mercoledì 30 ottobre 2013

World War Z - Extended action cut





Buon video, anche se non al top.
Audio italiano coinvolgente.
Edizione estesa con molti più dettagli gore.
Il film è un'occasione sprecata.
Gli extra, anche se HD, sono un po' brevi e superficiali.
Il Blu-Ray è un'esclusiva Mediaworld.


FILM: Zom­bie "ma­de in Brad Pitt": l'at­to­re pro­du­ce e in­ter­pre­ta il suo co­los­sal sui mor­ti vi­ven­ti, da un mar­to­ria­to adat­ta­men­to del ro­man­zo di Max Brooks, e per la re­gia Marc For­ster. Pitt ac­cen­tra su di sè la sce­neg­gia­tu­ra (co­me pre­ve­di­bi­le) e ve­ste i pan­ni di un ri­cer­ca­to­re Onu spe­di­to at­tor­no al mon­do: la sua mis­sio­ne è sco­pri­re l'ori­gi­ne di un vi­rus che tra­mu­ta gli uo­mi­ni in can­ni­ba­li rab­bio­si, ma l'in­da­gi­ne la­scia su­bi­to il po­sto a con­ti­nue fu­ghe da una so­cietà in ra­pi­do, e ca­ta­stro­fi­co col­las­so. Vi­si­va­men­te im­pres­sio­na, ed ha pre­gi qua­li l'ap­proc­cio da di­sa­ster mo­vie, o la spic­ca­ta com­po­nen­te "gial­la", pas­san­do per l'in­ter­na­zio­na­lità qua­si ja­me­sbon­dia­na, ed una com­pu­ter gra­fi­ca cre­di­bi­le nel­le ani­ma­zio­ni e in­cre­di­bi­le nel det­ta­glio. Inol­tre, van­ta azio­ne fu­rio­sa ma com­pren­si­bi­le, e in­fon­de un'an­go­scia le­ga­ta più al crol­lo del no­stro mon­do che al sem­pli­ce "or­ro­re": me­mo­ra­bi­li, in tal sen­so, i pas­sag­gi in cui i "mo­stri" scia­bor­da­no co­me in un'inon­da­zio­ne (ad esem­pio nel­la bel­lis­si­ma se­quen­za israe­lia­na) ri­man­dan­do sia all'odier­na "con­ge­stio­ne" so­cio-eco­no­mi­ca, sia al di­la­ga­re dell'apa­tia, e del­la vio­len­za in­sen­sa­ta. Pec­ca­to però che la na­tu­ra main­stream ab­bia un pe­so enor­me (ed ov­via­men­te mor­to): e ciò si tra­du­ce nel­la trop­pa cor­ret­tez­za, e una vio­len­za edul­co­ra­ta quan­to lo splat­ter (as­sen­te nel­la ver­sio­ne ci­ne­ma­to­gra­fi­ca). Poi ci so­no i pro­ble­mi "con­ge­ni­ti" di uno script ras­si­cu­ran­te, con la fa­mi­glia in­di­strut­ti­bi­le, i pa­dri su­pe­re­roi (so­prat­tut­to se bel­li, buo­ni e giu­sti co­me Pitt), e un dram­ma so­lo ab­boz­za­to, sen­za con­ta­re i per­so­nag­gi spre­ca­ti e le as­sur­dità di si­tua­zio­ni "im­pos­si­bi­li" co­me quel­la sull'ae­reo, co­mun­que di­ver­ten­te. L'ul­ti­ma par­te (gi­ra­ta da ca­po per di­ver­gen­ze pro­dut­ti­ve) è di "rot­tu­ra" e op­po­ne un th­ril­ling da la­bo­ra­to­rio all'azio­ne mas­si­va e "ago­ra­fo­bi­ca" dell'ini­zio: ma è qui che si con­cen­tra­no le peg­gio­ri in­sen­sa­tez­ze, con in te­sta una "so­lu­zio­ne" del gial­lo che san­ci­sce l'inu­ti­lità dell'in­da­gi­ne, e che si pre­ste­reb­be a in­ter­pre­ta­zio­ni so­cio­lo­gi­che am­bi­gue. Se­gue il fi­na­le aper­to a mil­le se­gui­ti: co­me se il film stes­so fos­se di­ve­nu­to un mor­to vi­ven­te... da far ri­sor­ge­re all'in­fi­ni­to e sem­pre più de­ce­re­bra­to.

