martedì 25 novembre 2014

La caduta delle aquile (The Blue Max)




Un classico fra i film di guerra a sfondo aviatorio.
Video spettacolare.
Prezzo bassissimo.
Il video ha subìto una lieve ripulitura DNR.
Audio appena passabile.
Nessun extra salvo i trailer.


FILM: La ca­du­ta del­le aqui­le è un war-mo­vie avia­to­rio im­per­nia­to sull'am­bi­zio­ne del pro­ta­go­ni­sta Geor­ge Pep­pard: il fu­tu­ro Han­ni­bal Smi­th in­ter­pre­ta Bru­no Stac­kel, un pi­lo­ta te­de­sco di umi­li ori­gi­ni che, ver­so fi­ne del­la pri­ma guer­ra mon­dia­le, lot­ta per far­si un no­me nel suo squa­dro­ne ae­reo, e in par­ti­co­la­re per gua­da­gnar­si la "Blue Max", mas­si­ma ono­re­fi­cen­za dell'epo­ca (e ti­to­lo ori­gi­na­le del film). Le sue im­pre­se spe­ri­co­la­te at­ti­ra­no però le an­ti­pa­tie dei com­pa­gni/ri­va­li, so­prat­tut­to dei più "ari­sto­cra­ti­ci" co­me Wil­li von Klu­ger­mann, ma an­che l'am­mi­ra­zio­ne di ge­ne­ra­li (e del­le lo­ro mo­gli...) che in­ve­ce vo­glio­no far­ne un eroe del po­po­lo, al­me­no fin­chè lo sta­tus di Bru­no non di­ven­ta trop­po "sco­mo­do". A qua­si cin­quant'an­ni dall'usci­ta, il film di John Guil­ler­min sfog­gia sce­ne ae­ree fra le più spet­ta­co­la­ri mai vi­ste, e nar­ra l'ap­pas­sio­nan­te, quan­to spa­val­da asce­sa di un "po­ve­ro" nell'al­ta clas­se rap­pre­sen­ta­ta dal­lo squa­dro­ne ae­reo, e rin­sal­da­ta da ine­sau­ri­bi­li fiu­mi di cham­pa­gne. In par­ti­co­la­re, la ri­va­lità di pi­lo­tag­gio, ma so­prat­tut­to di clas­se, è con l'in­ce­ra­to Wil­li (Je­re­my Kemp), con il qua­le Stac­kel si con­ten­de gli ab­bat­ti­men­ti ae­rei e... il cuo­re di Kae­ti, mo­glie del po­ten­te Ge­ne­ra­le von Klu­ger­mann (zio di Wil­li), e in­ter­pre­ta­ta da una Ur­su­la An­dress più sen­sua­le che in 007, an­che se me­dia­men­te più ve­sti­ta. Dav­ve­ro co­los­sa­le la mes­sin­sce­na, e lo spie­ga­men­to di mez­zi per rap­pre­sen­ta­re sia le bat­ta­glie (an­che ter­re­stri), sia gli ester­ni del­la ba­se te­de­sca. E co­me an­ti­ci­pa­to, cer­te acro­ba­zie dei bi­pla­ni, o tri­pla­ni (con tan­to di com­par­sa­ta del Ba­ro­ne ros­so), la­scia­no sen­za fia­to, no­no­stan­te l'evi­den­za di qual­che ca­vo, e di pri­mi pia­ni con fon­da­li re­tro­pro­iet­ta­ti. Ot­ti­ma an­che la co­stru­zio­ne del per­so­nag­gio di Stac­kel, fuo­ri­clas­se dal­la mo­ra­lità in­cer­ta ma al qua­le ci si af­fe­zio­na: un po' per la sua abi­lità in vo­lo, un po' per l'ostra­ci­smo dei ca­me­ra­ti che, ol­tre ad es­se­re in­vi­dio­si, fan­no pe­sa­re il lo­ro ran­go. O che osten­ta­no un'in­te­grità sin­ce­ra, ma non fiac­ca­ta dal­le cir­co­stan­ze. D'al­tron­de è evi­den­te che Stac­kel, pur ar­te­fi­ce del­la sua "ca­du­ta", do­po l'en­ne­si­mo slan­cio di am­bi­zio­ne, è in fon­do vit­ti­ma di una clas­se no­bi­lia­re che ri­fiu­ta i "di­ver­si" (ol­tre al­la scon­fit­ta bel­li­ca), se non per sfrut­tar­li nei suoi gio­chi di pro­pa­gan­da. Op­pu­re, co­me nel ca­so di Kae­ti, per sod­di­sfa­re un ca­pric­cio amo­ro­so.





