venerdì 28 novembre 2008

Le colline hanno gli occhi 2 (The hills have eyes II)

FILM: Brutto seguito di "Le colline hanno gli occhi" versione 2005. Il capostipite, remake dell'omonimo cult diretto nel 1977 da Wes Craven, era un horror con buoni sottintesi sociopolitici e, soprattutto, un forte impatto emotivo: questo, invece, è uno slasher banalissimo ed imperniato su scene splatter tanto esplicite quanto poco disturbanti. Esternamente, il film di Martin Weisz si sforza d'assomigliare quanto più possibile al predecessore (diretto dall'ottimo Alexandre Aja) e per farlo ricicla certe scelte fotografiche, l'ambientazione desertico/cavernosa e, soprattutto, i cattivoni, cioè un gruppo di mutanti "post atomici" che squartano o stuprano (onde ripopolare la specie) chiunque invada il loro territorio. La regia, però e molto più scontata e talora virtuosistica, mentre la "carne da macello" non è più una famigliola borghese come nel primo film ma un gruppo di soldati che, quasi per caso, si ritrova a soccorrere degli scienziati al lavoro proprio nel deserto infestato dai mutanti ed ex poligono per test nucleari. In teoria, la "militarizzazione" dei protagonisti avrebbe dovuto garantire un'azione quantomeno rocambolesca e scontri "corpo a corpo" ricchi di trovate esaltanti: invece, l'inettitudine di costoro (peraltro "dichiarata", nell'incipit, con un'assurda scena d'addestramento) degrada l'ennesima trama da rescue & survival horror a fiera dell'imbecillità e dell'abbozzato. Certe ingenuità dei militari farebbero ridere un boyscout ma soprattutto latita una costruzione emotivo/psicologica efficace, cosicchè, una volta cominciata la mattanza, espedienti come quello del "fuoco amico", degli agguati a tradimento, della perdita di coesione nel gruppo e infine dello stupro, lasciano di marmo, invece di sconvolgere. I clichè caratteriali non si contanto e, nel caso dei soldati, vanno dal sergente rompiballe, all'esaltato incapace, con in mezzo l'eroina femmina (opposto della compagna violentata) e il pacifista che, una volta sotto pressione, diviene goffa macchina di morte. Nell'ultima parte l'azione si conentra nelle grotte e l'atmosfera migliora ma le idiozie non cessano e si sommano a "spaventi" sempre più stucchevoli e telefonatissimi a causa del montaggio "fuori tempo". Quanto ai mutanti, se ne apprezzano le ossessioni, tutte umane però con meno fronzoli, a uccidere, riprodursi, difendere il territorio e litigare: tuttavia, la gommosità dei makeup è troppa e talvolta anche la stupidità nei comportamenti. Inoltre, a differenza di quanto avveniva nel film precedente, tali bestioni non evocano alcun pietoso ribrezzo e alla fine sono solo "brutti, sporchi e cattivi" (anche se non si sa bene quanto lo siano più degli uomini). I sottotesti sull'attualità bellica sono inesistenti, sebbene in varie occasioni si rimandi alla guerra in Iraq e ad un' "autorità superiore" che non solo sa tutto dei mutanti ma che li ha pure creati ed ora vuole eliminarli senza far troppo chiasso. In compenso, è spassoso il pallino che la sceneggiatura ha per le viscere della terra, un inferno occulto dove, bene o male, tutti vengono risucchiati e da cui si esce regrediti ai primordi... o, magari, coperti di merda, come nella scena più surreale del film.

