martedì 6 gennaio 2009

I Goonies (The Goonies)

FILM: Fra i teen movie anni '80 per antonomasia, I Goonies è un delizioso film d'avventura imperniato sulla più classica caccia al tesoro dei pirati. La regia è dell'ottimo Richard Donner (Superman, Arma Letale), la sceneggiatura, invece, di Chris Columbus (I Gremlins): tuttavia, è l'influenza di Steven Spielberg, autore della storia e produttore esecutivo, a caratterizzare maggiormente il tono. Dal regista di E.T., infatti, viene l'aura ingenua dei molti ragazzini protagonisti e, soprattutto, il potere evocativo, oltre che salvifico, della loro innocenza infantile. Sempre da Spielberg, vengono la fuga dal mondo degli adulti (che si snoda letteralmente sottoterra) e l'ennesimo "alieno" buono, qui rappresentato da un omone deforme ma tenero come un bambino. Impagabile l'atmosfera da "rimpatriata" domenicale, che prima scalda il cuore attraverso il mito fanciullesco della "soffitta" (ricettacolo dei cimeli e dei sogni dimenticati dai genitori), poi intriga con quello della "cantina", cioè il luogo in cui, grazie al coraggio dei giovanissimi, le fantasie "mitologche" diventano realtà. Riuscitissima, allo stesso modo, è la transizione al mondo avventuroso, che nonostante l'estetica da "parco di divertimenti" resta sincera, trascinante ed in perfetto equilibrio fra leggendario e plausibile, se non altro per il ruolo fondamentale attribuito ai congegni meccanici (trappole, interruttori, passaggi). l'immaginario "post-piratesco" alla base del film richiama una fuga all'isola "che non c'è più" e conferma l'indole soprattutto evocativa delle immagini, però senza scordarsi che il tema portante è il viaggio assieme ai compagni di gioco. Inoltre, anima una sfilza di gustose situazioni a cavallo fra Scooby doo e Indiana Jones ed è arricchito da un set "a tema" fra i più realistici e spettacolari di sempre. Come prevedibile, le caratterizzazioni dei bambini protagonisti sono bidimensionali ma, una volta unite, queste ultime formano un caleidoscopio spassoso e capace d’esaltare valori come l'amicizia e la cooperazione. D'altronde, i piccoli interpreti (a cominciare da Sean Astin e Corey Feldman) sono affiatati e ben in palla, anche se, a volte, i "grandi" rubano la scena: ad esempio è il caso dei tre caratteristi che impersonano la "banda Fratelli", tutti grotteschi, demenziali e poco cresciuti, e per questo ammessi all'avventura, come da assioma spielberghiano. Sul finire, buonismo e positività sono alle stelle ed il numero di clichè ha sbancato (si va dal bambino grasso e goffo al giapponese inventore, passando per i criminali italoamericani): ma quando la nave pirata s’allontana, decretando la fine del gioco e, a distanza di anni, d'una cinematografia tanto commerciale quanto sentita, è impossibile non commuoversi.