QUALITA' VIDEO (9 su 10): Il vi­deo 2.36:1 è spet­ta­co­la­re, e ri­pro­du­ce in mo­do ap­pa­gan­te l'ori­gi­na­le for­ma­to ci­ne­ma­sco­pe. La com­pres­sio­ne è AVC Mpe­g4, ed il bi­tra­te mol­to ge­ne­ro­so: qua­si 30 mbit. Ad oc­chio, il ma­ster sem­bra ot­te­nu­to da scan­sio­ne 4K del ne­ga­ti­vo, da­ta sia la bril­lan­tez­za ge­ne­ra­le che, so­prat­tut­to, l'ele­va­ta fi­nez­za del­la gra­na. La re­sa è si­mi­le a quel­la ap­prez­za­ta in Viag­gio al­lu­ci­nan­te, sem­pre del­la Fox, an­che se qui l'aspet­to ge­ne­ra­le è un po' più "lec­ca­to" e l'im­pres­sio­ne, so­prat­tut­to a di­stan­za rav­vi­ci­na­ta, e che ci sia sta­ta una cer­ta ri­pu­li­tu­ra con DNR. An­che la gra­na, leg­ger­men­te più ar­ti­fi­cio­sa e "am­mor­bi­di­ta", sem­bra con­fer­ma­re que­st'im­pres­sio­ne, e non man­ca qual­che con­ge­la­men­to o le­vi­ga­tu­ra (da non con­fon­de­re con i nor­ma­li fuo­ri fuo­co). Per for­tu­na, in mo­vi­men­to l'ef­fet­to non è de­le­te­rio, e non com­pro­met­te una vi­sio­ne che re­sta ot­ti­ma, e con una re­sa fi­nis­si­ma, an­che se non fra le più "fil­mi­che" in as­so­lu­to. Ol­tre­tut­to non so­no pre­sen­ti ac­cen­tua­zio­ni di ni­ti­dez­za o dei con­tor­ni e quin­di il vi­deo è com­pat­to, e qua­si sem­pre ta­glien­te, fat­to sal­vo per le sfo­ca­tu­re fi­sio­lo­gi­che del­lo sco­pe. A stu­pi­re, su­bi­to do­po i ti­to­li, è il cam­po di bat­ta­glia, pie­no di tex­tu­re mol­to de­fi­ni­to, e poi la ba­se ae­rea, con tut­ti i par­ti­co­la­ri di ten­de, edi­fi­ci, me­tal­lo, cro­ma­tu­re, ed ov­via­men­te ae­rei. Il qua­dro sfog­gia una ni­ti­dez­za im­pres­sio­nan­te e sem­pre "ana­lo­gi­ca" (no­no­stan­te quan­to pre­ci­sa­to so­pra), ed an­che la pu­li­zia è no­te­vo­le, pur sen­za sfo­cia­re nel­la pla­sti­co­sità da ri­pre­sa di­gi­ta­le. I par­ti­co­la­ri sba­lor­di­ti­vi nei pri­mi e me­di pia­ni non si con­ta­no: dall'er­ba del cam­po di avia­zio­ne, ai mu­ri in mat­to­ni dei pa­laz­zi (di­vel­ti e non), poi i ri­ve­sti­men­ti de­gli ae­rei, i det­ta­gli me­tal­li­ci dei fu­ci­li o del fi­lo spi­na­to, fi­no al­le tra­me com­ples­se del­le uni­for­mi, o del­le de­co­ra­zio­ni. Im­pres­sio­nan­ti an­che le tex­tu­re fac­cia­li, sem­pre "ra­dio­gra­fi­che" e sen­za dis­sol­vi­men­ti, seb­be­ne le