giovedì 18 dicembre 2008

Transformers (Import Uk)

FILM: Prodotto da Steven Spielberg e diretto Da Michael Bay, un "tracimante" fantacolossal basato sui celeberrimi robot giocattolo trasformabili. Nella trama, due fazioni di Transformers in lotta (i "buoni" Autobot e i "cattivi" Decepticon) giungono sulla terra per recuperare l'artefatto da cui si sprigiona tutta la loro tecnologia e che conferisce, a chi se ne appropria, un potere senza limiti. In mezzo allo scontro finisce Sam Witwicky, adolescente in piena pubertà che possiede un cimelio (appartenuto al nonno esploratore) in cui sono nascoste le coordinate terrestri dell'artefatto. Come tutti i film di Bay, anche questo vanta uno spiegamento tecnico illimitato ed una messinscena "larger than life", credibile ed estesa "a perdita d'occhio". Inoltre, stordisce con scene d'azione straordinare ed effetti speciali, delle trasformazioni dei robot, così "sovraccarichi" da ridefinire il concetto stesso di manipolazione dell'immagine, oltre a riassumere, nelle mirabolanti contorsioni del metallo, l'inafferrabilità d'una tecnologia sempre più "aliena" e minacciosa. Tuttavia (e, di nuovo, come in tutti i film di Bay), a tanto pionierismo tecnico non corrisponde la medesima cura nella costruzione di trama e personaggi. La prima, infatti, è confusa sia sul piano narrativo (tanto da far sembrare inutile la caccia iniziale) che su quello geografico, mentre i secondi sono macchiettistici e quindi poco credibili in ogni loro dinamica. Il protagonista Sam, in particolare, irrita con atteggiamenti sempre sopra le righe e, nella sua veste di sfigato in aria di riscatto, percorre una sfilza di clichè adolescienziali che la sceneggiatura esalta in modo preoccupante e che sono tutti incentrati sull'apparenza: ad esempio, la compravendita dei voti a scuola, l'acquisto della prima auto per far colpo sulla strafiga e la di lei conquista, costruita sul nulla cosmico. Nella seconda parte l'azione è esplosiva, ultratecnologica ed anche esaltante, a tratti, ma intaccata da follie di logica (ad esempio la fuga nella città) o di montaggio e da virtuosismi troppo caotici. Come spesso avviene in questi casi, poi, la sceneggiatura è inaccurata quando tira in ballo l'informatica e insopportabilmente buonista nel ripartire fra tutti, ma proprio tutti, il trionfo finale dell'umanità "made in Usa": sul carro dei vincitori, infatti, ci sono bianchi, neri e ispanici, militari che devono riscattarsi dall'Iraq, servizi segreti, servizi ancora più segreti, l'hacker, la pinup mora, quella bionda e l'immancabile "politicone" che "scende in campo" armi in pugno (ma almeno qui non è il presidente degli Stati Uniti). Come se non bastasse, la propaganda militarista è a livelli da primato e glorifica non solo tutti i ranghi dell'esercito (dalla "manovalanza" ai capoccia) ma anche lo sterminato arsenale bellico di cui si serve. L'influenza spielberghiana, che riecheggia in scene come quella in cui i robot si nascondono a casa di Sam, o nel rapporto "esclusivo" fra sam e l'autobot Bumblebee, è comunque apprezzabie e rimanda ad un tema classico del regista di E.T., cioè l'accessibilità dell'alieno (o in generale del fantastico) solo a chi è più giovane ed innocente. Proprio quest'influenza "alta" dà senso ad un personaggio assurdo come l'agente speciale interpretato da John Turturro (rimasto "bambino" per sopportare lo stretto contatto con i robot) e rende il film, almeno nella sua parte centrale, più simile all'enorme fantasia d'un ragazzino che ha cominciato a rincorrere le donne ma non ha ancora mollato i giocattoli (ovviamente robot). Eccessivo e farsesco, cafone e senza epica, con un senso dello spettacolo da esposizione fieristica... ma simpatico, in fondo, e tutto sommato divertente. E' il cinema di Michael Bay, nella sua accezione più straripante: prendere o lasciare.

