sabato 5 aprile 2008

Tomb raider - la culla della vita (Lara Croft tomb raider: the cradle of life)

FILM: Sequel di Tomb Raider, action/adventure con Angelina Jolie tratto da un'ormai storica serie di videogames. Questa volta, la sexy archeologa Lara Croft (protagonista di giochi e film) cerca un artefatto in grado (si dice) di distruggere il mondo, per metterlo al sicuro prima che cada nella mani d'un supercriminale deciso a rivenderlo come arma. Se possibile, il film è ancora più insulso e videoclipparo del predecessore, a causa d'una trama assurda, personaggi mal sviluppati e scene d'azione banalissime. La regia di Jean De Bont (Speed, Twister) avrebbe dovuto garantire un alto tasso adrenalinico, mentre salvo un paio d'eccezioni (il lancio dal grattacielo e qualche acrobazia) anima sequenze caotiche o prive d'emotività, e in qualche caso (il duello con le spade nella caverna) addirittura goffe. Certe soluzioni tecniche, poi, lasciano senza parole per l'impronta dilettantesca: su tutte, i ralenty "a scatti" (che affliggevano anche il capostipite) e certi inserti in computer grafica, soprattutto nelle carrellate, plasticosissimi e incollati con lo sputo. La sceneggiatura (di Steve De souza, lo stesso dei Die Hard), non riesce ad insinuarsi fra le innumerevoli panoramiche da "club Med" e, quando ci prova, saccheggia a piene mani da I predatori dell'arca perduta, da cui vengono l'artefatto "apocalittico", la sifda governo-cattivoni per accaparrarselo e il "tira e molla" sentimentale della coppia protagonista (la Jolie e Gerard BUtler, lo "sborone" di 300). L'intreccio mescola impunemente mitologia, fantascienza e tanta tecnologia figa (compresa quella della protagonista) senza giustificarne le interazioni, mentre il cattivo ha un piacevole sapore jamesbondiano, sebbene sia privo sia del cervello che del "fisico" per competere anche con il peggiore fra i "ceffi" della nota saga spionistica. Il prefinale sembra una scena scartata de "Il signore degli anelli" (fra impropabili tribù e golem invisibili) e, come se non bastase, la resa dei conti prende una piega tragica non solo improbabile, ma superficiale, fuori tempo e fuori film: in una parola, ridicola. Di tutta l'operazione (un megaspot al videogioco, a Hong Kong e agli sport estremi) si salvano la bellezza d'una Jolie pre-anoressia e qualche scorretteza prontamente rinnegata nell'ultima scena, dove si vuol far credere che la presunta saggezza di Lara Croft prevalga sulla voglia di conoscere i segreti più intimi (e devastanti) dell'universo. Dopo la visione, sciacquarsi la coscienza con una maratona dei tre Indiana Jones.

QUALITA' VIDEO (8 e 1/2 su 10): Video 2.35:1 (compresso in AVC MPeg4) raffinatissimo: il senso di pulizia è davvero esemplare, mentre, fin dalle prime scene in Grecia, la sensazione di "sottigliezza" è molto marcata. Da subito emergono un'ottima luminosità e la "delicatezza" dell'impostazione fotografica, che punta spesso su filtri che "sfumano" l'immagine (soprattutto i primi piani della Jolie), senza però ammorbidire i dettagli. Il prologo sott'acqua mette in evidenza sia la compattezza delle dominanti (in questo caso azzurrognole), sia l'ottima resa delle scene scure, che vantano neri profondi e una buona tridimensionalità. I molti totali "aerei" sono quasi sempre spettacolari, anche se rivelano la presenza di computer grafica (quando utilizzata) in maniera persino imbarazzante: in ogni caso, colpiscono per bellezza quelli sulla casa di Lara, Su Shangai, Hong Kong, sulla muraglia cinese e quelli finali sui paesaggi africani. I colori sono discretamente carichi, ma un po' "falsati" da una dominante rossa che si fa notare parecchio nelle scene scure. Si tratta senza dubbio d'una precisa scelta fotografica, anche se in alcuni casi questa "accende" un po' troppo gli incarnati. Eccezionale, comunque, la vivacità della palette cromatica nella scena a Shangai con l'elicottero, ravvivata da luci e insegne di ogni tipo. Come anticipato, la nitidezza del quadro è mediamente alta e in certi passaggi mostra una porosità dei volti spettacolare, unita ad una trama (di muri, pietre o strutture di metallo) davvero iperdifinita. Per accorgersene, basta osservare scene come quella della prigione, dell'arrivo alla muraglia cinese, la parte "africana" e ancora gli ultimi primi piani di protagonisti nel finale "tragico", fra i più "radiografici" del trasferimento. Purtroppo, però, non mancano notevoli momenti di flessione in cui il quadro sembra perdere quella "marcia in più" dei passaggi sopracitati, talvolta anche nei campo-controcampo di singole scene. In tali momenti cede soprattutto il contrasto (già non molto elevato nel resto del film) con la conseguenza che certi dettagli (soprattutto dei volti non illuminati direttamente) s'impastino, pur senza sparire, mentre tutto il quadro s'affievolisce. L'effetto non è allarmante ma abbastnaza marcato e frequente da impedire al video di raggiungere una valutazione fra le più elevevate in assoluto. Inoltre, il bianco virato al verde d'alcuni passaggi (nella scena di tiro al bersaglio e negli esterni di Hong kong) è un po' troppo psichedelico e quasi fastidioso per quanto innaturalale. Per il resto, è praticamente impossibile scorgere artefatti di compressione (salvo lievi rumorosità del rosso e del blu nelle scene scure), mentre l'edge enhancement, vista anche l'impostazione un po' "sfumata" del quadro, è pressochè assente.

