domenica 9 marzo 2008

L'alba del giorno dopo (The day after tomorrow - versione edicola)

FILM: Giocattolone "fantaecologico" di Roland Emmerich sui pericoli dell'effetto serra. La struttura è quella, tipica, del disaster movie, ma in realtà quasi tutto il film rimanda a un improbabile rifacimento di Independence day, con tempeste apocalittiche al posto delle astronavi aliene. Dal precedente film di Emmerich, comunque, sono ereditati non solo il "nemico" capace di mettere il mondo in ginocchio, ma anche la figura dello scienziato "preveggente", la netta divisione in "capitoli" (minaccia, apocalisse, rivalsa), la visionarietà delle scene catastrofiche e l'azione tripartita fra le città "simbolo" dei sistemi di potere statunitensi, ovvero Washington, New York e Los Angeles. Addirittura, il "raggio di fuoco" che in Independence day bruciava le città al solo passaggio, viene qui riproposto in versione "congelante" (è l'occhio del ciclone scatenato dallo scioglimento dei poli), tanto per concretizzare il "cattivone" meteorologico, ed aumentare la suspance. Discreta la prima parte, in cui i molti disastri atmosferici sovvertono le convenzioni fisico/geografiche dando vita a scenari genuinamente fantaapocalittici: tuttavia, dopo il "main one" (cioè allagamento e glaciazione di New York) il film precipita nell'immotilità più assoluta, mentre la sceneggiatura, congelata più di certe location, non sa come riempire i quasi 70 minuti che ancora mancano all'ovvio happy ending. Gli accenni melodrammatici, scanditi da amori adolescenziali e ricongiungimenti familiari, sono patetici, mentre quelli "thrilling", dove degli orrendi lupi digitali e poi il suddetto "raggio congelante" inseguono i protagonisti, sono goffissimi. Gli spunti sociopolitici vengono schivati con prodezze dal slalom gigante (tanto per restare in tema), mentre il monito ecologista si risolve in pistolotti politicamente corretti, retorici e buonisti fino al vomitevole. Il dissolvimento finale della tempesta è inspiegabile e sembra provocato più dal didascalismo (della presa di coscienza dell'umanità) che da una qualche plausibilità scientifica: ma d'altronde, cos'altro ci s'aspettava da un film con l'ossessione di personificare la minaccia ambientale come un alieno, o Godzilla? In quest'ottica, già è tanto che i militari non abbiamo tentato di sconfiggere gli uragani a suon di bombe atomiche.

QUALITA' VIDEO (7 e 1/2 su 10): Il video di questo Bluray, in formato 2.35:1, è stato compresso tramite algoritrmo AVC-Mpeg4 su un supporto a doppio strato. La qualità delle immagini è buona ma pur non presentando grossi difetti non può essere considerata da riferimento. Fin dalle prime panoramiche sui ghiacciai, la pellicola (in condizioni perfette) rivela una fotografia molto "processata": i contrasti sono accentuati, i colori caldi (e virati al rosso) e il dettaglio pastoso. La definizione è senza dubbio elevata, tuttavia, i primi piani nella sequenza iniziale nell'artico e quindi nella scena della conferenza, mettono subito in evidenza un'impostazione non taglientissima (come ad esempio quella di Sunshine o di Fantastici 4 e Silver Surfer, per citare altri due titoli della stessa casa). I particolari più fini, comunque, non sono "limati", ed anzi emergono con una certa porosità sia nel caso degli sfondi che dei primi piani. Il problema, semmai, è che questa porosità è un po' più "spessa" del solito. Fra i migliori esempi della resa degli incarnati, spiccano senza dubbio le inquadrature di Dennis Quaid nelle prime sequenze in auto, e nelle ultime in elicottero, più altri primi piani dell'attore negli interni durante l'ultima parte della sua traversata sul ghiaccio. Ottime anche certe riprese del coprotagonista Jacke Gyllenhaal nella biblioteca, e negli esterni di New York, dove anche i dettagli dei palazzi e della auto emergono con buona convinzione. Sempre a proposito di esterni, colpiscono i totali di Los Angeles durante la sequenze dei tornado, ed anche quelle, immediatamente precedenti, dell'allarme, ambientate però in un edificio. Come accennato, i colori sono piuttosto carichi, e molto caldi sia sui volti che sugli oggetti. In particolare risaltano il rosso e il giallo, anche se il blu non manca stupire nelle sequenze spaziali e in quelle con la neve. Certe tinte forti, però, sono soggette a un po' di rumorosità, soprattutto nei passaggi al chiuso. Il contrasto è abbastanza spinto, mentre la luminosità non lo è altrettanto: il risultato, purtroppo, è che il nero di certi passaggi semi-illuminati (quelli nella stazione metereologica scozzese) è poco profondo ed appiattisce molto il quadro, mentre in altri si mangia parecchio dettaglio. A questo difetto, inoltre, s'aggiunge una certa "collosità" d'alcuni sfondi, talvolta così accentuata da distorcere le linee verticali. Infine, si registrano almeno due posterizzazioni, mentre la ripresa non è sempre a fuoco, e genera sequenze con una "pasta" molto più spessa. Come già detto, i passaggi esaltanti non mancano (tutti quelle nello spazio, quelli con pioggia o neve, finissime, e svariati primi piani in interni) ma nonostante ciò, l'immagine non convince pienamente, anche e soprattutto per problemi che sembrano legati più al trasferimento che alla pellicola.

