Film "imprescindibile". | |
Fra gli extra un bellissimo documentario da 80 minuti. | |
Audio discreto per l'età del film. | |
Stacco "siderale" dal DVD nel video. | |
Immagine non all'altezza del formato, causa DNR. | |
Presente un po' di edge enhancement. | |
Il video dell'HDDVD era migliore. | |
Alcuni extra di "vecchia concezione". |
FILM: Caposaldo di John Carpenter sull' "infezione aliena", e secondo adattamento del racconto fanthorror "Who goes there?", di cui riprende l'ambientazione antartica e la (non)creatura che "assimila" gli umani. E' avvincente già nella prima parte esplorativo/scientifica, ma in quella centrale accumula una tensione formidabile, e giocata sulla progressiva diffidenza fra i personaggi (assieme a quella dello spettatore verso di loro). Inoltre sconvolge col suo nichilismo, ed effetti "gore" ancora oggi allo stato dell'arte nell'animatronica a base di lattice, frattaglie e liquami. L'orrore, comunque, è garantito non solo da mutazioni uomo/alieno (o cane/alieno) fra le più "oltraggiose" di sempre, ma anche da un'idea di morte che si fonde (è proprio il caso di dirlo) a quella di isolamento e sostituzione di se stessi. Al resto pensano la regia claustrofobica, le musiche "minatorie" di Ennio Morricone e un cast dalle dinamiche impeccabili, sul quale svetta il protagonista Kurt Russel. Quest'ultimo è un antieroe dai metodi schietti e "risolutori", come ci dimostra subito con il whisky versato nel computer "che bara". Certe forzature sono evidenti ma consapevoli e disorientano in modo evocativo. Il finale "apocalittico" riafferma una visione "no compromise" fatta di gelo, paranoia e glorificazione del fuoco: in particolare quello del lanciafiamme, unico strumento di verità e purificazione. Flop inspiegabile al cinema, nel 1982: forse perchè le coscienze, ancor prima dei corpi, erano già state "assimilate" dall'E.T. spielbergiano.
QUALITA' VIDEO (7 su 10): Il video è in formato originale 2.35:1 compresso VC1. Il master è probabilmente lo stesso usato nell'HDDVD del 2008, con in più una nefasta "ripulitura" DNR che ha smorzato il microdettaglio fine. Il risultato non è disastroso e non compaiono scie evidenti: ma molte texture sono "liquefatte", e l'immagine ha assunto una consistenza "vetrosa" non riscontrata sull'ottimo HDDVD. C'è anche dell'edge enhancement che provoca lievi "aureole" nei contorni su sfondo chiaro, e qualche cesellatura dei dettagli in scene al chiuso. La compressione è trasparente, salvo per qualche discretizzazione, anche se l'impatto del quadro non è "filmico" come ci si aspetterebbe. Il transfer proviene quasi sicuramente da telecinema dell'interpositivo: a testimoniarlo ci sono alcune spuntinature nere, a volte fisse per vari secondi. Ed anche "scariche" di graffi verticali in qualche cambio d'inquadratura. La ripresa è in Panavision anamorfico e mostra il tipico effetto "micromosso", assieme ad una buona nitidezza. Il dettaglio varia fra "tagliente" e "pastoso", come sempre avviene con l'anamorfico, e ci sono le caratteristiche sfocature laterali di cui non ci si deve preoccupare: il problema è che la filtratura DNR rende l'insieme più "fumoso". I primi piani sono comunque buoni, e lo stesso vale per certi medi piani molto compatti. I totali, soprattutto diurni, hanno invece una consistenza più "bombata", pur con svariate eccezioni. La grana è fine e non invasiva, ma non presente come dovrebbe essere, e in qualche passaggio è un po' congelata. Però non mancano brevi istanti in cui si fa più spessa, ed anche rumorosa. Contrasto e nero sono eccellenti, soprattutto in scene con media luce, e non si notano fluttuazioni, tranne in passaggi con effetti ottici. Il nero è profondo, con solo qualche lieve "crush", e contribuisce ad un impatto del video brillante, oltre che incisivo e tridimensionale. Anche i colori hanno un'ottima resa, a partire dagli incarnati vividi, passando per blu, viola e bianco, cioè le tinte di cui il film è pieno. Non manca qualche sprazzo convincente di verde, e appagano sia il rosso del sangue (scuro e saturo), sia l'arancio delle fiammate. La ripresa è molto stabile, e la pellicola in buono stato: peccato per le manipolazioni digitali che hanno tolto parte dell' "analogicità" presente nel video della versione HD-DVD. E di sicuro nella pellicola originaria.