oc­ca­sio­ni per am­mi­rar­le in pri­mis­si­mo pia­no sia­no po­che, da­te le ri­pre­se qua­si sem­pre pa­no­ra­mi­che. Co­mun­que an­che sui pia­ni me­di i vol­ti so­no "scol­pi­ti" e pre­ci­si: più che in al­tri ti­to­li re­cen­ti, e per­si­no in con­di­zio­ni non ot­ti­ma­le di lu­ce. Il con­tra­sto è ele­va­to, e ri­spet­to al­la vec­chia edi­zio­ne in DVD (an­ni lu­ce die­tro al Blu-Ray) è evi­den­te un "boo­st" che al­za di mol­to il li­vel­lo del bian­co, in qual­che ca­so bru­cian­do i det­ta­gli del cie­lo, o del­le pa­re­ti di al­cu­ni edi­fi­ci. Il ne­ro è so­lo di­scre­to ma con­fe­ri­sce una buo­na tri­di­men­sio­na­lità, an­che se non man­ca­no for­ti do­mi­nan­ti ver­di, o to­na­lità sbia­di­te e sen­za det­ta­glio. Que­ste ul­ti­me so­no pro­vo­ca­te sia da dis­sol­ven­ze, sia da sfon­di re­tro­pro­iet­ta­ti (e do­ve c'è an­che una ru­mo­ro­sità ar­ti­fi­cio­sa). Nel­le stes­se sce­ne, fra l'al­tro, tut­to il com­par­to vi­deo de­ca­de, ma si trat­ta di un fe­no­me­no nor­ma­le. Più ano­ma­la è in­ve­ce la re­sa sot­to la me­dia dell'in­con­tro amo­ro­so fra Pep­pard e la An­dress, co­me se non fos­se scan­sio­na­ta da ne­ga­ti­vo: co­mun­que si trat­ta di po­chi mi­nu­ti. Re­stan­do sul­le do­mi­nan­ti, è mol­to evi­den­te quel­la cia­no, or­mai qua­si un mar­chio di fab­bri­ca del­le scan­sio­ni da ne­ga­ti­vo, e so­prat­tut­to del­la Fox (il già ci­ta­to viag­gio al­lu­ci­nan­te, ma an­che Fer­ma­ta d'au­to­bus). Co­mun­que i co­lo­ri so­no vi­vi, pie­ni e sen­za spor­ca­tu­re. Inol­tre van­ta­no ot­ti­mi pri­ma­ri, con in te­sta il ros­so del­le uni­for­mi, op­pu­re del tri­pla­no del Ba­ro­ne Ros­so, e an­co­ra del san­gue e del­le esplo­sio­ni. Buo­ni an­che il ver­de del­le cam­pa­gne, e il tur­che­se de­gli in­ter­ni, in­fi­ne il blu del cie­lo, men­tre gli in­car­na­ti so­no su to­na­lità bei­ge e mar­ro­ne. Il ma­ster è in con­di­zio­ni ot­ti­me e con po­che spun­ti­na­tu­re con­cen­tra­te sul­le dis­sol­ven­ze, men­tre la com­pres­sio­ne è gra­ni­ti­ca, e non pro­du­ce ar­te­fat­ti o di­scre­tiz­za­zio­ni. Ad un'os­ser­va­zio­ne at­ten­ta si no­ta del for­mi­co­lio su qual­che con­tor­no: ma più che un di­fet­to di en­co­ding sem­bra una con­se­guen­za del lie­ve fil­tro an­ti­ru­mo­re ap­pli­ca­to.



