lunedì 9 giugno 2008

Vero come la finzione (stranger than fiction)

FILM: Commedia "esistenziale" che riflette sulla vita attraverso il confronto fra realtà e finzione letteraria. La interpreta Will Ferrell, agente del fisco le cui azioni sono inspiegabilmente connesse alla trama del nuovo romanzo, non ancora terminato, di Karen Eiffel, scrittrice nota per uccidere tutti i protagonisti delle sue opere. Intuito il legame fra il suo destino e i propositi della Eiffel (una voce nel cervello gli descrive ogni sua azione con un vocabolario a lui ignoto), l'uomo tenta di dare una svolta alla sua vita monotona e, al contempo, di contattare la scrittrice prima che concluda il romanzo. Un po' Truman show e un po' Ricomincio da capo, la prima parte indugia sul classico tema della rottura degli schemi, e abbonda di sovraimpressioni che, sebbene ricordino fight club, sottolineano con efficacia le compulsioni del protagonista. Successivamente, la sceneggiatura di Zach Helm evolve in una più sottile parabola di scoperta e accettazione del destino, ricca d'accenti satirici (in particolare riguardanti le nevrosi degli scrittori) e con una risoluzione così volutamente "inadatta" da sancire il distacco definitivo fra mondo vero e "romanzato". Assunto morale del percorso (gestito con leggerezza dal regista Marc Foster) è che la vita è meno accattivante della finzione, ma è anche libera, e quindi più sorprendente. Inoltre, non ha bisogno d'essere una tragedia (o una commedia) per "funzionare", proprio perchè si nutre delle piccole banalità quotidiane, così deleterie, invece, per la scrittura. Nulla di nuovo, dato che il tutto si rifà alla poetica del "cogliere l'attimo", ma sincerità e dolcezza sono tali non solo da commuovere ma anche da far perdonare alcune incertezze di registro e la poca chiarezza nella connessione autrice/personaggio. Il bravo Dustin Hoffman veste i panni del professore che cerca d'inquadrare, invano, la vita di Ferrel in un preciso genere letterario, mentre Emma Thomson è una scrittrice stralunata e con propositi "divini", soprattutto quando, per dare un peso ai suoi personaggi romanzeschi, si strugge su una morte a lei "inaccessibile". Su entrambi, però, svetta un Will Ferrel misurato nei panni dell'esattore "fanciullesco", e finalmente "oltre" le insensate volgarità delle sue peggiori commedie: tanto che persino il suo orologio da polso, caratterizzato come una mascotte, riesce a star simpatico, nonostante quello del tempo sia il primo e più rigoroso schema da distruggere.

QUALITA' VIDEO (8 e 1/2 su 10): L'immagine 1.85:1 di questo Bluray è, almeno su un display da 50 pollici, davvero sorprendente, sebbene l'algoritmo utilizzato per la compressione sia il vetusto Mpeg2. Fin dalla scena d'apertura (una zoomata sulla città fino alla casa del protagonista) sono evidenti i livelli estremi sia di nitidezza che di definizione. In particolare, quest'ultima è molto tagliente sui totali cittadini, mentre conferisce ai primi piani una porosità spettacolare. Davvero ottima la resa dei dettagli di qualunque oggetto sullo sfondo, sia esso un albero, un'automobile o la trama di qualche edificio, ed altrettanto eccellente è, in quasi tutto il film, la messa a fuoco della ripresa. Le molte inquadrature di Will Ferrel sono così "radiografiche" da sembrare rielaborate apposta per questo scopo, e rivelano anche la spiccata tridimensionalità del quadro, graziato da un livello di contrasto altissimo (soprattutto in scene in esterni) ma mai deleterio per le zone chiare o scure. Anche il livello del nero è sempre molto basso nonostante la spiccata luminosità, cosicchè l'immagine mantiene una buona naturalezza senza mai perdere dettagli nelle zone d'ombra. Esemplari, in questo senso, le scene con Farrel nel negozio della fornaia anarchica, o quelle nella sua casa durante le attività più "compulsive". I colori sono abbastanza desaturati per una precisa scelta fotografica, e tendono un po' al marrone, ma sono comunque compatti, pieni e in qualche caso persino brillanti. Per rendersene conto, basta osservare le varie sequenze nello studio di Dustin Hoffman, in cui le file di libri emergono, oltre che per l'appagante nitidezza, proprio per la vivacità dei colori primari. Una volta tanto, anche il bianco ha la possibilità di risaltare con decisione, e nelle scene in casa di Emma Thomson sbalordisce per il senso di pulizia e di "stacco" rispetto agli attori. La pellicola è in condizioni quasi perfette, salvo qualche lievissima spuntinatura di poco conto. Quanto alla compressione, si riscontra una lieve "pastosità" di certi incarnati, ed un pizzico di rumore (non dovuto alla grana della pellicola) sugli sfondi più uniformi: ma non è nulla di particolarmente fastidioso. Qualche scena in interni si fa lievemente più morbida e piatta, ma al contempo acquista una setosità piacevole e che si sposa bene alla dolcezza della pellicola. L'edge enhancement, infine, è quasi del tutto assente salvo forse in certe scene all'aperto, o con superfici molto scure contrapposte al bianco (ad esemprio nella casa della Thompson).