Dati completi del Blu-Ray estratti con BDinfo
Screencapture Blu-Ray: full HD PNG (occhio agli spoiler!!)
Altri screencapture dopo il commento sull'audio.
QUALITA' AUDIO (6 e 1/2 su 10): L'audio italiano DTS (768 kbit) è un po' vecchio e "scarico", però conta su una stereofonia frontale molto accentuata. Tale caratteristica è evidente fin dalla scena iniziale con l'elicottero, e poi anche in scene più tranquille. I panning sono abbastanza numerosi, ed è possibile udire molti effetti singoli: in più, quasi tutti i suoni nell'installazione antartica producono un'ambienza piacevole, anche se in qualche caso troppo "ridondante". Il volume di registrazione non è molto alto (soprattutto nel caso degli effetti), ma non ci sono fruscii o distorsioni fastidiose. La dinamica generale è inchiodata sulle frequenze medie, quindi effetti come esplosioni, o boati dei lanciafamme sono un po' opachi. Una certa quantità di bassi emerge invece nelle musiche, almeno quelle principali. Sempre le musiche contano su una maggior nitidezza, ed anche un maggior volume, e nel complesso risultano coinvolgenti. Le voci, tutte maschili, sono ben localizzate sul canale centrale, con qualche tremolio ma sempre ben intellegibili. Alcune sono anche abbastanza profonde: però si avverte un certo stacco dinamico rispetto agli effetti, e nel complesso la resa è più distante ed "inscatolata". Come prevedibile, il contributo dei canali posteriori è minimo, e mai stereofonico. In particolare si avvertono rumori di ambienza, assieme a qualche effetto un po' più violento nelle scene con elicotteri. Ci sono anche vari interventi "di rinforzo" agli effetti frontali, ad esempio vento, estintori o musiche, ma in generale l'aggressività latita. Anche in generale si può dire che l'aggressività latiti, come è evidente dalla resa di spari o scoppi, o dei vari ruggiti della "cosa": ma nel complesso la traccia fornisce un accompagnamento alle immagini più che sufficiente. In alcune scene si può notare un lieve fuori sincrono che non sembra dipendere dal doppiaggio. Per fortuna nulla di grave, dato che il problema si manifesta di rado e dura pochissimo. La versione originale inglese in DTS HD MA 5.1 è superiore, anche se non di molto: più che altro si avvertono una maggiore apertura ed una resa più realistica delle voci.
QUANTITA'/QUALITA' CONTENUTI EXTRA (8 e 1/2 su 10): Gli extra provengono dall'ormai remota edizione DVD, e sono tutti in bassa definizione. Alcuni sono semplici pagine testuali con fotografie, ma la qualità è eccellente, e assieme ai filmati forniscono uno sguardo approfondito sul film. I contenuti sono organizzati nel solito menù laterale Universal, e includono:
Commento al film del regista John Carpenter e di Kurt Russel (sott. ITA) Documentario: "La cosa di John Carpenter: il terrore prende forma" (SD, 84 min. sott. ITA) Dietro le quinte della produzione (SD 4 min. 50 sec.) Foto di produzione del cast (SD, 2 min. 30 sec.) Scenografia e storyboard (SD, 8 min. 40 sec.) Gli esterni (SD, 11 min. 40 sec.) Dagli archivi della produzione (SD, 10 min. 10 sec.) Sezione "L'astronave", contente: - Riprese a passo uno (SD, 7 min. 50 sec.) - Riprese a velocità normale (SD, 2 min. 20 sec.) Sezione "Blair il mostro", contente: - Riprese a passo uno (SD, 7 min. 20 sec.) - Riprese a velocità normale" (SD, 58 sec.) Sezione "Curiosità sul set, contenente: - Riprese a passo uno (SD, 1 min. 10 sec.) - Riprese a velocità normale (SD, 4 min. 6 sec., sott. ITA) La post-produzione (SD, 4 min. 40 sec.) Trailer cinematografico (SD, 1 min. 52 sec.) U-Control con picture in picture (propone estratti del documentario "Il terrore prende forma"). |
Pezzo forte è ovviamente il documentario da 80 minuti, e composto da interviste a membri di cast e troupe. Le più lunghe sono quelle al regista John Carpenter, e all'effettista speciale Rob Bottin, ma ci sono contributi notevoli degli attori Kurt Russel, James Masur e soprattutto di Charles Hallahan (che nel film interpreta Norris). Il documentario parla molto degli effetti speciali (animatronici, ottici, pirotecnici), e del rapporto fra i vari attori sul set: ma non mancano dettagli su location, scenografie e... sulla sequenza del titolo. C'è persino un intervento del compianto Stan Winston, chiamato per aiutare Rob Bottin a realizzare una delle innumerevoli creature animatroniche. Purtroppo ci sono pochi scorci del dietro le quinte, ma a compensare ci pensano i racconti di Carpenter sulla genesi del film, e su vari inconvenienti avvenuti durante la lavorazione. In più ci sono anche i bei disegni preparatori, oppure concettuali (e serviti a Bottin per ipotizzare la forma de "La cosa"). Le varie featurette testuali riprendono gli argomenti del documentario, ma lo fanno con più dettagli e soprattutto immagini, mentre le tre "sezioni" mostrano filmati davvero interessanti: in testa c'è il finale esteso, con le scene in stop motion del mostro, seguono i work in progress della scena con l'astronave, e soprattutto le scene eliminate o estese, di cui due molto piacevoli. Simpatica (ma ridondante) la funzione U-Control, che lungo il film permette di accedere a sezioni del documentario "Il terrore prende forma", ovviamente in modalità picture in picture. Gli extra filmati hanno un buona qualità d'immagine (per essere in bassa definizione) e sono sottotitolati in italiano, proprio come la traccia di commento (non ascoltata).