Voto trasferimento: 8 e 1/2 su 10 - "Fattore wow": 9 e 1/2 su 10.

Grafico Bitrate (cliccare sopra per ingrandirlo):


Occupazione audio/video: 44,59 Gb - Bitrate video 29,05 Mbps

Dati completi del Blu-Ray estratti con BDinfo


Screencapture Blu-Ray: Full HD PNG
(occhio agli spoiler!!)


Altri screencapture dopo il commento sull'audio.


QUALITA' AUDIO (5 su 10): L'au­dio ita­lia­no in DTS HD MA mo­no è quel­lo ti­pi­co dei vec­chi dop­piag­gi an­ni '60, cioè an­co­ra­to sul­le fre­quen­ze me­die, e sen­za di­na­mi­ca o slan­ci par­ti­co­la­ri. Il mix è con­fi­na­to al ca­na­le cen­tra­le, ed è ab­ba­stan­za con­fu­so, ovat­ta­to, e non coin­vol­ge in nes­su­na si­tua­zio­ne. Ef­fet­ti e mu­si­che so­no in­tel­le­gi­bi­li ma "chias­so­se", e la lo­ro de­fi­ni­zio­ne è scar­sa. Gli al­ti non frig­go­no, ma so­no pa­sto­si e po­co de­fi­ni­ti. La sce­na so­no­ra è piat­ta, e man­ca di in­ci­si­vità sia nei mol­ti com­bat­ti­men­ti ae­rei (con bot­ti e col­pi di mi­tra­glia­to­re sem­pre in se­con­do pia­no), sia in sce­ne più "ter­re­stri" co­me la vi­si­ta di Stac­kel all'ospe­da­le, op­pu­re la ri­cer­ca sot­to la piog­gia dell'ae­reo ab­bat­tu­to. Il vo­lu­me di re­gi­stra­zio­ne è buo­no e il fru­scio non di­ven­ta mai in­tru­si­vo: tut­ta­via c'è un lie­ve cre­pi­tio nel­le sce­ne più si­len­zio­se, ti­pi­co del­le vec­chie trac­ce ana­lo­gi­che. I dia­lo­ghi so­no ab­ba­stan­za pie­ni e pro­fon­di, ma an­che un po' cu­pi, e spes­so ri­ver­be­ra­no in mo­do non coe­ren­te con il con­te­sto del­la sce­na. Qual­che dia­lo­go è un po' man­gia­to, ma al­me­no non ci so­no pro­ble­mi co­me sa­tu­ra­zio­ni, o fa­sti­dio­se si­bi­lan­ti, ed al­la fi­ne il par­la­to è sem­pre ben com­pren­si­bi­le. Le mu­si­che man­ca­no di di­na­mi­ca e se­pa­ra­zio­ne de­gli stru­men­ti, e nel­le sce­ne di bat­ta­glia han­no una re­sa un po' "ci­to­fo­ni­ca". Va me­glio in pas­sag­gi con so­le mu­si­che (ti­po l'ini­zio e l'in­ter­mis­sion), ma al­la fi­ne il li­vel­lo è sem­pre me­dio bas­so. Sul di­sco è pre­sen­te an­che la trac­cia ori­gi­na­le in­gle­se in DTS HD MA 3.0: que­st'ul­ti­ma è mol­to "fron­ta­le" ma ha una qua­lità ab­ba­stan­za al­ta, ad­di­rit­tu­ra sor­pren­den­te per l'età del film, ed an­ni lu­ce avan­ti all'au­dio mo­no­fi­co ita­lia­no. Tan­to per co­min­cia­re, la di­na­mi­ca e mol­to più ele­va­ta, con al­ti cri­stal­li­ni e per­si­no una buo­na pre­sen­za di bas­si. Poi l'am­piez­za fron­ta­le è no­te­vo­le, e con pan­ning an­che mol­to sug­ge­sti­vi de­gli ae­rei: so­prat­tut­to nel­le fa­si di de­col­lo, ma an­che du­ran­te i va­ri sor­vo­li e i com­bat­ti­men­ti. In­fi­ne i dia­lo­ghi so­no na­tu­ra­li e vel­lu­ta­ti, ed in­se­ri­ti in mo­do rea­li­sti­co nel­la sce­na so­no­ra. La pu­li­zia è no­te­vo­le, ed emer­go­no ef­fet­ti che qua­si non era pos­si­bi­le udi­re nel­le al­tre trac­ce (non so­lo quel­la ita­lia­na). Ad esem­pio le raf­fi­che di mi­tra­glia­to­re (mol­to più sec­che e in pri­mo pia­no), poi le esplo­sio­ni, ma an­che l'am­bien­za del­le sce­ne al­la ba­se ae­rea, o nel­le va­rie città, so­no più det­ta­glia­te. Il fru­scio è qua­si as­sen­te e seb­be­ne non tut­ti gli ef­fet­ti sia­no ni­ti­di, non ci so­no di­stor­sio­ni o cre­pi­tii (sal­vo for­se qual­che lie­ve sa­tu­ra­zio­ne sul par­la­to). Da no­ta­re che la ver­sio­ne ame­ri­ca­na del Blu-Ray, pro­dot­ta da Twi­light Ti­me, in­clu­de an­che la trac­cia in­gle­se in DTS HD MA 5.1, an­che se, stan­do al­le re­cen­sio­ni este­re, la re­sa do­vreb­be es­se­re ana­lo­ga a quel­la del­la ver­sio­ne ori­gi­na­le 3.0.



