mercoledì 12 novembre 2008

Rendition - Detenzione illegale (Rendition)


FILM: Thriller sulla tortura ed il sequestro "di stato", con ampie fasi drammatiche, sprazzi d'action e respiro "corale". La storia, un po' scombussolata, narra la vicenda d'un americano d'origini egiziane che, al ritorno negli Stati Uniti da un convegno in Sud Africa, viene rapito, deportato e torturato dalla CIA, poichè ritenuto in contatto con una cellula terroristica. La moglie del sequestrato, incinta e americana, pressa le autorità per conoscere la sorte del marito ma si scontra con la riluttanza del governo e, soprattutto, della perfida senatrice Corrine Withman (interpretata da Meryl Streep). Intanto, in un'imprecisata località mediorientale, un gruppo terroristico cerca d'eliminare il capo della polizia, servendosi di giovani pedine e, forse, delle indicazioni dell'uomo in mano alla CIA. Fra spettacolo e denuncia, il film di Gavin Hood ritrae con efficacia la follia dei metodi coercitivi americani post 11 settembre e per queso suscita una partecipazione "viscerale", all'inizio. Inoltre, irretisce con una storia d'amore-spionaggio-vendetta carica di solitudine e sentimenti estremi che si trasformano in buone ragioni per "sragionare". La costruzione, però, è semplicistica e cerca d'intricare una trama ben più semplice di quanto sembri. A dimostrarlo, l'uso "meschino" del flashback e l'occultamento di certe connessioni (o sconnessioni) che però appaiono ovvie allo spettatore smaliziato. L'odissea "kafkiana" del protagonista è angosciante ma montata ad arte: non ha sfumature ed è piena di personaggi che, lacrimevoli o spietati, servono ad aumentare l'empatia. Su tutti, la moglie incinta, i funzionari indifferenti ed i politici uno più "calcolatore" dell'altro. Come se non bastasse, Il finale avalla una moralona umanitaria solo perchè il protagonista è innocente, ed evita gli interrogativi più scottanti sulla tortura (tipo se sia ingiusta -anche- sui colpevoli). Le scene "thrilling" funzionicchiano ma sono annacquate dal ruolo patetico di Jake Gyllenhaal, agente novizio che incarna la coscienza "pentita" dell'America. Funzionano al 100%, invece, gli interventi cinici della senatrice di Maryl Streep, che ben rappresentano la distanza fra politica e umanità nella lotta al terrorismo. E colpiscono nel segno anche i montaggi paralleli in cui emerge la complementarietà degli estremismi occidentali e mediorientali: ma in definitiva, ad una premessa avvincente seguono uno svolgimento troppo "furbo" e, soprattutto, una risoluzione incapace di riflettere in modo più impegnativo su tortura e lotta al terrorismo.