QUALITA' VIDEO (9 e 1/2 su 10): Fotografate in 2.35:1, le immagini di Transformers sono compresse su un BD-50 con algoritmo AVC Mpeg4 e fin da subito mettono in evidenza l'incredibile sottigliezza dei dettagli ambientali e della porosità dei volti. Quest'ultima, in particolare, è fra le più "microscopiche" mai apprezzate in campo HD e risalta in maniera palese anche su una "misera" tv crt HD da 32 pollici (La Philips PW9551, che potete vedere nelle foto in basso a destra). Rispetto al già ottimo DVD, con cui è stato fatto un confronto diretto, il senso di "definito e tagliente" è tale che sembra di levarsi un fondo di bottiglia dagli occhi: la nettezza dei contorni, ad esempio, è spettacolare, i particolari sono finissimi e la messa fuoco straordinaria. In più, la tridimensionalità, che pure non è aiutata dalla fotografia "torrida", raggiunge alti livelli sia nei momenti diurni che notturni. Per capirlo, basta osservare il dialogo iniziale fra i soldati in elicottero, e, quindi, il primo assalto del robot nella base militare. I totali desertici vantano una nitidezza impressionante e che quasi "flickera" per la sottigliezza (almeno su display HD ready), mentre i particolari di edifici, installazioni, automobili ed interni sono sempre perfettamente intellegibili. Difficile scegliere una sequenza emblematica di cotanto splendore, dal momento che, già nella prima mezz'ora, quasi ogni immagine lascia stupefatti: si va dai passaggi a scuola agli esterni con Sam che incontra il padre, senza dimenticare la capatina nella concessionaria Porsche, i primi momenti nelle strutture governative e la scena alla rivendita d'auto usate. La trama dell'immagine, insomma, è sempre ultrafine ma "cinematografica" (anche nella grana, molto presente) e mantiente una compattezza strepitosa. Anche le zone in ombra sono dettagliate alla perfezione, come dimostra, nella prima parte, la scena in cui Sam accompagna la coprotagonista Mikaela a casa. Il contrasto, dal canto suo, è spinto quasi al limite e nonostante all'inizio provochi qualche solarizzazione del bianco (comunque tipica della forografia di Bay) non mangia un solo pixel di dettaglio per il 99% del film. Come prevedibile, anche il nero si comporta bene, dato che è profondissimo e non cannibalizza dettaglio: tuttavia, proprio le sequenze più buie (ad esempio la parte centrale con l'arrivo degli Autobots) sono sporcate da un rumore video abbastanza evidente. Tale rumoristà si manifesta come un "nevischio" biancastro che, a volte, diventa un po' sabbioso e copre i fondali meno illuminati. Sempre queste fasi, le più delicate da valutare, presentano anche diverse inquadrature meno a fuoco, sebbene siano zeppe di medi e primi piani così definiti da lustrarsi gli occhi. Si osservino, come esempio, le scene con l'inseguimento fra Sam e Bumblebee (compresa l'appendice nella stazione di polizia), la prima trasformazione completa di Optimus Prime ed i successivi primi piani sui protagonisti, poi tutta la sequenza notturna a casa di Sam. Ancora non bastasse, si osservi attentamente la prima comparsata di John turturro (dall'arrivo a casa di Sam alla cattura di Bumblebee): sgranata, a tratti, ma con un microdettaglio che "perfora" letteralmente lo schermo. Gli incarnati sono caldissimi ed "aranciati", secondo una precisa scelta di fotografia caratterizzata anche da dominanti gialle, blu, verdastre e turchesi, mentre certe tinte "metalliche" delle carrozzerie riluccicano, senza essere rovinate da rumore o gradazioni brusche. Le scene del prefinale alla diga, sia in esterni che interni, sono altrettanto spettacolari, mentre quelle cittadine dell'ultima battaglia sono meno esaltanti, ma solo perchè parecchio movimentate. Come già accennato, la compressione non è mai un problema e l'edge enhancement è contenutissimo, nonostate i forti contrasti. Del tutto assente, vista anche la grana altalenante e la rumorosità dei passaggi sopracitati, il nefasto filtro DNR, nonostante Paramount sia incline ad usarlo (es. Face Off e Top gun, versioni americane): e ciò non è che un bene, vista la tendenza del DNR a "squagliare" il dettaglio ultrafine, assieme alla "fedeltà" dell'immagine. In conclusione, il video di Transformers è uno dei più spettacolari che si possano ammirare su Bluray, proprio com'era stato uno dei più spettacolari sul formato HDDVD. Forse non il numero uno (quale lo è?) ma di certo fra quelli da mostrare agli amici per sconvolgerli con la potenza dell'alta definizione. Un vero video "demo", insomma, i cui unici, piccolissimi problemi sono la costanza non sempre "granitica" del dettaglio ed una certa quantità di rumore video che però era anche nella ripresa originaria e che comunque non è mai troppo artificioso.