QUALITA' AUDIO (8 e 1/2 su 10): L'audio italiano Dolby Digital 5.1 (640 Kbit) è molto energico e si distingue per due caratterisiche: la potenza dei bassi e la vivacità del mix. La prima sfiora livelli davvero sismici sia sui canali principali che sul subwoofer, tanto da indurre a calibrare attentamente il volume. La seconda, invece, si traduce in interventi dei canali posteriori pressochè continui e piuttosto coinvolgenti. Fin dalle prime battute in Grecia, il fronte anteriore rivela la sua ampiezza prima grazie agli effetti della frana, poi con le musiche, pulite e abbastanza potenti. Subito dopo, la sequenza sottomarina propone un "tripudio sonoro" che rivela definitivamente le caratteristiche dinamiche della traccia: alti definiti ma non fastidiosi, medi corposi e bassi molto "secchi", oltre che profondi, come accennato all'inizio. Il volume di registrazione e buono, mentre il fruscio è quasi sempre assente (anche perchè le scene silenziose dove questo potrebbe emergere sono davvero poche). Il canale centrale, però, poteva essere sfruttato un po' meglio: la riproduzione delle voci è fedele e indistorta ma il volume è un po' più basso dei canali laterali. Inoltre (e questo è il problema più grave) in certe scene d'azione gli effetti hanno una timbrica diversa rispetto a quella degli altri canali e sono troppo in secondo piano. Per fortuna quest'ultima "anomalia", che crea un vero e proprio "buco" nel fronte anteriore, è presente in poche scene, come ad esempio quella della sparatoria nottutna a Shangai. Laddove il centrale non convince appieno, comunque, i canali posteriori stupiscono con un lavoro incessante ed una dinamica all'altezza di quella dei frontali. Come esempio, bastino la sequenze dell'arrivo in "mini-aereo", o quella in moto sulla muraglia cinese, o ancora la sparatoria nel palazzo di Hong Kong, la sequenza della foresta pietrificata e tutto il finale. In queste situazioni abbondano panning ed effetti attivi, ma lo stesso avviene anche in scene "minori", dove l'ambienza è sempre presente. Peccato solo che, in alcuni casi, il mix tenda ad essere un po' "disortinato", e sparga ovunque effetti che dovrebbero restare confinati ad un solo diffusore. Nel complesso la traccia rimane comunque godibilissima e "violenta", anche se un po' più di "rigore" (ed anche una maggiore "messa a fuoco" di certe sequenze) non avrebbe guastato. Presente sul disco anche l'audio italiano PCM 5.1.

QUALITA' CONTENUTI EXTRA (6 e 1/2 su 10): Gli extra, racchiusi in un menù fisso abbastanza bello e "tecnologico", includono le featurette "Il training" (9 min.), "Gli stuntmen" (11 min.), "I mezzi di trasporto e le armi" (4 min. 30 sec.), "Effetti speciali" (11 min.) e "Lo scoring" (5 min.), più 9 scene eliminate (durata totale 12 min.), il provino dell'attore Gerard Butler (4 min.), i video musicali dei Korn e dei Davey Brothers (durata totale (7 min. 30 sec.), i trailer cinematografici italiano ed inglese, e una schermata con i credits del Bluray. C'è anche una traccia di commento del regista Jean DeBont, accessibile però solo dalla selezione delle lingue audio e non dal menù degli extra. Le featurette sono discrete e ribadiscono soprattutto il duro lavoro dela Jolie, impegnata sul set in molte acrobazie senza controfigure. Nel complesso, il tono dei filmati è abbastanza sbrigativo e promozionale, anche se non mancano momenti abbastanza interessanti, come i retroscena del lancio con la "tuta aerea" (compiuto da due folli svedesi inventori dell'oggetto, per ben 28 volte) e della sequenza sottomarina in computer grafica. Passabili le scene eliminate e banalotta la traccia di commento (ascoltata a tratti), se non altro abbastanza ricca di note tecniche. Tutti i filmati sono in bassa definizione e di qualità mediocre, ed accompagnati (come il film e la traccia di commento) da sottotitoli opzionali solo in italiano.

link a recensioni esterne:
Forum AV Magazine (Bluray italiano)
DVD Forum at (Bluray tedesco)
AVS Forum (Bluray tedesco)

Scheda del film
Imdb

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