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AF Digitale (Blu-ray italiano)
AV Magazine (Blu-ray italiano)
Forum DVD Essential (Blu-ray italiano)
DVD Beaver (Blu-ray americano)
Hometheaterforum.com (Blu-ray americano)
DVD Talk (Blu-ray americano)
AVS Forum (Comparison HDDVD / Blu-ray americani)
Blu-Ray.com (Blu-ray americano)
Highdefdigest (Blu-ray americano)
Hardware con cui vedo e ascolto i Blu-Ray (in giallo quello usato per recensire il titolo):
- DISPLAY
Panasonic plasma FULL HD 55' 3D TX-P55ST50E
Panasonic plasma FULL HD 50' TX-P50S20
Panasonic plasma FULL HD 46' TX-P46U20
Panasonic plasma HD READY 50' TH50-PV60
Panasonic plasma HD READY 42' TH42-PX7
Epson proiettore LCD FULL HD EMP TW-980
Epson proiettore LCD FULL HD EMP TW-680
LETTORI
Sony Playstation 3
Sony BDP S-500
Sony BDP S-550
Samsung BDP 1400
Samsung BDP 1500
AMPLIFICATORI + DECODER + DIFFUSORI
Onkyo TX DS-676, Jbl Tlx 500 (centrale), Jbl tlx 700 (frontali, posteriori), Jamo X5 (subwoofer attivo)
Onkyo TX DS-555, Technics Sh-500, Technics Sb-ca21 (frontali), Wharfedale Modus 3 (posteriori), infinity ref. 100 (centrale)
Sony str-db 830, sistema satelliti + subwoofer Jbl Scs 140
CUFFIE
Decoder Sony MDR-1000 + cuffie Sony MDR-XB600
Decoder + cuffie Sony MDR-6500
7 commenti:
Volevo farti due domande (ma articolate in più punti interrogativi). La prima: cosa puoi dirmi dello scorrimento (uso questo termine) dell'immagine, a proposito del Blu-ray, quella fluidità così eccessiva che porta altrove rispetto allo scorrimento delle immagini-cinema a cui siamo abituati da decenni, cioè da sempre (levando giusto le origini, l'epoca del muto, tempi di andazzo fotogrammatico ancora così naif, "da comica")? Sai dirmi se esiste il caso di Blu-ray le cui immagini scorrano "cinematograficamente", e non terribilmente "live"? Per caso è solo una questione di specifiche modalità da attivare sui vari dispositivi di lettura e proiezione, diciamo "regolatori di fluidità"? La seconda: pensi mai al fatto che un regista che ha girato un film poniamo nel 1973 o 1984 è egli stesso il primo a vedere il proprio film come non lo ha mai visto, quando ne viene realizzato il Blu-ray? E dici che per lui questo fatto, questa totalmente inedita visione della propria opera, costituisce uno sconvolgimento tout court e poi, in particolare, una spinta capace di portarlo a profonde considerazioni (non vorrei dire né "sociologiche" né tantomeno "filosofiche") sul senso e importanza della nitidezza-per-l'immagine o, di contro, a sostenere - a questo punto sì filosofando - che invece il cinema deve essere tenebra onirica, ombre in una caverna platonica ecc.? Grazie se mi vorrai rispondere. Aldo
Del resto, il regista che cosa ha mai visto d'altro a parte il set su cui filmava e successivamente il filmato su pellicola in moviola o in una sala? Parlando di film girati perlomeno qualche annetto fa (non parlo dell'oggi poiché è probabile che oggi le macchine da presa filmino direttamente in qualità Blu-ray), il Blu-ray è sì o no una ri-costruzione a posteriori di un'immagine dalla qualità (nitidezza ecc.) totalmente inedita, e inedita in primis per chi la filmò a suo tempo? Grazie nuovamente. Aldo
Le tue domande, legittime e che ti ringrazio di avere postato sul blog, nascono però da un equivoco di fondo, e cioè che il Blu-Ray trasformi un film in "qualcos'altro".