QUALITA' AUDIO (8 e 1/2 su 10): L'audio italiano in semplice Dolby Digital 5.1 (640 Kbit) non è forse taglientissimo ma è piuttosto potente, nitido ed ampio. In più (e non è poco) non infastidisce nemmeno nelle sequenze più fragorose e sfoggia un mix fra i più attivi. Il fronte anteriore è molto esteso, con una separazione spinta ma non fra le più marcate in assoluto, mentre il centrale è amalgamato perfettamente, sia per quanto riguarda il volume che per la dinamica. Quest'ultima ha un'eccellente estesione sulle frequenze medie (davvero molto secche) e si distingue per occasionali "bordate" anche nella fascia bassa. Esempi in questo senso sono la scena iniziale (con l'onda d'urto e le mitragliate del robot-elicottero) e quindi la "botta" sonica alla rivendita d'auto usate. Le voci sono potenti e, seppur non altissime di volume, ben inserite nella scena e mai soffocate dagli effetti. In più, non producono saturazioni e suonano sempre molto calde. Il volume di registrazione è buono ma il fruscio sempre contenuto, mentre la pressione sonora generata dai passaggi "forti" (innumerevoli) è esuberante e morbida. La sensazione d'avvolgimento nelle sparatorie (quelle iniziali alla base e nel deserto) è riuscitissima: i colpi sono tutti violenti, le deflagrazioni investono i diffusori con precisione millimetrica e certi "gorgoglii" delle armi più pesanti colpiscono allo stomaco, complice un subwoofer non proprio tellurico ma molto preciso. Particolarmente suggestivo, poi, è il "clanogore" durante le trasformazioni dei robot, sia per la presenza che per l'ampiezza (sentire, per credere, la prima scena con l'elicottero, la prima con Optimus e quella di Barricade sull'autostrada). Le musiche sono ben separate, calde e nitide e vantano un gran volume: tuttavia, in qualche scena sono fin troppo presenti, al punto da soffocare leggermente l'azione. Ciò accade, ad esempio durante la battaglia fra i soldati e lo scorpione robotico, anche se poi la stessa scena esalta con le esplosioni dei missili, e i colpi del mostruoso cannone 105mm montato sull'aereo da trasporto. Come prevedibile, l'attività dei canali posteriori è incessante ed è caratterizzata non solo dalla "fantasia" ma da una dinamica assolutamente pari a quella dei diffusori frontali. Fin da logo iniziale Paramount, infatti, gli effetti posteriori si scatenano con panning o effetti singoli attivi, mentre in seguito tirano vere e proprio bastonate durante le scene d'azione. Non manacano spari, scoppi, scie d'aerei o elicotteri, tutte calibrate perfettamente e mai impastate. La lunga battaglia finale è piena di passaggi da saltare sulla poltrona (e di cui è impossibile rendere conto in maniera analitica) ed effetti che risaltano in modo particolare grazie all'assenza, almeno all'inizio della battaglia, d'accompagnamento musicale. Si rimpiange, sul fronte posteriore, giusto un po' più d'ambienza nelle scene tranquille e qualche effetto "vocale": ma è l'unico reale "difetto" imputabile ad una traccia ricca ed appagante. Certo, a ben vedere (o meglio, sentire) il confronto con il Dolby True HD della versione inglese è abbastanza impietoso, visto che quest'ultimo è più definito e molto più potente. Però ci si può accontentare, tutto sommato.