NO­TA: la ver­sio­ne re­cen­si­ta è l'"Ex­ten­ded ac­tion cut" su Blu-Ray 2D, al mo­men­to esclu­si­va Me­dia­world. Il di­sco è iden­ti­co a quel­lo del­la ver­sio­ne thea­tri­cal, sia nel com­par­to tec­ni­co che ex­tra, ma il film in­clu­de 7 mi­nu­ti in più di sce­ne este­se e det­ta­gli go­re. Fra le ag­giun­te (con­cen­tra­te nel­le sce­ne d'azio­ne prin­ci­pa­li), si no­ta­no mol­ti fram­men­ti ex­tra di vio­len­za ri­guar­dan­ti gli zom­bi, o le lo­ro mor­ti, ol­tre al san­gue di­gi­ta­le. Ma ci so­no an­che più det­ta­gli "sca­bro­si" ri­guar­dan­ti gli uma­ni (ad esem­pio nel­la sce­na al su­per­mer­ca­to), e tut­to som­ma­to fun­zio­na­li al­la ten­sio­ne. Nul­la che cam­bi vol­to al film, ben in­te­so, ma ab­ba­stan­za da ren­der­lo più ef­fi­ca­ce dell'epu­ra­tis­si­ma ver­sio­ne ci­ne­ma­to­gra­fi­ca. Un elen­co di tut­te le dif­fe­ren­ze fra ver­sio­ne thea­tri­cal ed ex­ten­ded (con an­che esem­pi fo­to­gra­fi­ci) si tro­va a que­sto url.





