Il film è ormai un cult fantahorror | |
Video buono, ma non al top. | |
Audio italiano dignitoso (anche se con dei limiti). | |
Extra molto interessanti. | |
Prezzo basso, anche del Blu-Ray inglese, che ha audio ITA. | |
Master video "vecchio" e con edge enhancement. | |
Extra solo in bassa definizione, salvo il trailer. |
FILM: Fantahorror sul confronto con i propri incubi, e che porta nella spazio il classico tema della "casa stregata". Molti i riferimenti ad Alien, Shining e The Haunting (l'originale di Robert Wise), anche se il maggior ispiratore è Hellraiser, cult horror con cui il film di Paul W.S. Anderson condivide l'idea del manufatto che schiude le porte dell''inferno. In Hellraiser, tale manufatto era un "cubo magico", qui è la "Event Horizon", astronave finita in un iperspazio demoniaco... poi riemersa con la capacità di scatenare le angosce di chiunque salga a bordo, portandolo alla follia. E' fra i pochi sci-fi con una componente "mistico – lovecraftiana" e intriga all'istante con la sua riuscita fase preparatoria. Inoltre è tesissimo, asciutto e con ottimi attori tipo Sam Neil, e un Lawence Fishburne pre-Matrix. La regia punta su centrifughe “antirazionali” (ad esempio quella della della base in orbita), e si conferma ispirata lungo una mattanza giocata sullo scontro fra i personaggi e le loro colpe materializzate dall'astronave "infernale". Lo splatter abbonda, e insiste sugli occhi come nei migliori film di Lucio Fulci, oppure richiama l'orrore che viene “da dentro”. In più è sostenuto dal fattore mentale, e da un terrificante mix di ambienti tecno – gotici ispirati al medio evo. La seconda parte sconta quaranta minuti di tagli voluti dalla produzione, e a tratti sembra incompiuta, oppure tirata via, proprio come il personaggio di Sam Neil. Inoltre, certe “spacconate” del prefinale sono ridicole, anche se poi la chiusura “cristologica” funziona grazie al retrogusto maledetto e non consolatorio, e grazie anche all'evocativo set dell'iperguida: un giroscopio borchiato che sintetizza le componenti scientifiche e irrazionali del film (peraltro il migliore di Anderson, e ben più riuscito di colleghi troppo “ambiziosi” come Prometheus).
QUALITA' VIDEO (8 su 10): Video buono ma “vecchio”, e a cui gioverebbe una moderna scansione più restauro 4K da negativo. Il limite sta nel master, un telecinema dell'interpositivo (o addirittura del positivo), risalente al 2005, anno in cui il film uscì in special edition a due DVD. L'encoding vanta una compressione AVC granitica (36 mbit quasi costanti), ma l'acquisizione non è stabilissima, e sfrutta una pellicola non restaurata. Ci sono molte spuntinature bianche o nere, sia all'inizio che alla fine del film, e nelle molte scene con effetti speciali. In più compaiono graffi o pelucchi, e ci sono vari tremolii verticali, anche se non compromettenti. La luminosità varia fra buono e smorto, e in generale risalta un sensazione di lieve “sporcizia”. La definizione è comunque molto alta, in particolare sui primi piani, e sugli sfondi più “tecnologici” come quelli con circuiti, macchinari o strumenti delle astronavi. Totali e piani medi sono ben definiti, soprattutto quando includono texture metalliche, o di pareti. Anche tute, vestiti e congegni sfoggiano un'ottima nitidezza, per non parlare dei dettagli gore, o dei primissimi piani sugli occhi. Una menzione va infine agli effetti particellari tipo acqua o scintille, e alle fiammate delle esplosioni finali. Il quadro è materico, e la grana abbastanza naturale: tuttavia, l'impressione è che ci sia stato un certo uso di sharpening. Sono presenti aureole sui contorni scuri, e il microdettaglio, benchè alto, ha una consistenza "metallica". Lo stesso vale per una trama dell'immagine troppo "accentuata" dall'edge enhancement. Il contrasto è eccellente, e tridimensionale, salvo in alcune scene “spaziali” con appiattimenti e colori “falsati”. Sempre i colori vantano primari