QUALITA' CONTENUTI EXTRA (8 e 1/2): Gli extra sono ripartiti sui due Bluray che che costituiscono l'edizione e sono ricchissimi. In più, si seguono con grande piacere (quasi più del film, per inciso). Racchiusi in due bellissimi menù animati (uno a tema "Autobots" e l'altro a tema "Decepticons"), comprendono:

sul primo disco:

Traccia di commento di Michael Bay (con sottotitoli in italiano)

Modalità di visione "Transformers H.U.D." con aneddoti testuali e filmati picture in picture

Inserti BDlive accessibili tramite internet (richiedono lettore compatibile - non testati)

sul secondo disco:

Sezione "Il nostro mondo", comprendente:

- Featurette "La storia fa già scintille" (8 min. 35 sec.)

- Featurette "Alleati umani" (13 min. 12 sec.)

- Featurette "Battersi con robot giganti" (14 min. 01 sec.)

- Featurette "Battaglia terrestre" (13 min. 36 sec.)

Sezione "La loro guerra", comprendente:

- Featurette "L'ascesa dei robot" (13 min. 42 sec.)

- Featurette "Gli Autobot scendono" in pista (20 min. 02 sec.)

- Featurette "L'attacco dei Decepticon" (14 min. 35 sec.)

- Featurette "All'interno dell'Allspark" (17 min. 02 sec.)

- Inserto interattivo "L'ispettore tecnico dei Transformers"

Sezione "Ma c'è molto di più", comprendente:

- Featurette "Dalla sceneggiatura alla dune: l'attacco nel deserto di Scorponok" (8 min. 55 sec.)

- Galleria di disegni animata "I concetti" (2 min. 12 sec.)

Sottosezione trailer, comprendente:

- Trailer cinematografico 1

- Trailer cinematografico 2

- Trailer cinematografico 4

Easter egg (6 trovati ma potrebbero essercene altri):

- Easter egg 1: Bluray credits

- Easter egg 2: Fake spot del Transformer di Michael Bay

- Easter egg 3: Making of cameo Michael Bay (2 min. 24 sec.)

- Easter egg 4: Provini del cane Mojo (1 min. 19 sec.)

- Easter egg 5: Scena taglia con donna in biancheria intima (2 min. 02 sec.)

- Easter egg 6: Archivio segreto del Settore 7, comprensivo di 7 filmati amatoriali (durata totale 4 min. 8 sec.)