QUALITA' VIDEO (8 e 1/2 su 10): Il film è gi­ra­to in di­gi­ta­le con ca­me­re Ar­ri Ale­xa, e tra­spo­sto su Blu-Ray nel for­ma­to ori­gi­na­le 2.40:1, com­pres­so AVC con da­ta­ra­te vi­deo at­tor­no ai 30 Mbps. La ri­pre­sa ori­gi­na­ria ha una ri­so­lu­zio­ne di 2.8 K, ma ef­fet­ti spe­cia­li e fi­na­liz­za­zio­ne so­no a 2K. Il ma­ster non ha pro­ble­mi par­ti­co­la­ri, ma nel com­ples­so l'im­ma­gi­ne non stu­pi­sce più di tan­to. Il mo­ti­vo sta in una re­sa "soft" di­pen­den­te sia dal­la fo­to­gra­fia che dal­la te­le­ca­me­ra, e in un ne­ro sla­va­to. E' pur sem­pre il vi­deo di un mo­der­no bloc­k­bu­ster di­gi­ta­le, e in­fat­ti il det­ta­glio non man­ca: ad esem­pio, nei to­ta­li di città o ae­ro­por­ti, ta­glien­ti e zep­pi di par­ti­co­la­ri, op­pu­re in quel­li del­la sa­la di con­trol­lo sul­la por­tae­rei, do­ve ri­sal­ta­no sia i det­ta­gli del­le ap­pa­rec­chia­tu­re, sia le di­vi­se dei mi­li­ta­ri. An­che i pia­ni me­di se la ca­va­no, so­prat­tut­to quan­do ben il­lu­mi­na­ti da lu­ce di­ret­ta. Fra i tan­ti, im­pres­sio­na­no quel­li con i sol­da­ti, o i ca­da­ve­ri in­ce­ne­ri­ti del­la sce­na in Co­rea, op­pu­re quel­li con Pitt e la sua fa­mi­glia in ca­sa o al su­per­mer­ca­to. A ri­sal­ta­re so­no so­prat­tut­to le tra­me dei ve­sti­ti e del­le fi­gu­re uma­ne, e poi le tex­tu­re di pa­re­ti e ve­li­vo­li. I pri­mi e i pri­mis­si­mi pia­ni han­no un buon det­ta­glio, ma un'in­ci­si­vità di­scon­ti­nua, in par­ti­co­la­re sui vol­ti: al­cu­ni so­no sfuo­ca­ti per via del­la ri­pre­sa, al­tri ri­sen­to­no del­la for­te "se­to­sità" ge­ne­ra­le del qua­dro, e so­no im­pa­sta­ti, al­tri an­co­ra so­no mol­to ni­ti­di nel­le zo­ne ben il­lu­mi­na­te, ma piat­ti e sen­za det­ta­glio in quel­le con me­dia lu­ce. La stes­sa pa­sto­sità, o ca­ren­za di det­ta­glio nel­le zo­ne om­bro­se, si av­ver­te an­che su in­qua­dra­tu­re più am­pie, ti­po quel­le nell'edi­fi­cio del­la fu­ga ini­zia­le, op­pu­re du­ran­te i viag­gi in ae­reo, ed an­che nel la­bo­ra­to­rio dell'ul­ti­ma par­te. Il con­tra­sto va­ria fra il buo­no nel­le sce­ne all'aper­to (ot­ti­me quel­le in Israe­le, a Phi­la­del­phia e sul­la na­ve) e il di­scre­to nel­le mol­te sce­ne al chiu­so. In que­ste ul­ti­me c'è po­ca tri­di­men­sio­na­lità, e un ne­ro in­so­li­ta­men­te al­to, an­che se ab­ba­stan­za det­ta­glia­to. La co­lo­ri­me­tria ge­ne­ra­le non è mol­to ac­ce­sa, e pre­sen­ta le so­li­te do­mi­nan­ti ver­de cia­no, op­pu­re gial­lo ocra, ti­pi­che di mol­tis­si­mi in­ter­me­di di­gi­ta­li re­cen­ti. La pri­ma do­mi­nan­te è mol­to for­te nel­le sce­ne in Co­rea, sul­la por­tae­rei e nel su­per­mer­ca­to, men­tre la se­con­da di­la­ga nel­la fa­se israe­lia­na. In­fi­ne si no­ta an­che qual­che sfu­ma­tu­ra vio­la­cea, ad esem­pio nel­le sce­ne ini­zia­li in città, so­prat­tut­to quel­le del­la fu­ga, men­tre il cia­no di­ven­ta qua­si blu nell'ul­ti­ma par­te in la­bo­ra­to­rio. Le tin­te pri­ma­rie scar­seg­gia­no, sal­vo un ros­so mol­to in­ten­so du­ran­te le se­quen­ze not­tur­ne den­tro il pa­laz­zo a Newark, men­tre i vol­ti so­no spes­so "aran­cia­ti", e tal­vol­ta han­no una tin­ta gial­la in­na­tu­ra­le. Non ci so­no ar­te­fat­ti di com­pres­sio­ne e nem­me­no di­scre­tiz­za­zio­ni nel­le sce­ne con me­dia lu­ce. As­sen­te an­che l'ed­ge en­han­ce­ment, men­tre po­treb­be es­ser­ci (con­di­zio­na­le d'ob­bli­go) un lie­ve DNR che for­se con­tri­bui­sce al­la "se­to­sità" ge­ne­ra­le, e al­la pa­sto­sità del­le sce­ne me­no il­lu­mi­na­te. Da se­gna­la­re in­fi­ne l'as­so­lu­ta pu­li­zia del qua­dro: la gra­na è ine­si­sten­te (trat­tan­do­si di vi­deo di­gi­ta­le) e le sce­ne scu­re non pre­sen­ta­no ru­mo­re vi­deo (for­se per il lie­ve DNR). In­fi­ne non ci so­no spun­ti­na­tu­re e la sta­bi­lità del qua­dro è gra­ni­ti­ca.



