Ping te­sta­no le co­reo­gra­fie di lot­ta (con ben al­tra agi­lità ri­spet­to a quel­la de­gli at­to­ri) e al­cu­ni "fo­cus" su­gli in­for­tu­ni, ti­po al col­lo di Kea­nu Ree­ves e al­la gam­ba di Hu­go Wea­ving. Gli in­ser­ti "co­ni­glio bian­co" so­no dei mi­ni die­tro le quin­te "screen-spe­ci­fic". Pen­sa­ti co­me in­ser­ti pic­tu­re in pic­tu­re per il DVD del 2000, ven­go­no qui ri­pro­po­sti co­me sem­pli­ci mi­cro­fea­tu­ret­te, ma il lo­ro va­lo­re non cam­bia, vi­sto che in po­chi se­con­di svi­sce­ra­no la rea­liz­za­zio­ne del­le sce­ne più com­ples­se. Gli in­ser­ti sul con­cept e sul Bul­let ti­me so­no al­tret­tan­to va­li­di: il pri­mo sve­la i bel­lis­si­mi di­se­gni pre­pa­ra­to­ri del­le sce­ne (e del­le crea­tu­re) più "ico­ni­che", il se­con­do spie­ga la ri­vo­lu­zio­na­ria tec­ni­ca ot­ti­co/di­gi­ta­le che per­met­te di ruo­ta­re l'in­qua­dra­tu­ra at­tor­no a un sog­get­to, do­po ave­re mo­men­ta­nea­men­te "con­ge­la­to" la sce­na. Ta­le tec­ni­ca (poi abu­sa­ta da mol­ti film po­st Ma­trix) è mol­to com­ples­sa, ma l'ef­fet­ti­sta John Gae­ta spie­ga be­nis­si­mo la sua im­ple­men­ta­zio­ne, aiu­ta­to an­che da fil­ma­ti uno più sug­ge­sti­vo dell'al­tro. Se at­ti­va­ta, la mo­da­lità "den­tro il film" ri­pro­po­ne al­cu­ni spez­zo­ni di Ma­trix Re­vi­si­ted, però so­lo du­ran­te il film e in for­ma­to pic­tu­re in pic­tu­re. Non so­no in­fi­ne da sot­to­va­lu­ta­re i trai­ler: so­no mol­to ben mon­ta­ti, an­che se con mu­si­che prov­vi­so­rie, e so­no un ti­po di con­te­nu­to che War­ner in­clu­de di ra­do. La qua­lità vi­deo dei fil­ma­ti va­ria fra il di­scre­to (nel ca­so di ma­te­ria­le vi­deo) al buo­no (ma­te­ria­le in pel­li­co­la). So­no sem­pre pre­sen­ti sot­to­ti­to­li in ita­lia­no, ma non nel­le trac­ce di com­men­to.



Screencapture Blu-Ray: full HD PNG (occhio agli spoiler!!)


Confronto DVD - Blu-Ray: full HD PNG
(occhio agli spoiler!!)













link a recensioni esterne:
Scheda del film:
Hardware con cui vedo e ascolto i Blu-Ray (in giallo quello usato per recensire il titolo):
    DISPLAY
    Panasonic plasma FULL HD 55' 3D TX-P55ST50E
    Panasonic plasma FULL HD 50' TX-P50S20
    Panasonic plasma FULL HD 46' TX-P46U20
    Panasonic plasma HD READY 50' TH50-PV60
    Panasonic plasma HD READY 42' TH42-PX7
    Epson proiettore LCD FULL HD EMP TW-980
    Epson proiettore LCD FULL HD EMP TW-680

    LETTORI
    Sony Playstation 3
    Sony BDP S-500
    Sony BDP S-550
    Samsung BDP 1400
    Samsung BDP 1500

    AMPLIFICATORI + DECODER + DIFFUSORI
    Onkyo TX DS-676, Jbl Tlx 500 (centrale), Jbl tlx 700 (frontali, posteriori), Jamo X5 (subwoofer attivo)
    Onkyo TX DS-555, Technics Sh-500, Technics Sb-ca21 (frontali), Wharfedale Modus 3 (posteriori), infinity ref. 100 (centrale)
    Sony str-db 830, sistema satelliti + subwoofer Jbl Scs 140

    CUFFIE
    Decoder Sony MDR-1000 + cuffie Sony MDR-XB600
    Decoder + cuffie Sony MDR-6500