La traccia di commento è densissima e fornisce una marea d'aneddoti che però sono ripresi anche nei documentari. Comunque, è sempre molto interessante da seguire a lascia ben intendere quale personaggio sia Bay: un cazzone esaltato che sbruffoneggia senza però risultare antipatico (anche quando si vanta d'aver usato dei veri jet F-22, a differenza di Len Wiseman in Die hard 4). La modalità HUD è altrettanto ricca e forse ancora più piacevole, perchè sovrappone, a quasi ogni scena del film, curiosità testuali, filmati sul dietro le quinte, outtakes o interviste. Queste ultime, in particolare, coinvolgono tutto il "main" cast artistico e tecnico, compresi Shia La Beouf, Megan Fox, lo stesso Michael Bay e Kevin Dunn. Come prevedibile, aneddoti, ricordi e battute fioccano senza sosta e sono riferiti al film, ai cartoni animati dei Trasformers e persino ai fan-forum su Internet. Le featurette sono organizzate in maniera molto razionale e, sebbene non siano completissime, percorrono tutte le fasi principali della lavorazione: si va, infatti, dalla scelta di Bay come regista, alla preparazione della sceneggiatura, dal casting alle riprese, fino alla realizzazione degli effetti speciali. Come prevedibile, proprio la realizzazione degli effetti, sia grafici che pirotecnici, è messa particolarmente in risalto ed è zeppa di retroscena interessanti. Allo stesso modo, molta attenzione viene dedicata all'addestramento militare di alcuni attori (quelli che interpretano i soldati in Qatar) ed alla collaborazione dell'esercito (anche questa colma d'aneddoti e aspetti sorprendenti). La parte del leone, comunque, la fanno i filmati sulla genesi dei robot e sul loro adattamento rispetto alle versioni "giocattolo" e a cartoni animati. Molto piacevoli, in tali contributi, le notizie su veicoli e velivoli utilizzati per le trasformazioni (impagabile l'aneddoto sulla forca di Devastator): incredibili, invece, le immagini che documentano lo sforzo tecnico impiegato per animare i robot e piazzarli nelle riprese "grezze". Le varie featurette sono arricchite da una marea d'interviste a tecnici o attori e a spezzoni in cui questi scherzano e sono impegnati in scene anche piuttosto pericolose (es. Shia La Beouf sul cornicione). L'inserto interattivo consente di visualizzare i modelli 3d dei vari robot, mentre la galleria di disegni propone una serie di concept art evocativi ma poco numerosi. Fra gli easter egg, sono molto divertenti quelli col cameo di Michael Bay e con i provini al cane, mentre parecchio "stuzzicante" è quello con la scena tagliata. Una menzione d'onore, però, va all'archivio dei filmati del Settore sette (accessibile dalla schermata dei sottotitoli nel secondo disco): in essa, sono proposti dei filmati amatoriali, ovviamente falsi, in cui gente comune ha avvistato dei Transformers in giro per la città, o addirittura nelle proprie case. Tutti gli extra, salvo l'easter egg con l'archivio del Settore 7, sono in alta definizione e vantano una qualità video strepitosa. Inoltre, sono accompagnati da sottotitoli in italiano, inglese ed una caterva d'altre lingue. Anche la traccia di commento ha i medesimi sottotitoli, mentre la modalità di visione H.U.D., purtroppo, ne è del tutto priva.

link a recensioni esterne:
AfDigitale (Bluray italiano)
Forum AV Magazine (Bluray italiano)
Forum DVD Essential (Bluray italiano)
DVDBeaver (Bluray americano)
Highdefdigest (Bluray americano)
AVS Forum (Bluray americano vs. HDDVD americano)

Scheda del film
Imdb

2 commenti:

Anonimo ha detto...

guardando questo film ho notato che nel capitolo 5, quando Sam carica la ragazza sulla sua camaro iniziano delle inquadrature su di loro all' interno della macchina e il panorama che si intravede dai finestrini è completamente bianco... ma dico io: si sono dimenticati di aggiungere il panorama che scorre... questo secondo me è un errore molto grave in un film del genere, a meno che non sia un effetto voluto. E poi non capisco come mai Michael Bay e il suo direttore della fotografia usino un contrasto così marcato da bruciare completamente i bianchi in alcune scene.. boh. A me sarebbe piaciuta di più una resa dei colori più naturale e un contrasto meno marcato in modo da rendere i bianchi decisamente meno "accecanti" Per il resto la resa del dettaglio è fantastica.

DartBadio ha detto...

Ho visto varie volte quel pezzo (il disco è uno dei miei "benchmark" per gli impianti ;)) e a me sembra che tale sfondo bianco sia generato dall'unione d'un paesaggio "rado" ed un contrasto molto acceso e che quindi che tende a "bruciare" completamente lo sfondo. Oltretutto, mi sembra che la scena sia giarata in un set all'aperto, e non in studio (credo si vedesse negli extra) e ciò confermerebbe come quello sfondo "bianco" sia del tutto naturale e provocato dal contrasto accessissimo.