accesi, con in testa il blu delle vasche criogeniche, e il verde dei corridoi, della sala circuiti e dei laser sulla Event Horizon. Anche il rosso appaga, ad esempio nel caso di sangue, strumentazioni, e luci d'emergenza che inondano il quadro senza sporcature. Ottimo il giallo sempre nei corridoi della mega nave, e piacevoli le tonalità violacee di varie scene tipo quella della “decompressione”. Gli incarnati sono naturali, ma con una lieve tendenza al rosa, o al rossastro. La fotografia tende invece al grigio, anche se il bianco è quasi neutro, e molto brillante (con però qualche bruciatura). Piuttosto si nota che quasi tutta la seconda bobina (dall'attracco alla Event Horizon alla scena dell'onda d'urto) ha colori più sbiaditi, e lo stesso vale per il nero, altrimenti profondo, e ben definito. Il medesimo "sbiadimento" investe anche altre sequenze, producendo "fluttuazioni" che di certo non hanno niente a che vedere con la fotografia. La compressione è invisibile, anche in scene buie, ma in qualche fondale si nota un tremolio delle linee più sottili. Infine c'è uno stiramento verticale di circa il 4%: l'effetto è tollerabile, ma evidente su alcuni volti, e su geometrie che da circolari diventano ovali. Cosa l'abbia provocato è un mistero: forse l'adattamento a schermi 16/9 di un'edizione 1.85:1 per il mercato americano, anche se è solo un'ipotesi.
Dati completi del Blu-Ray estratti con BDinfo
Screencapture Blu-Ray: Full HD PNG (occhio agli spoiler!!)
Altri screencapture dopo il commento sull'audio.
QUALITA' AUDIO (8 su 10): L'audio italiano Dolby Digital 5.1 è vivace, però con qualche limite, e un po' di ruvidezza. Il volume di registrazione è discreto, e il fruscio quasi assente anche nei passaggi silenziosi (pochi ma suggestivi, poichè seguiti da vere e proprie “esplosioni sonore”). Il fronte anteriore ha una buona separazione, e produce panning, o effetti singoli, sempre molto “spinti”. Fra questi, i suoni dentro le astronavi, ad esempio porte, macchinari, computer, sbuffi di vapore. Ma non sono da meno gli effetti atmosferici, dei reattori o delle fiammate, senza contare i rumori più “subdoli” nelle fasi esplorative. La dinamica è buona, e le frequenze medie sono ben in evidenza, però con brutti “sbuffi” nei suoni più cupi. Gli alti sono nitidi, ma anch'essi “bruciati” in scene con tutti i diffusori attivi: ad esempio, in quella dell'onda d'urto, e della sala dell'iperguida in fiamme, o durante le esplosioni. Fra l'altro, le medesime scene sono più “soffocate”, come se la compressione faticasse un po' a gestirle. E addirittura sembra di avvertire un abbassamento del volume. Le Asprezze e i “soffocamenti” non riguardano le voci: queste ultime sono naturali, e mai inscatolate come avviene sempre più spesso in mix recenti. Il timbro è pieno, e la presenza perfetta, sia nel caso di personaggi maschili che femminili. Le musiche hanno un andamento scostante: alcune sono ampie e potenti (ad esempio durante i titoli), altre sono scariche, e un po' “collassate” sul centrale. Ancora una volta potrebbe dipendere dalla compressione, ma il mix ci mette del suo. I canali posteriori hanno una dinamica adeguata, però il volume è un po' basso e gli effetti, anche i più riusciti, sono leggermente in sottofondo. Comunque non mancano panning fronte retro (motori di astronavi, eco, ondate di energia, fuoco, scintille), ed anche gli effetti singoli abbondano (tuoni, o crepitii prima di alcune scene di morte). In più ci sono bei panning a 360°, tipo quelli durante l'ascolto del “messaggio di soccorso”, o nella scena del bambino sotto il telo. E infine, l'effetto dell'acqua durante il ripristino della gravità sulla Event Horizon. Il subwoofer rinforza tutte le frequenze basse, in modo persino esuberante. Però certi interventi accentuano il “fiato corto” che la traccia mostra in fasi forti. Nulla di drammatico, ma che contribuisce a rendere l'audio più “divertente” che raffinato.