In realtà non è così: il Blu-Ray, quando ben realizzato (cioè 9 volte su 10) serve a portarsi in casa un film così come si vedeva al cinema, cioè con tutta l'informazione originaria dell'immagine. E con la sua cadenza originaria di 24 frame al secondo.
Una cadenza men che dimezzata rispetto ai 50 "semiframe" della TV, tanto da indurre molti utenti a lamentarsi, indovina un po?, della... scattosità dei Blu-Ray. Cioè un problema inverso del tuo ;)
Se tu riscontri quella "fluidità eccessiva" è perchè sul tuo tv è attivo un filtro "motionflow" che crea fotogrammi fittizzi, e che rende il film una telenovela (o un servizio del telegiornale ;)). Ovviamente il consiglio è di disattivarlo subito, così vedrai finalmente lo scorrimento "da pellicola al cinema".
Quando ai film girati anni, o decenni fa: tieni conto che la pellicola cinematografica 35mm ha una definizione superiore a quella del Blu-Ray (1920 x 1080 punti del FULL HD). Quindi non c'è nessun rischio che il Blu-Ray trasformi un film, anche degli anni '30, in... "altro". Quello che fa il Blu-Ray è portare in casa una "approssimazione" fedele di quel film, così com'è stato girato. Diciamo fedele al 90%, mentre col DVD eravamo si e no al 25 / 30%. Ovviamente la porta in casa anche di registi che, prima del Blu-Ray, dovevano usare le pellicole per vedere i loro film al massimo delle potenzialità ;)
Nei forum scrivo sempre che avrebbero dovuto presentare i Blu-ray non come formato ad alta definizione, ma... ad ALTA FEDELTA', proprio per non cadere in dubbi, assolutamente legittimi, come i tuoi ;)
Ah, ok, quindi per lo scorrimento da supervideo c'è da praticare quella disattivazione di filtro che dici. Però, come mai anche attualmente, dentro i multisala avanzati, la qualità visiva di un film (e non parlo di casi in cui la proiezione è difettosa di suo) è inferiore a quella di un Blu-ray? Questione di dimensione dello schermo, per cui è ovvio che un Blu-ray sul televisore risulta più definito?
Ma quindi, sempre i registi, per tutta l'epoca del VHS (per ora quella durata maggiormente, parlando di supporti) non hanno potuto fare altro che accontentarsi, e cercare al massimo di lavorare col tecnico del colore per dare al proprio film su videocassetta una minima dignità? Hanno dovuto ingoiare amaro comunque, dato che sapevano quale era la differenza rispetto a ciò che avevano filmato col 35mm, e che nel trasferimento su VHS inesorabilmente si perdeva per intrinseci limiti del mezzo?
Per i registi, una bella storia di rospi da mandare giù per anni e anni (includendo anche la non soddisfacente epoca del DVD) che trova una recente svolta/liberazione nell'avvento del Blu-ray (e successivi), che finalmente li approssima a quella che era la qualità originaria del loro prodotto? Possiamo dire così?
Beh direi di si tutto sommato... poi considera che, ai tempi delle VHS, il controllo del regista sul riversamento era quasi nullo. Basta pensare che la maggior parte delle cassette era in Pan & scan! Cioè con anche metà dell'immagine tagliata, nei casi peggiori. Se ne preoccupavano giusto Stanley Kubrick, e pochi altri.
Sul discorso qualità visiva al cinema: ti parrà incredibile ma in certi casi è normale che il Blu-Ray si veda meglio, perchè sempre più spesso il Blu-Ray si fa con una scansione del negativo, mentre al cinema (almeno in quelli non digitali) proiettano da pellicola, che rispetto al negativo è una generazione avanti. Cioè è un pochino più "degradata" rispetto al negativo.
Nei cinema digitali, invece, può essere proprio la dimensione dello schermo a mostrare i limiti di una definizione, il 2K, ancora non ottimale per proiezione su basi da 18 - 20 o più metri. Dove con non ottimale intendo... non "a livello della pellicola".
Ma il discorso cambierà, o meglio, sta già cambando, col 4K.
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