Voto al trasfer: 9 su 10, "Fattore wow": 8 e 1/2 su 10.

Grafico Bitrate (cliccare sopra per ingrandirlo):


Occupazione audio/video: 37,34 Gb - Bitrate (video) 29,74 Mbps

Dati completi del Blu-Ray estratti con BDinfo


Screencapture Blu-Ray: Full HD PNG
(occhio agli spoiler!!)


Altri screencapture dopo il commento sull'audio.


QUALITA' AUDIO (8 e 1/2 su 10): L'au­dio ita­lia­no Dol­by Di­gi­tal 5.1 a 640 kbit è co­me il vi­deo: mol­to buo­no, ma non ec­ce­zio­na­le. Ov­via­men­te è zep­po di ef­fet­ti, e non de­lu­de sia co­me di­na­mi­ca, sia co­me pan­ning sui va­ri dif­fu­so­ri. Tut­ta­via man­ca un po' di de­fi­ni­zio­ne, e quel "pun­ch" in gra­do di ele­var­lo so­pra la me­dia. La pri­ma sce­na d'azio­ne (fu­ga da Phi­la­del­phia), sve­la su­bi­to le ca­rat­te­ri­sti­che del­la trac­cia: il fron­te an­te­rio­re è ab­ba­stan­za am­pio, e le fre­quen­ze me­die la fan­no da pa­dro­ne. Gli al­ti so­no ni­ti­di ma un po' fred­di, e con qual­che lie­ve bru­cia­tu­ra su­gli ef­fet­ti più estre­mi. Il vo­lu­me di re­gi­stra­zio­ne è di­scre­to, e il fru­scio as­sen­te, men­tre i bas­si la­ti­ta­no un po' sui dif­fu­so­ri prin­ci­pa­li. I pan­ning fron­ta­li so­no in­nu­me­re­vo­li, e coin­vol­go­no au­to­mo­bi­li, ae­rei, eli­cot­te­ri o fol­le ur­lan­ti, sen­za con­ta­re i mol­ti spa­ri, o de­fla­gra­zio­ni di ogni sor­ta. Il coin­vol­gi­men­to è no­te­vo­le, an­che se il suo­no è leg­ger­men­te in se­con­do pia­no, e ten­de a con­ge­stio­nar­si nei pas­sag­gi chias­so­si. Il cen­tra­le ha una pre­sen­za buo­na, ma for­se me­no ef­fi­ca­ce ri­spet­to a quel­la dei dif­fu­so­ri la­te­ra­li. Fan­no ec­ce­zio­ne sce­ne in cui, sem­pre il cen­tra­le, "esplo­de" con un fra­go­re so­lo leg­ger­men­te me­tal­li­co: ad esem­pio, quan­do gli zom­bi ur­la­no, si schian­ta­no o si get­ta­no ver­so la te­le­ca­me­ra, op­pu­re ur­ta­no su­per­fi­ci ti­po mu­ri o ve­tri. E an­co­ra, cer­ti spa­ri mol­to sec­chi, o pas­sag­gi dei ve­li­vo­li. Le vo­ci