Screencapture Blu-Ray: Full HD PNG (occhio agli spoiler!!)


Altri screencapture e confronto DVD - Blu-Ray dopo il commento sugli extra.


QUANTITA'/QUALITA' CONTENUTI EXTRA (2 su 10): Co­me ex­tra so­no pre­sen­ti so­lo i trai­ler ci­ne­ma­to­gra­fi­ci ame­ri­ca­no spa­gno­lo e por­to­ghe­se, lun­ghi tut­ti sui 3:08 mi­nu­ti e in HD, sen­za sot­to­ti­to­li. La qua­lità vi­deo è pes­si­ma, so­prat­tut­to nel trai­ler ame­ri­ca­no che è ot­te­nu­to da uno zoom del fo­to­gram­ma ci­ne­ma­sco­pe.



Screencapture Blu-Ray: Full HD PNG (occhio agli spoiler!!)



Confronto DVD - Blu-Ray: Full HD PNG
(occhio agli spoiler!!)














link a recensioni esterne:
Scheda del film:

Hardware con cui vedo e ascolto i Blu-Ray (in giallo quello usato per recensire il titolo):
    DISPLAY
    Panasonic plasma FULL HD 55' 3D TX-P55ST50E
    Panasonic plasma FULL HD 50' TX-P50S20
    Panasonic plasma FULL HD 46' TX-P46U20
    Panasonic plasma HD READY 50' TH50-PV60
    Panasonic plasma HD READY 42' TH42-PX7
    Epson proiettore LCD FULL HD EMP TW-980
    Epson proiettore LCD FULL HD EMP TW-680

    LETTORI
    Sony Playstation 3
    Sony BDP S-500
    Sony BDP S-550
    Samsung BDP 1400
    Samsung BDP 1500

    AMPLIFICATORI + DECODER + DIFFUSORI
    Onkyo TX DS-676, Jbl Tlx 500 (centrale), Jbl tlx 700 (frontali, posteriori), Jamo X5 (subwoofer attivo)
    Onkyo TX DS-555, Technics Sh-500, Technics Sb-ca21 (frontali), Wharfedale Modus 3 (posteriori), infinity ref. 100 (centrale)
    Harman Kardon AVR 164, sistema satelliti + subwoofer Jbl Scs 140
    Sony str-db 830, sistema satelliti + subwoofer Jbl Scs 140

    CUFFIE
    Decoder Sony MDR-1000 + cuffie Sony MDR-XB600
    Decoder + cuffie Sony MDR-6500

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