QUALITA' VIDEO (7 su 10): Premessa: pur non eccezionali, le immagini di questo Bluray surclassano nettamente quelle della controparte in DVD e pertanto non tradiscono la loro natura ad alta definizione, soprattutto su schermi da 42 pollici in su. Perciò, gli appassionati del film non esitino ad effettuare l'upgrade dal vecchio al nuovo formato digitale. Detto questo, bisogna ammettere che le riprese de I Goonies non sono certo fra le più brillanti e nitide della storia del cinema: la lucentezza spesso latita, mentre la porosità del dettaglio non esalta. In più, l'inquadratura 2.35:1, ottenuta con lenti anamorfiche, è talvolta mossa, "vetrosa" o addirittura sfocata ai lati, mentre certi contorni presentano lievi bordature rosse o verdastre, dovute sempre a sfocature della ripresa anamorfica (per accorgersi di quest'ultimo difetto, fra l'altro, basta osservare i bordi del teschio che compare prima del titolo). L'inizio nella prigione non è dei migliori e nonostante mostri contorni precisi e sottilissimi (qui lo stacco col DVD è sempre siderale) rivela alcune pose fuori fuoco ed una granellina biancastra nelle parti più scure. In qualche altra scena iniziale, poi, i valori di contrasto e luminosità si "sballano" momentaneamente, per poi tornare nella norma. Come anticipato, la definizione non è certo da record ed in particolare soffre d'una lieve pastosità e, in parte, di quell'effetto "setoso" tipico dei trasferimenti Warner (esempio emblematico: Batman begins). La naturalezza, soprattutto negli esterni e sui primi piani, resta appagante e su proiettore dà vita ad un piacevolissimo "effetto pellicola": però, il taglio morbido della fotografia non fà mai brillare le trame di volti o oggetti. Da dimenticare, purtroppo, la resa delle sequenze con i titoli di testa, scure e sgranate, e lo stesso dicasi per altre scene con scritte sovrimpresse sulla pellicola, anche se la loro durata è così esigua da non preoccupare troppo. Sono invece da elogiare certi totali "naturalistici" (su foresta, spiaggia e scogliere annesse) e, soprattutto, i primi piani nella scena ambientata in soffitta. Questi ultimi, infatti, rivelano incarnati molto piacevoli e sono davvero puliti, oltre che cinematografici. Sempre la scena in soffitta anticipa un comportamento del nero che, da inizialmente buono, si fa addirittura ottimo nella parte del film ambientata nel sottosuolo. I colori sono molto solidi nonostante qualche viraggio al rosa, giallastro e marrone: in particolare, s'apprezzano il calore dei primari, ad esempio dei rossi, che risaltano su giacche, tute ed automobili (scene con Chunk, il bambino grasso, e quella con il bullo Troy al gabinetto). Verdi e blu, comunque, non sono da meno, anche se si apprezzano soprattutto nella prima parte (esempio, i totali sulle case e la scena in cui il fratello maggiore Brad ruba la bici alla bambina). Le fasi nelle caverne si distinguono per una notevole tridimensionalità e sono funestate solo da un'occasionale rumore derivante dalla grana (comunque di poco conto). Inoltre, sempre tali scene sembrano più stabili e "a fuoco", così da presentare un maggior dettaglio. Ciò appare evidente in scene come quella del ritrovamento dell'esploratore Chester Copperpot, o, ancora, nella scena dell'organo, dove però si nota qualche degrado della luminosità dovuto agli effetti speciali ottici. Altre scene scure ma con sprazzi di luce diretta, infine, mettono in evidenza una superiore "cristallinità" rispetto alla parte iniziale. S'osservino, come esempio, la scena nel pozzo dei desideri, o quella sul pontile e, ancora, l'interrogatorio del bambino con il frullatore. La compressione VC1 è del tutto trasparente e quindi non genera artefatti o discretizzazioni. Per fortuna non c'è traccia di filtro antirumore DNR, cosicché la trama della pellicola è sempre "autentica", anziché artificiosa . Del tutto assente anche l'edge enhancement, come d'altronde prevedibile in un trasferimento dal look così "sfumato". Il supporto che contiene il film è a doppio strato da 50 Gigabyte, anche se il file audio/video ne occupa solo 23,9.

Screencapture Bluray: full HD high quality jpeg (occhio agli spoiler!!)

Altri screencapture dopo il commento agli extra.