QUALITA' VIDEO (8 su 10): Il video AVC mpeg4 (2.35:1) è limpido, caldo, definito e abbastanza luminoso. La resa complessiva, però, non è fra le più memorabili in assoluto e non surclassa troppo quella del capitolo precedente, che, quanto a incisività "pura" potrebbe essere persino preferibile. I colori, abbastanza "torridi" data l'ambientazione, sono accesi sugli incarnati e sugli sfondi desertici e rendono il cielo d'un blu piuttosto profondo. Il livello del bianco è molto alto ma non affoga dettagli, salvo nella scena iniziale dell'addestramento che è piena di solarizzazioni "volute". La pulizia del quadro è elevata, anche se la "trama" della pellicola è sempre ben evidente: pertanto, si può escludere la presenza d'algoritmi DNR smeriglia facce. La nitidezza generale è apprezzabile, e tutta "HD" ma il dettaglio non è sempre taglientissimo: ciò si nota soprattutto sui primi piani, dove la porosità dei volti, seppur evidente, appare un po' "mossa". Come ovvio, non mancano inquadrature ravvicinate super spettacolari, come quelle sui vari soldati durante il viaggio in camionetta e quindi nelle prime fasi all'accampamento degli scienziati. In più, si fanno notare anche certe inquadrature (medie e totali) come quelle durante la famigerata scena "del cesso", o dell'arrampicata e del rinvenimento del cadavere col portafoglio in testa, dove anche i colori sono saturi come non mai. In altri frangenti, però, si ha la sensazione che il dettaglio ultrafine latiti e che la resa sia lievemente "grossa" e pastosa, sebbene precisa e molto vivace (un po' come avveniva in altri titoli Fox come The Day After Tomorrow). Certi campo/controcampo, inoltre, mettono in evidenza le sfocature della ripresa, mentre i particolari degli innumerevoli sfondi pietrosi variano fra il "radiografico" e l' "appannato". Il contrasto è sempre perfetto e la luminosità ben calibrata, salvo forse nei venti minuti centrali del film, dov'è possibile osservare alcune oscillazioni anomale che, oltretutto, sono accompagnate da un occasionale rumore video. Da notare però che, proprio le scene più rumorose (es. i primi piani sulla soldatessa di colore) sono quelle più definite e a fuoco. Sempre nella parte centrale (nella scena in cui viene ucciso il primo mutante) compare anche una lieve "interferenza" che si manifesta, per alcuni secondi, come uno schema di linee nere diagonali, tipo ombre. Difficile capire se si tratti di un'aberrazione ottica presente nella ripresa o un problema del riversamento: fatto sta che il difetto (verificato su più impianti) compare ed è ben visibile. La profondità dei neri è nel complesso eccellente, tanto che la parte finale nelle caverne, quasi priva di luce, è sempre ben intelligibile. In questa fase, inoltre, la definizione si mantiene più costante e produce una grana finissima e molto naturale, mentre i colori sembrano ancora più accessi che nei passaggi in esterno. Per rendersene conto, basta osservare i volti, molto arancioni, ed il sangue, accesissimo, e, ancora, le tonalità verdastro turchesi degli sfondi. In questi passaggi anche la tridimensionalità ci guadagna, e, rispetto alle fasi "esterne", l'impressione è di maggior stacco fra fondali e personaggi ed una più spiccata precisione dei contorni. A livello di compressione si segnala giusto qualche lieve banda di colore sul cielo, mentre l'edge enhancement è quasi del tutto assente. Rispetto al primo "Le colline hanno gli occhi", la resa video di questo sequel è più pulita e "leccata", oltre che meno aflitta da rumorosità e, soprattutto, artefatti di compressione: per contro, però, la ruvidezza nell'immagine del precedente film era più confacente alla violenza delle immagini e, cone anticipato all'inizio, portava con sè un microdettaglio ed una sottigliezza più incisivi. Arduo stabilire quale fra i due video sia preferibile in senso assoluto, anche se questo presenta senza dubbio una resa più "rigorosa" e meno incline a difetti.