ita­lia­ne so­no ben in­se­ri­te nel mix: quel­le fem­mi­ni­li suo­na­no mor­bi­de e na­tu­ra­li, quel­le ma­schi­li un po' più "ci­to­fo­ni­che" e non rea­li­sti­che co­me nel­la trac­cia HD in­gle­se. I ca­na­li po­ste­rio­ri so­no at­ti­vis­si­mi, e a vol­te qua­si so­vra­sta­no i fron­ta­li. La di­na­mi­ca è am­pia sui me­di, e cer­ti ef­fet­ti at­ti­vi ti­po spa­ri, scop­pi e ur­la, so­no net­tis­si­mi. No­te­vo­li an­che i pan­ning la­te­ra­li e fron­te e re­tro: que­sti ul­ti­mi coin­vol­go­no qual­sia­si og­get­to o per­so­nag­gio che esca la­te­ral­men­te dal­la sce­na, e so­no mol­to sug­ge­sti­vi. In più ci so­no eco, ru­mo­ri am­bien­ta­li e mu­si­che a vol­te più in­tel­le­gi­bi­li che sui ca­na­li fron­ta­li, e me­no sof­fo­ca­te da­gli ef­fet­ti. Il Su­b­woo­fer rin­for­za sia la co­lon­na so­no­ra, sia gli ef­fet­ti. Non è mol­to esu­be­ran­te, ma pro­fon­dis­si­mo du­ran­te le col­li­sio­ni più ca­ta­stro­fi­che, e so­prat­tut­to du­ran­te quel par­ti­co­la­re ef­fet­to "sor­do" in­clu­so nel­le sce­ne d'azio­ne al ra­len­ty. In de­fi­ni­ti­va, si trat­ta di una trac­cia mol­to vi­va­ce, e "di­ver­ten­te" in qua­si ogni pas­sag­gio: dal­la so­pra­ci­ta­ta sce­na ini­zia­le, al­la spa­ra­to­ria in Co­rea (pie­na di ef­fet­ti di­re­zio­na­li). Pas­san­do per la spet­ta­co­la­re se­quen­za israe­lia­na e quel­la sull'ae­reo pas­seg­ge­ri. An­che le sce­ne "tran­quil­le" so­no co­mun­que sug­ge­sti­ve, gra­zie all'am­bien­za in­ces­san­te, ed ai ru­mo­ri sub­do­li ma ni­ti­di. Co­me esem­pi, ba­sta­no i pas­sag­gi sul­la por­tae­rei, op­pu­re nell'edi­fi­cio at­tra­ver­sa­to dai pro­ta­go­ni­sti a Newark, e l'ul­ti­ma par­te nel la­bo­ra­to­rio. Pec­ca­to so­lo per la de­fi­ni­zio­ne non al top, e le lie­vi "stroz­za­tu­re" quan­do tut­ti i dif­fu­so­ri la­vo­ra­no a pie­no re­gi­me. Da que­sto pun­to di vi­sta, la trac­cia ori­gnia­le è su­pe­rio­re, pur man­te­nen­do lo stes­so vo­lu­me, e l'esu­be­ran­za non da re­cord.