QUALITA' AUDIO (6 su 10): Sull'audio italiano Dolby Digital stereo (in pratica lo stesso incluso nella versione DVD ma questa volta senza l'accelerazione del formato video PAL) c'è poco da dire, purtroppo. La traccia è infatti abbastanza vecchia e chiusa e sebbene sia pulita non offre il coinvolgimento che l'audio d'un film come questo dovrebbe garantire. Il volume di registrazione, comunque, è più che sufficiente, mentre gli effetti hanno una presenza discreta. L'asse anteriore è compatto ed abbastanza ampio, anche se la separazione non è delle più spinte. Gli effetti ambientali, molto numerosi, producono una buona sensazione di stereofonia ma la loro dinamica è ancorata a frequenze medie, con un'ovvia limitazione della nitidezza. Lo stesso problema affligge altri effetti come spari, vetri in frantumi, stridii e collisioni, con conseguenze ancora più gravi sul realismo. I dialoghi, se non altro, suonano molto puliti sia sul centrale che sui diffusori laterali, dove s’espandono con ampi riverberi. Inoltre, sempre i dialoghi sono privi di saturazioni o altri sfrigolii, anche se forse si posizionano troppo in primo piano rispetto al resto, soprattutto in scene d'azione. A fare le spese di questa scelta di missaggio sono, in parte, le musiche, pulite e piene a sufficienza ma forse un po' soffocate. La parte ambientata nelle caverne è strapiena di piccoli effetti d'ambienza come scrosci d'acqua, crepitii ed altri rumori d'ogni genere, anche se, di nuovo, il tutto viene limitato dalla chiusura sugli alti. Il prominente effetto eco di tutta questa parte, almeno, rende un po' più suggestiva la scena. Come prevedibile, il finale sulla nave è forse il più ricco e, tutto sommato, piacevole sul piano sonoro: effetti, voci e musiche si sovrappongono senza impastarsi, mentre gli innumerevoli rumori di corde e legna in frantumi raggiungono la massima separazione, con anche un po' più d'ambienza sui canali posteriori (altrimenti relegati al ruolo di supporto). Quanto ai bassi, vale lo stesso discorso fatto per le alte frequenze: la definizione, infatti, latita e la potenza pure, anche se qualche scena (tipo quella dei massi cadenti, delle tubature, dell'organo e della partenza del galeone) garantisce un minimo di frastuono. Nel complesso, va detto che la traccia non è da buttare, poiché, in fin dei conti è, abbastanza pulita e non fastidiosa: tuttavia, e come anticipato, è troppo piatta e come se non bastasse viene letteralmente svergognata dall'audio inglese Dolby True HD 5.1. La traccia originale, infatti, è molto più aperta ed al confronto della nostra ha una definizione addirittura sorprendente. In più, vanta una tridimensionalità spettacolare e "micro effetti" molto più presenti, oltre a musiche ampie e perfettamente missate con i dialoghi. Fra l'altro, l'ascolto dell'audio originale mette in evidenza le notevoli libertà di adattamento decise in fase di doppiaggio italiano (comunque ottimo) e persino certe "chicche" come le battute nella nostra lingua pronunciate dai membri della banda fratelli (attorno alla mezz'ora, quando i Goonies irrompono nel ristorante). In particolare, resta nella memoria il "Mamma, butta fuori questi stronzetti", pronunciato in un goffo italiano, dal caratterista Robert Davi, per non farsi capire dai ragazzi.

QUALITA' CONTENUTI EXTRA (7 su 10):
Gli extra, racchiusi in un menù a scomparsa che diventa fisso quando si sceglie un contenuto, sono gli stessi, discreti, della passata edizione in DVD. A ben vedere, ci sarebbe una nuova traccia di commento che però si limita a riproporre l'audio della traccia "video" già inclusa nel DVD e presente anche in questo Bluray. In dettaglio, comunque, gli extra comprendono:

- Traccia di commento del regista e di sei attori

- Traccia di commento video "Tesori nascosti"

- Il making of (6 min. 49 sec.)

- 3 scene inedite (6 min. 53 sec.)

- Video musicale "Goonies ‘R’ good for me" (12 min. 04 sec.)

- Trailer esteso (2 min. 4 sec..)

