giovedì 27 marzo 2008

Gothika

FILM: Dal regista francese Mathieu Kassovitz (I fiumi di porpora) una mediocre commistione d'Horror soprannaturale e thriller psicologico. Halle Barry è protagonista assoluta della trama, nei panni d'una psichiatra che, dopo un misterioso "black out" mentale, si ritrova incarcerata nel manicomio in cui prestava servizio, con l'accusa d'avere ucciso suo marito, direttore della struttura. La prima mezz'ora appassiona, grazie al senso di smarrimento e all'efficace inversione "empatica" del ruolo medico - paziente: ma non appena esaurita la vena psico-thrilling (imperniata sul facile espediente del "rimosso"), il gioco si fa trito e cede il passo alla classica storia di spiritismo, e possessione a scopo di vendetta. L'elemento fantastico, purtroppo, straripa, e si fa così prominente da spegnere la suspance, e aprire la porta a qualunque possibilità, in alcuni casi letteralmente. Anche a carte scoperte, comunque, certe scene come quelle della doccia, o del viaggio "onirico" nel prefinale, instillano autentici brividi di terrore, riuscendo persino a squarciare l'atmosfera troppo patinata. Inoltre, colpisce il clima d' angoscia dovuto non tanto alla cattiveria che impregna vittime e carnefici, quanto alla cecità d'un mondo razionale in cui la follia è alibi per giustificare l'ignoto (e non solo). D'altro canto, proprio l'esagerata "sconnessione" fra realtà e soprannaturale genera voragini logiche, e "indecisioni" (sul reale peso da attribuire al fantasmatico) che sfociano in battute ridicole, pronunciate della stessa Barry. Come se non bastasse, il finale è goffo, anticlimatico e televisivo, mentre certi indizi sono fin troppo espliciti. Se non altro, Kassovitz rinuncia alle suggestioni più orientaleggianti, molto in voga ai tempi dell'uscita cinematografica, però non evita una sequela di virtuosismi digitali e spaventi gratuiti che alla lunga diventano irritanti. Si salva, almeno in parte, la rappresentazione scenica dello "svelamento", ma solo per certi rimandi a Lynch. Alla fine non ci s'annoia, anche perchè il tema delle personalità nascoste (tanto più oscure quanto più è "istituzionale" il ruolo nella società) suscita inquietudine e coinvolge senza pudori la protagonista: peccato però che la sceneggiatura non assecondi ed anzi dimentichi tale scoperta del "recondito".

QUALITA' VIDEO (8 e 1/2 su 10): Video 1.85:1 di ottima fattura, anche se la compressione Mpeg2 e il supporto a strato singolo lascerebbero supporre il contrario. La fotografia del film è molto scura ma ciò non impedisce alle immagini di risaltare in modo spesso impeccabile, e quasi sempre tridimensionale. Il livello di definizione è davvero alto e ciò è palese fin dalla prima sequenza con Halle Barry e la coprotagonista Penelope Cruz: gli incarnati sono molto porosi, i contorni sottili e delineati da un livello di edge enhancement che, pur non bassissimo, è davvero poco fastidioso. Subito dopo i titoli di testa, il primo piano dell'attore Charles Dutton mette ben in evidenza tutti gli altri pregi del trasferimento, ovvero la compattezza delle tinte, l'ottimo livello di contrasto (abbastanza spinto ma non al punto di "bruciare" dettagli) e la buona luminosità. Le trame di volti e oggetti non sono forse iper-taglienti come nei video di riferimento assoluto (F4 Silver Surfer o Dejavù) ma sono comunque finissime. Per accorgersene, basta osservare tutte le sequenze della prima mezz'ora: da quella in piscina (con i dettagli dell'acqua e delle pareti) a quelle fuori dall'istituto, fino alla sequenza sul ponte, e il successivo risveglio in cella. Una dominante blu, molto viva e compatta, copre il quadro costantemente ma non impedisce agli incarnati e alle tinte rossastre di risaltare con un buon calore. La pulizia del quadro è solo discreta, anche se ciò dipende da una precisa impostazione di fotografia che, oltre alla dominante blu (e i toni scuri) predilige una grana lieve ma abbstanza "sfrigolante", soprattutto sui bianchi. Quest'ultima non intacca il dettaglio ma, a ben vedere, produce qualche tremolìo anomalo su certe linee verticali, come quelle delle sbarre o degli infissi nei vari ambienti del carcere psichiatrico. Inoltre, in certe (rarissime) scene, sempre la grana provoca striature verticali su tutta l'immagine, come se, in quei passaggi, ci fosse stato un forte processamento digitale dell'immagine. Per accorgersene, basta osservare la prima scena del risveglio nel carcere (min. 16 sec. 22 ) , soffermandosi, in particolare, sulla luce abbagliante alle spalle della Barry. Impossibile notare artefatti di compressione evidenti, anche se, nella seconda parte, certe inquadrature s'ammorbidiscono e perdono d'incisività, oppure non sono perfettamente a fuoco. Fortunatamente si tratta di cali momentanei, e di cui ci si dimentica una volta ammirate le sequenze del pre-finale nella casa e, soprattutto, quelle nella cella dello sceriffo, con una serie di campo-controcampo eccellenti.