QUANTITA'/QUALITA' CONTENUTI EXTRA (8 e 1/2 su 10): Gli extra sono quelli della passata edizione speciale a due DVD del 2005, e sono ottimi, anche se in bassa definizione salvo un trailer. Questo l'elenco, accessibile solo dal menù principale del Blu-Ray:
Commento audio del regista Paul W.S. Anderson e del produttore Jeremy Bolt (sott. ITA)
Dietro le quinte di Punto di non ritorno (SD, 103 min. 1 sec., sott. ITA), suddiviso in: - "Attanagliati dalle tenebre" (14 min. 57 sec., sott. ITA) - "Il corpo della bestia" (22 min. 48 sec., sott. ITA) - "Salvati dall'inferno!" (19 min. 55 sec., sott. ITA) - "Viaggio all'inferno" (18 min. 42 sec., sott. ITA) - "Nel ventre della paura" (26 min. 36 sec., sott. ITA) Sezione "Il punto di non ritorno: le riprese del film", contenente le featurette: - Il corridoio rotante (1 min. 5 sec., sott. ITA) - L'equipaggio si riunisce (1 min. 14 sec., sott. ITA) - Le riprese delle scene acrobatiche (1 min. 36 sec., sott. ITA) - Il nostro lato oscuro (3 min. 28 sec., sott. ITA) Sezione "Segreti", contenente scene tagliate con commento opzionale del regista: - Scena del briefing tagliata (2 min. 49 sec., sott. ITA) - Area medica: scena estesa (53 sec., sott. ITA) - Incontro con l'uomo in fiamme: scena estesa (6 min. 20 sec., sott. ITA) Sezione "La Event Horizon scomparsa", contenente: - Scena del salvataggio non girata (2 min. 57 sec., sott. ITA) - Arte concettuale (3 min. 52 sec., sott. ITA) Trailer cinematografico (HD, 2 min. 22 sec.) Video trailer (SD, 1 min. 48 sec.) |
Il dietro le quinte ha per protagonisti Paul W.S. Anderson, il produttore Jeremy Bolt e l'attore Jason Isaacs. I tre vengono intervistati a lungo, e raccontano la genesi del film, le influenze di alcuni classici sulla sceneggiatura, e i cambiamenti apportati, oltre a descrivere per filo e per segno il lavoro di ripresa. Anderson, in particolare, sciorina innumerevoli aneddoti sullo stile, sottolineando più volte gli aspetti religiosi e gotici. Isaacs si concentra sugli attori, ai quali sono dedicati lunghi focus, mentre il produttore si sofferma sugli apsetti tecnici. Come prevedibile, non mancano ampie porzioni dedicate ai set, poi agli effetti speciali prostetici, pirotecnici e tutti quelli inerenti le riprese senza gravità. La parte più interessante è però quella sui montaggi preliminari del film, e sui tagli imposti dalla produzione. Gli aneddoti in proposito abbondano, e vengono mostrate sia foto di sequenze eliminate (quelle splatterissime delle "visioni infernali"), che intere scene con effetti provvisori (ad esempio quella del "dente"). Un'ultima sezione è dedicata alle musiche, con ampi focus sul lavoro svolto da Michael Kamen a dal gruppo dance inglese degli Orbital. Nel complesso si tratta di un documentario interessantissimo, anche se c'è qualche lungaggine, e le “teste parlanti” sono più numerose dei filmati sulla lavorazione. Poco male, comunque, perchè ad esempio Anderson è piacevole da ascoltare, e le sue considerazioni sono sempre sensate e intelligenti. Così intelligenti che ci si chiede come abbia fatto il pur bravo regista a sfornare ciofeche come i vari Resident Evil, o Alien VS. Predator. Peccato anche