QUALITA' VIDEO (8 su 10): Il video VC1 2.35:1 è di buonissima qualità e da solo dimostra l'origine molto recente del film. La pellicola, infatti, non ha il minimo graffio, mentre il senso di pulizia è quasi sempre altissimo... forse troppo, al punto che, quasi subito, si sospetta un processamento con filtri DNR (digital noise reduction). All'inizio, tale sospetto passa in secondo piano, poichè si viene ammaliati da totali molto sottili ed ultra definiti (i paesaggi in Sud Africa e, subito dopo, quelli in Medioriente): quando però le inquadrature si spostano sugli attori, è impossibile non notare il tipico effetto "ceroso" della ripulitura digitale dell'immagine, soprattutto sulla pelle dei volti. Per fortuna, tali filtri non sono stati usati in modo catastrofico, anche se, nonostante l'alto grado di porosità, gli incarnati mantengono spesso un aspetto lievemente "plasticoso", soprattutto sui campi medi e con luce non diretta. Si osservino, come esempio, le prime inquadrature di Jake Gyllenhal in auto, o quelle della Whiterspoon che gioca col figlio. E ancora, certi campi medi e primi piani durante il primo interrogatorio, dove il dettaglio è si preciso e "granitico" (e in acluni casi davvero radiografico) ma anche lievemente "aquarelloso", proprio per la mancanza della microinformazione ultrafine. A riprova dell'utilizzo del DNR, s'osservino attentamente le immagini del trailer del film presente sul Bluray, che, prive di filtri, sono lievemente più sgranate ma assai naturali, cariche di dettagli microscopici e, in definitiva, molto più vicine alla resa della pellicola originaria. A parte questa spiacevole "filtratura", comunque, non si può negare che l'immagine di questo Bluray abbia molti pregi: su tutti, la finezza del "tratto" in oggetti inanimati come edifici, automobili, aeroplani, o l'ottimo contrasto. E ancora, l'eccellente saturazione delle tinte (dall'arancio al turchese, passando per il verde bottiglia ed i rossi "pieni") ed un nero che, nelle scene di tortura, si mantiene profondissimo senza però nascondere i dettagli scuri. Gli stessi volti degli attori, per quanto "impomatati", riescono a sbalordire in più d'un occasione: ad esempio, in tutte le scene con forte luce diretta (molte di quelle con il capo della polizia), o in quelle del già citato interrogatorio iniziale e, ancora, durante il confronto fra la Whiterspoon e Maryl Streep, per non parlare d'alcuni primi piani nelle già citate fasi di tortura e sulla giovane coppia mediorientale in molte sequenze diurne. Eccellenti sono anche gli scorci paessaggistici più "torridi" (ad esempio durante gli atterraggi dei vari aerei al tramonto), nei quali però il DNR torna a farsi vedere provocando il tipico effetto "fermo immagine" sul cielo e in generale su qualsiasi sfondo uniforme. Paradossalmente, la definizione dei contorni è così fine da provocare piccole scalettature o "flickerii" su display HD ready, con un effetto simile a quello riscontrato in zodiac ma qui accentuato dalla presenza d'un edge enhancement non del tutto trascurabile. A riprova dell'effetto, s'osservino i titoli di testa, o, ancora, il totale in cui Jake Gyllenhal è seduto all'ospedale, subito dopo l'attentato. Per il resto, non si riscontrano altri difetti di compressione e nemmeno rumorosità anomale (ci mancherebbe, vista la ripulitura digitale), salvo giusto in una manciata d'inquadrature con luce mediobassa. La messa a fuoco della ripresa è molto costante, con cali evidenti della definizione solo in pochi passaggi concentrati soprattutto nell'ultima parte del film. Senza DNR, il video di questo disco avrebbe sfiorato i vertici del formato (basta vedere il trailer per rendersene conto): così com'è, invece, fornisce una rappresentazione che è si molto "leccata" e "sottile" della pellicola originaria ma anche un po' innaturale e priva della porosità iperfine.