QUALITA' AUDIO (8 e 1/2 su 10): L'audio italiano Dolby Digital 5.1 a 640 kbit (disponibile anche in PCM 5.1) è potente e difinito, anche se la qualità va un po' "scemando" nell'ultima parte. Il volume di registrazione è molto alto, mentre la separazione frontale (ed anche posteriore) è davvero accentuata. Medi e bassi molto pieni e "secchi" e non presentano gravi distorsioni. Il centrale è un po' più basso di volume ma sempre abbastanza corposo e pulito, soprattutto nella riproduzione delle voci, indistorte e mai inscatolate. La prima parte del film è particolarmente "chiassosa", dal momento che è accompagnata da uno dei temporali più violenti e prolungati nella storia dell'homevideo. In questo frangente, la colonna sonora da il meglio di sè grazie ad una marea d'effetti atmosferici, in particolare pioggia e tuoni. Questi ultimi sfoggiano una dinamica impressionante e addirittura riversano bassi da subwoofer persino sui canali posteriori. Sempre in questa fase non mancano panning frontali (o fronte retro) che dimostrano allo stesso tempo l'ampiezza e la compatteza del fronte sonoro. La dislocazione degli effetti nell'ambiente è sempre molto precisa, come dimostrano le "bracciate" nella sequenza in piscina, e i motori delle auto nei sucessivi momenti fuori dall'istituto. Tale qualità viene confermata anche in tutte le scene "forti" della seconda parte, anche se a tratti fa capolino un po' di fruscio. I canali posteriori restano molto attivi anche dopo il temporale iniziale e includono addirittura alcuni effetti "vocali", come nella sequenza della doccia. Inoltre, animano la scena in tutti gli altri passaggi "onirici" e in quelli più "esplosivi" del finale. Come accennato, il pur buon livello della traccia audio s'abbassa un po' nella sceonda parte, soprattutto lungo due sequenze: quella del "suicidio", molto chiusa sul centrale e quella nell'ufficio dello sceriffo, in cui, sempre il centrale, è inspiegabilmente ovattato, in particolare sugli effetti. Tale flessione non pregiudica il godimento generale della traccia, sempre calda e attivissima, ma rappresenta una piccola "ombra" che si sarebbe potuta evitare.

QUALITA' CONTENUTI EXTRA (6 e 1/2 su 10): Gli extra, racchiusi in un discreto menù sia fisso che a scomparsa, includono una traccia di commento di regista e direttore della fotografia, le featurette "Sul set di Gothika" (16 minuti) e "Dipingere con il fuoco" (8 minuti), dedicate rispettivamente al dietro le quinte e agli effetti digitali, il video "Behind blue eyes" dei Limp Biskitz (4 minuti), il dietro le quinte di tale video, ad opera di Mtv (19 minuti), tre "schede" interattive sui (finti) pazienti del personaggio del Dottor Gray (comprendenti filmati e foto per un totale di 14 minuti) e il trailer di The Covenant, oltre al solito "prossimamente" dei Bluray Sony. Discreta la featurette, molto promozionale ma piuttosto varia, ed arricchita da interviste ai principali membri di cast e troupe. Ancora meglio l'inserto sugli effetti speciali, che però è troppo breve. Le schede sui pazienti del dottor Gray (personaggio interpretato dall'attore Bernard Hill) sono abbastanza inutili, mentre stupisce, per l'acume di certe considerazioni del cantante Fred Durst, il making of del video musciale, di fatto l'inserto più sfizioso assieme al video stesso. Quest'ultimo, peraltro, convoglia certe suggestioni (sull'empatia medico paziente) molto meglio del film. Tutti gli extra filmati sono in bassa definizione, salvo i trailer. Presenti i sottotitoli in italiano, anche per la traccia di commento.

link a recensioni esterne:
AfDigitale (Bluray italiano)
Forum DVD Essential (Bluray italiano)
Highdefdigest (Bluray americano)
DVD Authority (Bluray americano)
DVD Town (Bluray americano)

Scheda del film
Imdb

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