per l'assenza di interviste ai protagonisti del film, con in testa Lawrence Fishburne e Sam Nel (i quali presenziano solo in brevi clip). La sezione featurette colma qualche mancanza del documentario, e mostra dei making of molto densi (ma brevi) sul funzionamento di alcuni set, e sugli effetti splatter. A commentare i filmati è l'onnipresente Paul W.S. Anderson, sempre puntuale e competente. Quanto alle scene eliminante, si tratta di una piccola parte dei 40 minuti esclusi dal montaggio definitivo. Tuttavia il contenuto è notevole, ad esempio nella scena con Sam Neil in versione “ragno” (che omaggia l'Esorcista), e poi nella camera dell'iperguida. Senza contare quella col Jason Isac “svuotato”. Una volta tanto, risulta piacevole da seguire anche lo storyboard della scena non filmata, e i disegni concettuali sono molto suggestivi. La traccia di commento riprende quasi tutti gli argomenti del documentario, a volte aggiungendo dei particolari, alle volte allungando un po' il brodo. Il tono è sostenuto ma non mancano ampi silenzi. Il trailer cinematografico HD, infine, ha due peculiarità: una è la presenza di stralci della scena eliminata col briefing di Sam Neil, l'altra è la qualità video molto diversa rispetto a quella del film. Ad esempio i colori sono più vivi, anche se questo potrebbe dipendere dalla fotografia non finalizzata. Inoltre il contrasto è migliore, e il dettaglio, benchè analogo, è più naturale, poichè non enfatizzato dallo sharpening. Infine non c'è la deformazione verticale del 4%.
link a recensioni esterne:
- Forum di AV Magazine (Blu-Ray italiano)
Forum DVD Essential (Blu-Ray italiano)
Forum Badtaste.it (Blu-Ray italiano)
Caps-a-holic (Confronto Blu-Ray / DVD americano)
DVD Beaver Blu-Ray americano)
Do Blu (Blu-Ray americano)
DVD Active (Blu-Ray americano)
DVD Talk (Blu-Ray americano)
Scheda del film:
Hardware con cui vedo e ascolto i Blu-Ray (evidenziato in giallo quello usato per recensire il titolo):
- DISPLAY
- Panasonic plasma FULL HD 55' 3D TX-P55ST50E
- Panasonic plasma FULL HD 50' TX-P50S20
- Panasonic plasma FULL HD 46' TX-P46U20
- Panasonic plasma HD READY 50' TH50-PV60
- Panasonic plasma HD READY 42' TH42-PX7
- Epson proiettore LCD FULL HD EMP TW-980
- Epson proiettore LCD FULL HD EMP TW-680
LETTORI
- Sony Playstation 3
- Sony BDP S-500
- Sony BDP S-550
- Samsung BDP 1400
- Samsung BDP 1500
AMPLIFICATORI + DECODER + DIFFUSORI
- Onkyo TX DS-676, Jbl Tlx 500 (centrale), Jbl tlx 700 (frontali, posteriori), Jamo X5 (subwoofer attivo)
- Onkyo TX DS-555, Technics Sh-500, Technics Sb-ca21 (frontali), Wharfedale Modus 3 (posteriori), infinity ref. 100 (centrale)
- Sony str-db 830, sistema satelliti + subwoofer Jbl Scs 140
CUFFIE
- Decoder Sony MDR-1000 + cuffie MDR-XB700
- Decoder + cuffie Sony MDR-6500
Volete più recensioni come queste? sostenete il blog! Se fate acquisti su Amazon, entrate usando i miei link! Grazie mille!
2 commenti:
Ciao, potresti inserire qualche confronto di fotogrammi tra il trailer ed il film?
Eheh, avevo già iniziato a farli, poi ho mollato per sfinimento (e perchè stavo tardando troppo con la pubblicazione ;)
Appena riesco ne metto su un paio.
Posta un commento