QUALITA' AUDIO (8 su 10): L'audio italiano PCM 5.1 è "rigoroso" ed efficace ed anche se non viene esaltato da un mix particolarmente esposivo (salvo un paio di scene d'azione, non ci sono grossi "scossoni") offre un buon coinvolgimento. Fin dalle prime battute si può constatare il volume di registrazione assolutamente nella norma ed un'ottima separazione dei canali frontali. Ciò è evidente soprattutto nelle musiche d'apertura, che hanno un suono molto caldo, "secco" e separato. Subito dopo, il centrale dimostra la sua solidità riproducendo alla perfezione sia le voci femminili, dolci e nitide, che quelle maschili, piene e profonde come ci s'aspetterebbe. Sempre il centrale, inoltre, è inserito con grande naturalezza nella scena sonora, cosicchè le varie scene di traffico cittadino della prima parte sono rese con un buon senso di circondamento. Anche i posteriori, in queste fasi, producono una discreta ambienza e sebbene in generale il loro apporto non sia certo memorabile, la loro precisione si fa apprezzare più volte. La nitidezza di alte e medie frequenze è esemplare, mentre la timbrica ha il "calore" che solo l'audio non compresso può garantire. Queste caratteristiche, unite all'assenza di fruscio e al tono pacato ma incisivo della colonna sonora, donano alla traccia una singolare, energetica "intimità": ad avvantaggiarsene, sono sia i momenti drammatici (le urla durante le torture, i dialoghi più tesi fra la Whiterspoon e la Streep, i cori durante i sermoni islamici) che le transizioni più "delicate" (atterraggi degli aerei, sottofondi cittadini e silenzi rotti da musicalità sinuose). Su un piano prettamente "bombastico", le uniche scene fragorose degne di nota sono quelle dell'attentato e del crescendo pre-conclusivo, dove tutti i diffusori esplodono in un tripudio di medio bassi potenti ma senza sbavature. In queste fasi la resa è eccellente, anche se il subwoofer, forse "in ossequio" alla sostanziale "eleganza" della traccia, interviene in maniera molto controllata.

QUALITA' CONTENUTI EXTRA (6 su 10): Gli extra non sono tanti ma la loro durata (che nel caso dei contributi filmati ammonta a quasi 80 minuti) è più che sufficiente. In dettaglio, trovano posto:

Traccia di commento del regista Gavin Hood

Documentario "Fuorilegge" (27 min. 41 sec.)

Documentario "Making of Rendition" (30 min. 7 sec.)

5 scene eliminate con il commento opzionale del regista (18 min. 11 sec.)

Trailer cinematografico

Il documentario "Fuorilegge" è molto toccante e raccoglie le testimonianze di vere vittime di "consegne straordinarie" (cioè la procedura con cui un governo rapisce e deporta un sospettato in paesi dov'è ammessa la tortura). Tale filmato, che lo stesso regista ha voluto includere fra gli extra, comprende interviste drammatiche e ricostruzioni dei percorsi dei detenuti. Inoltre, è inframezzato dalle dichiarazioni beffarde (ed inserite con intento volutamente polemico) di politici come Bush o Condoliza Rice sul rispetto dei diritti umani negli Stati Uniti. Il dietro le quinte vero è un po' troppo breve ma abbastanza interessante, poichè incentrato sulla ricerca e la preparazione delle location. Sono inclusi anche molti interventi del regista e di qualche attore e viene dato un discreto risalto alla preparazione della sequenza con l'attentato. Le immagini che vengono mostrate sono prese quasi tutte sul "campo", anche se, rispetto a dei banali outtakes, s'apprezza la costruzione più "ragionata". Le scene tagliate sono poco significative, tranne quella della "finta fuga" e quella con Gyllenhal sospettoso: entrambe, infatti, aggiungono qualche sfumatura sia ai personaggi che alla trattazione dei temi di fondo. Tutti gli extra sono in alta definizione, tranne il documentario "Fuorilegge". La qualità video, comunque, è sempre validissima e addirittura migliore di quella del film nel caso di scene tegliate e trailer, vista l'assenza di filtro DNR. Presenti sottotitoli in italino su filmati e tracce di commento. Il documentario "Fuorilegge", inoltre, include i sottotitoli inglesi sovrimpressi direttamente sul filmato.

link a recensioni esterne:
AfDigitale (Bluray italiano)
Highdefdigest (Bluray americano)
Blu-Ray Reviews (Bluray tedesco)

Scheda del film
Imdb

1 commento:

dome51 ha detto...

Salve,
trovo il film molto bello e interessante, su un tema delicato e purtroppo di grande attualità.
Il video blu ray è soddisfacente, ma la parte audio moto meno; solo in alcuni passaggi il coinvolgimento è totale.
La traccia in lingia originale poi, dichiarata in DTS HD Master Audio 7.1, a me risulta essere soltanto in normale 5.1. Confermi?