QUALITA' AUDIO (8 e 1/2 su 10): L'audio italiano Dolby Digital 5.1 (640 kbit) è potente e molto dettagliato, anche se il film ha pochi momenti fragorosi per metterne in risalto le doti. Su tutti, spiccano senza dubbio l'incidente d'auto sul ponte e la sequenza con la ruspa, dove il fronte anteriore produce sia alti taglientissimi che mediobassi violenti. In generale, comunque, l'audio ha un volume di registrazione piuttosto alto (accompagnato dalla quasi totale assenza di fruscio) ed un canale centrale che costituisce l'ottimo perno di tutta la scena sonora. Le voci riprodotte da quest'ultimo, infatti, sono molto piene ed indistorte, e piuttosto naturali nonostante il doppiaggio le metta più in primo piano rispetto agli effetti. In particolare, stupisce la resa della voce fuori campo di Emma Thomson, molto dolce e definita. Come prevedibile, anche gli effetti sono ben riprodotti sul centrale, e sebbene l'indole della colonna sonora sia abbastanza tranquilla, questi ultimi non mancano di farsi apprezzare ogni volta che sono chiamati in causa (es. nel rocambolesco "urto" del pre-finale). L'ambienza urbana sul fronte anteriore è piuttosto marcata e trasmette una forte sensazione di "esserci": inoltre, non mancano panning anche piuttosto marcati, soprattutto relativi al passaggio di veicoli. Anche la riproduzione musicale non delude le aspettative, distinguendosi per la separazione degli strumenti e la nitidezza dei medi, mentre il fronte posteriore, pur sfruttato, non fa gridare al miracolo, limitandosi quasi sempre ad esetendere la già ottima ambienza dei canali anteriori. Il subwfoofer rinforza qui e là, per poi colpire nelle due scene citate all'inizio. In definitiva, non si può dire che questa colonna sonora sia fra le più elaborate: tuttavia è potente, solida e ben definita, e per questo fornisce un compendio più che adeguato alle immagini.

QUALITA' CONTENUTI EXTRA (7 su 10): Racchiusi in un bel menù fisso (disponibile anche in versione "a scomparsa" durante la visione) trovano posto i seguenti contenuti aggiuntivi:

Traccia di commento del cast e del regista

Traccia di commento dei cineasti

Sezione "Dietro le quinte", comprendente gli inserti:

- Attori in cerca di storia (19 min.)

- La scelta del cast (9 min.)

- Parole su carta - La grafica di Vero come la finzione (9 min.)

- Il mondo di Harold - Evoluzione dell'interfaccia grafica ( 17 min.)

- Sul set (3 min.)

9 scene eliminate estese (28 min.)

Sezione trailer vari, comprendente i trailer cinematografici di:

- Correndo con le forbici in mano

- Finalmente a casa

- Catch and release

- Tutti gli uomini del re

La quantità d'extra è più che buona, considerato anche il genere di film poco "incline" a making off particolarmente estesi. Discreta la qualità dei dietro le quinte, sebbene l'attenzione sia posta soprattutto sulla scelta del cast artistico e tecnico, e sulla creazione della bellissima "interfaccia grafica" sovrapposta ai pensieri di Will Ferrel. Non mancano, comunque, interviste a tutti gli interpreti principali, in particolare a Dustin Hoffman, di solito restio a concederne. Anche regista e sceneggiatore contribuiscono con molti aneddoti, sebbene le loro opinioni sul film non siano troppo articolate. Molto piacevoli le scene eliminate e soprattutto quelle estese, basate sulle improvvisazioni di Hoffman, Ferrel ed altri personaggi secondari. I dietro le quinte sono in definizione standard, mentre i trailer e le scene eliminate/estese sono in alta definizione, salvo una. La qualità delle scene eliminate è strepitosa, e consente peraltro di vedere il girato senza le alterazioni fotografiche decise in post produzione. Lo stesso vale per i trailer, salvo quello di Catch and release che è coperto da un brutto effetto "acquarello". Presenti i sottitoli, anche in italiano, su tutti gli extra.

link a recensioni esterne:
AfDigitale (Bluray italiano)
Forum AV Magazine (Bluray italiano)
HomeTheater Spot (Bluray americano)
DVD Authority (Bluray americano)
Highdefdigest (Bluray americano)

Scheda del film
Imdb

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