La traccia di commento video (vista per intero) è senza dubbio il contenuto più corposo: in essa, sette attori protagonisti (Sean Astin, Corey Feldman, Josh Brolin, Martha Plimpton, Jeff Cohen, Kerry Green, Ke Huy Quan) ed il regista Richard Donner commentano il film "in diretta", mentre compaiono sia in un riquadro che in riprese a schermo intero. Il tono è poco professionale ed ha il sapore d'un raduno fra vecchi amici, anche se alcuni aneddoti valgono senza dubbio l'ascolto, soprattutto nel caso si sia appassionati del film. Ad esempio, sono abbastanza piacevoli i racconti sul cappello indossato dal caratterista Robert Davi (che, secondo l’attore Corey Feldman sarebbe lo stesso usato per Indiana Jones), o sulle controfigure "quarantenni", più quelli sulla varicella di Jeff Coehn (interprete di Chunk), o sulla segretezza del set con la nave, mostrato agli attori solo al momento delle riprese. E ancora, sono abbastanza piacevoli i dettagli sulle location, sul makeup di "Sloth" (l'uomo deforme), sul camper di Richard Donner, sulla presenza di Michael Jackson sul set e su qualche piccola "tresca" fra gli attori. Carini anche i gossip riguardanti gli "adulti", come ad esempio quello sull'attrice che interpreta la madre del protagonista Mikey, moglie di Robert Zemeckis all'epoca del film. Come prevedibile, mancano purtroppo i tecnicismi delle tracce di commento più "serie" e si rimpiange anche la scarsa partecipazione di alcuni fra i "convenuti", come ad esempio Martha Plimpton (interprete di Stef, che comunque piazza varie battute esilaranti), Kerri Green (Andy) e Ke Huy Quan (l'interprete di Data). In compenso, Corey Feldman (Mouth) è esagitato, tanto da castrare un po' gli interventi di Jeff Cohen e Richard Donner, cioè gli unici ad avere ricordi lucidi e dettagliati sulla lavorazione del film. Sempre sui partecipanti, è interessante notare come, ben prima della mezz'ora, il protagonista Sean Astin (oggi ben noto come Sam de Il Signore degli anelli) scompaia dal gruppo: nessuno accenna al fatto, tranne Richard Donner, il quale poco prima lo aveva interrotto, tacciandolo di "off topic", nel bel mezzo di due aneddoti, uno su suo padre ed uno sulla cantante Cindy Lauper. A questo punto, viene da chiedersi se Astin non se ne sia andato proprio per i richiami (in effetti un po' assurdi, dato il tono della conversazione) ricevuti da Donner. Come anticipato, la traccia di commento audio sembra del tutto ridondante, visto che, almeno nella mezz'ora ascoltata per questa prova, è uguale a quella video ma senza le immagini, mentre la featurette sul dietro le quinte è davvero poca cosa. Quest'ultima, infatti, è quasi solo promozione e, salvo due interventi di Steven Spielberg, non racconta né mostra nulla d'interessante. Va meglio con le scene inedite, che ampliano un po' i tratti di qualche personaggio (sebbene con un problema di continuità nella storia) e soprattutto mostrano la famigerata, squallida scena "della piovra", citata dai Goonies nel finale del film. Il video musicale, infine, è una perla trash assurda e vede la cantante Cindy Lauper intenta a salvare il proprio ristorante a gestione familiare. La aiutano i Goonies ed alcuni wrestler anni '80 come Macho Man e Andrè the Giant. Tutti i contenuti sono in bassa definizione (qualità video mediocre), salvo la traccia video, che è un file HD a se stante e grosso la bellezza di 19 gigabyte (cioè quasi quanto il film). Da sottolineare che, caso più unico che raro nella storia di Warner home video, le tracce di commento sono sottotitolate sia in inglese che, udite udite, in italiano. Sottotitolati anche il making of e le scene inedite ma non il video musicale (che ha varie parti recitate).

Screencapture Bluray: full HD high quality jpeg (occhio agli spoiler!!)

link a recensioni esterne:
Forum DVD Essential (Bluray italiano)
Forum DVD Essential (secondo thread Bluray italiano e inglese)
Forum AV Magazine (Bluray italiano)
Blu-ray.com (Bluray inglese)

Scheda del film
Imdb

2 commenti:

YASAI ha detto...

Grandissimo film, ai tempi mi rocordo che paura avevo quando vidi per la prima volta Sciuper Sciloth ha ha ha ha ha

DartBadio ha detto...

Ti dico solo che io lo vidi al cinema, nel 1985, per due giorni di fila: a natale (assieme ai genitori) e Santo Stefano (con gli zii e i cugini). Ehhh, che tempi...