QUALITA' AUDIO (8 su 10): L'audio italiano DTS 768 Kbit è potente, separato, vivace e spettacolare, tuttavia ha un difetto che, da solo, ne sminuisce un po' la resa: si tratta dello sfruttamento non accorto del canale centrale, poco amalgamato nella scena sonora. Quest'ultimo, probabilmente, deve aver subito un certo degrado in sede di doppiaggio e mix della colonna sonora italiana, dal momento che, rispetto agli altri canali, è decisamente più "inscatolato" ed ovattato in dinamica. I suoi effetti, anche se potenti, hanno un timbro diverso rispetto a quello dei canali laterali, mentre le voci sono abbastanza scariche, e sebbene indistorte, un po' chiuse e basse di volume. Da dimenticare, poi, la resa di scene in cui qualcuno parla al microfono (ad esempio Dennis Quaid nella varie conferenze) dal momento che l'ambienza è quanto mai "nasale" e confinata. Davvero un peccato, visto che, come già detto, il resto del fronte sonoro è potentissimo. Per accorgersene, basta ascoltare la scena iniziale fra i ghiacci, dirompente e zeppa di bassi "da subwoofer" anche nei canali laterali, oppure la scena dei tornado a Los Angles e quella dell'inondazione, ricca di panning dai bassi "tellurici". Per il resto, il fronte anteriore è generalmente separatissimo, mentre quello posteriore è sempre attivo, e con la stessa dinamica delle casse frontali. Gli effetti alle spalle dello spettatore sono numerosi e vanno dai tuoni al vento, passando per la pioggia e gli immancabili (in questo genere di film) panning di elicotteri, con passaggi anche a 360 gradi. La timbrica delle scene d'azione è aggressiva, calda e "secca" e non delude nemmeno sulle alte frequenze. In più, genera una pressione eccellente (grazie anche all'ottimo apporto del subwoofer) senza però essere fastidiosa, secondo una consuetudine tipica della codifica DTS. Nella seconda parte della pellicola, l'azione si calma parecchio, anche se non mancano sequenze in grado di far risalire l'adrenalina, come la scena sul tetto del centro commerciale e l'inseguimento con i lupi. Assente, infine, qualsiasi traccia di fruscio, nonostante l'alto volume di registrazione. Non fosse stato per la resa deludente del centrale, dunque, la colonna sonora avrebbe raggiunto livelli da materiale demo: così com'è rimane più che buona, ma non memorabile.

QUALITA' CONTENUTI EXTRA (4 e 1/2 su 10): Gli extra, disposti in un menù a scomparsa molto semplice ma gradevole, includono la traccia di commento del regista Roland Emmerich e di un produttore, una traccia testuale con le curiosità sulla lavorazione, un insulso quiz che, durante il film, pone domande a sfondo ecologista, 10 scene eliminate con il commento opzionale del regista, 2 trailer del film ed un un ulteriore trailer dedicato a I Fantastici 4 e Silver surfer. A parte la traccia di commento, comunque abbastanza "moscia", l'unico extra degno d'interesse è costituito dalle scene eliminate. Anche queste ultime, per la verità, sono poco interessanti, ma se non altro rivelano la sottotrama legata ad un personaggio che nella versione finale della pellicola è poco più d'una comparsa. Scene tagliate e trailer sono in formato HD, ed includono, come gli altri extra, i sottotitoli anche in italiano. La qualità video di alcune fra le scene tagliate è altissima, e addirittura superiore a quella del film. Il motivo risiede probabilmente nell'assenza delle alterazioni fotografiche poi usate nell'edizione finale, rivelatesi deleterie sia per la naturalezza dell'immagine che per la definizione.

link a recensioni esterne:
AfDigitale (Bluray italiano)
Highdefdigest (Bluray americano)
DVD Authority (Bluray americano)
AV Forums (Bluray americano)
DVD Town (Bluray americano)

Scheda del film
Imdb

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