QUALITA' AUDIO (8 e 1/2 su 10): L'audio italiano DTS (768 kbit) è ancora più convincente delle pur buone immagini e si distingue per pienezza, separazione e resa degli alti, che sono taglientissimi ma non stridenti. Il fronte anteriore è compatto e fin da subito presenta musiche solide ed effetti molto ben localizzati. Il centrale non crea "buchi" nell'immagine sonora, anche se all'inizio sembra molto più basso di volume: l'impressione, però, dura solo una manciata di secondi (durante l'incipit con la ragazza) e poi tuto ritorna nei ranghi. La secchezza dei medioalti è eccellente e si scatena, fin da subito, durante la sequenza dell'addestramento. Nella stessa scena, emergono anche le doti di separazione e di calore tipiche delle tracce moderne in DTS e l'attività incessante (nonchè molto precisa) dei canali posteriori. In questi ultimi, infatti, si possono udire con chiarezza gli spari, i boati e persino gli echi attivi delle musiche, il tutto con una dinamica che ha poco da invidiare a quella dei canali frontali. Nella fasi successive ambientate nel deserto, il fronte anteriorie torna ad esibirsi con innumerevoli panning sinistra destra, mentre il canale centrale riproduce perfettamente tutte le voci, in particolare quelle maschili, che sono piene e abbastanza profonde. Le scene "forti" vengono sottolineate da scoppi impressionanti di dinamica, ed accentuate sia dall'assenza di fruscio che dall'alto volume di registrazione. La pulizia generale è assoluta, al punto che gli effetti più dirompenti e "difficili", comprese le molte grida, non producono la minima distorsione. I posteriori si riconfermano attivissimi anche in tutta la parte centrale, sonorizzata sia da effetti ambientali molto enfatizzati (vento, animali, musiche, effetti minacciosi) che da panning fronte retro come quelli delle varie frane o dei mutanti in movimento. Nel finale, invece, dominano le eco e rumori più "confinati" come sgocciolìì d'acqua, stridii d'ogni genere e qualche altro boato che, oltre a ribadire l'ampiezza della traccia, mette in evidenza la buona estensione delle basse frequenze. Il subwoofer interviene con decisione nei passaggi con più dinamica (lo sprofondamento nella prima parte, quello del prefinale e lo scoppio della dinamite) ma rinforza con sicurezza anche le scene d'azione meno "telluriche" (lo scontro conclusivo), producendo un buon impatto senza però impastare musica ed effetti, sempre separatissimi e ben localizzati. La resa, in definitiva, sarebbe quasi perfetta, non fosse per la mancanza della codifica DTS HD MA e un lieve "glitch" al minuto 21, durante il quale l'audio salta misteriosamente alla traccia inglese, sebbene solo per una manciata di secondi.

QUALITA' CONTENUTI EXTRA (6 su 10): Gli extra, accessibili dal menù principale o da quello a scomparsa, sono abbastanza vari ma molto esigui. In dettaglio, sono presenti:

5 scene eliminate (3 min. 15 sec.)

Finale alternativo (56 sec.)

Sequenza di gag (3 min. 39 sec.)

Featurette "Attacchi dei mutanti" (9 min. 47 sec.)

Featurette "Nascita d'una graphic novel" (12 min. 40 sec.)

Documentario "Esplorando le colline: making of di Le colline hanno gli occhi 2" (12 min. 41 sec.)

Documentario "Fox Channel presenta: la vita dopo la scuola cinematografica con Wes Craven" (10 min. 19 sec.)

Il carattere dei filmati è quasi sempre promozionale e non offre un gran approfondimento sulla lavorazione del film. Il documentario principale, almeno, include svariate interviste a Wes Craven (produttore del film) e al figlio (sceneggiatore), anche se i due lasciano basiti per le dichiarazioni sulla presunta riuscita dell'opera. Nello stesso filmato sono presenti anche molte riprese sul campo, oltre a qualche sguardo alle location, ai set e agli innumerevoli effetti splatter: il tutto è però troppo scollegato e superficiale per suscitare interesse. La featurette sulla graphic novel illustra la genesi del fumetto che, sul piano temporale, precede tutti i film. Breve ma molto densa, accalappia l'attenzione sia per l'effettiva qualità del fumetto, la cui storia pare molto articolata ed "estrema", sia per come illustra le tecniche della sua realizzazione, in parte manuali e in parte digitali. Il segmento sui mutanti approfondisce un po' la realizzazione dei make up ed costellato da interviste agli attori che interpretano i mostroni (peraltro abbastanza "deformi" anche senza trucco). L'inserto del Fox Channel, invece, consiste in un'intervista a Wes Craven condotta da tre studenti di cinema: come prevedibile, le domande sono tutte piuttosto innoque e reverenziali, anche se certe perle di Craven (ad esempio l'esilio forzato assieme al figlio per partorire lo script) sono parecchio esilaranti, soprattutto se rapportate alla bruttezza del film. Le scene eliminate, infine, aggiungono poco o nulla (tantomeno qualche effetto splatter inedito), mentre il finale alternativo è identico a quello "legittimo", tranne per un'inquadratura che però non ne altera il senso. Gli extra sono tutti in bassa definizione ma vantano una buona qualità video. Presenti i sottotitoli sia in inglese che in italiano.

link a recensioni esterne:
AfDigitale (Bluray italiano)
Highdefdigest (Bluray americano)
DVD Town (Bluray americano)
DVD Authority (Bluray americano)
DVD Talk (Bluray americano)

Scheda del film
Imdb

1 commento:

YASAI ha detto...

Che peccato avevo una mezza idea di prenderlo ma dopo avere letto della tua rec lascio sullo sacaffale ... eppure il primo mi era piaciuto moltissimo sia come trama che come qualità video.