Screencapture Blu-Ray: Full HD PNG (occhio agli spoiler!!)


Altri screencapture e confronto DVD - Blu-Ray dopo il commento sugli extra.


QUANTITA'/QUALITA' CONTENUTI EXTRA (6 e 1/2 su 10): Gli ex­tra, in HD e ac­ces­si­bi­li so­lo dal menù prin­ci­pa­le, in­clu­do­no 2 fea­tu­ret­te e un bre­ve do­cu­men­ta­rio in 4 par­ti. Que­sto l'elen­co:


Featurette "Le origini" (HD 8 min. 21 sec., sott. ITA)

Featurette "La scienza" (HD, 7 min. 28 sec., sott. ITA)

Documentario "WWZ: la produzione", suddiviso in:

- "L'Epidemia" (HD, 8 min. 31 sec., sott. ITA)

- "Il viaggio ha inizio" (HD, 8 min. 39 sec., sott. ITA)

- "Dietro il muro" (HD, 9 min. 41 sec., sott. ITA)

- "Mimetizzazione" (HD, 9 min. 25 sec., sott. ITA)

La pri­ma fea­tu­ret­te spie­ga la na­sci­ta del film, fo­ca­liz­zan­do­si sul­le ca­rat­te­ri­sti­che del ro­man­zo ori­gna­rio, e sul­le dif­fe­ren­ze con la pel­li­co­la. In­ter­ven­go­no la pro­dut­tri­ce De­de Gard­ner e so­prat­tut­to il re­gi­sta Mark For­ster, men­tre sul­lo scher­mo si al­ter­na­no se­quen­ze ul­ti­ma­te, di­se­gni pre­pa­ra­to­ri e qual­che bre­ve scor­cio di die­tro le quin­te. Il ta­glio è "pro­mo­zio­na­le", ma non man­ca qual­che con­si­de­ra­zio­ne sui per­so­nag­gi, e sul ca­rat­te­re "glo­ba­le" di una sto­ria che va ol­tre l'epi­de­mia di zom­bie, e ri­guar­da la cri­si del mon­do mo­der­no. L'in­ser­to sul­la scien­za par­la de­gli zom­bie e del lo­ro si­gni­fi­ca­to nel ci­ne­ma, a par­ti­re ov­via­men­te da quel­lo di Geor­ge Ro­me­ro. Inol­tre sot­to­li­nea l'uti­liz­zo il più pos­si­bi­le "rea­li­sti­co" dei mor­ti vi­ven­ti nel film. A in­ter­ve­ni­re so­no que­sta vol­ta lo sce­neg­gia­to­re J. Mi­chael Strac­zyn­ski, più un bio­lo­go e l'edi­to­re del li­bro Zom­bies! Zom­bies! Zom­bies!, Ot­to Penz­ler. Que­sti ul­ti­mi ti­ra­no in bal­lo ca­si "sto­ri­ci" di zom­bi­fi­ca­zio­ne av­ve­nu­ti ad Hai­ti, e ac­co­sta­no i mor­ti vi­ven­ti a for­mi­che o pa­ras­si­ti, sia per il mo­do di spo­star­si, sia per il ti­po di in­tel­li­gen­za col­let­ti­va. Ri­spet­to al­la fea­tu­ret­te pre­ce­den­te, que­sta è più spe­ci­fi­ca e mo­stra mol­ti bei di­se­gni, ol­tre ad ani­ma­tic del film. tut­ta­via la bre­vità si fa sen­ti­re. Il do­cu­men­ta­rio non è che un in­sie­me di quat­tro fea­tu­ret­te in­cen­tra­te sul­le sce­ne prin­ci­pa­li: la pri­ma ri­guar­da l'ini­zio a Phi­la­del­phia e si con­cen­tra sul­le rir­pe­se con le com­par­se (av­ve­nu­te in realtà a Gla­sgow, in Sco­zia), e sui mol­ti stunt con au­to­vei­co­li. Fra un'in­ter­vi­sta e un out­ta­ke, c'è pu­re un ac­cen­no al­la plau­si­bi­lità mi­li­ta­re, e al­la com­ples­sa unio­ne di ri­pre­se "li­ve" ed ele­men­ti di­gi­ta­li. Il se­con­do spez­zo­ne co­pre le sce­ne sul­la por­tae­rei e quel­le in Co­rea, e pro­po­ne in­ter­vi­ste a ca­st, re­gi­sta e pro­dut­to­ri. Non man­ca uno stral­cio sull'uso di green screen, e sui con­tro­lu­ce nel­la sce­na di fu­ga dal­la ba­se co­rea­na. La ter­za fea­tu­ret­te è de­di­ca­ta al­la se­quen­za israe­lia­na (gi­ra­ta però a Mal­ta) e mo­stra la dif­fi­ci­le or­ga­niz­za­zio­ne di com­par­se, co­stu­mi e stunt pi­ro­tec­ni­ci. Un bre­ve spez­zo­ne spie­ga una sce­na in CG fra le più ela­bo­ra­te (quel­la del­la "sca­la­ta" de­gli zom­bie), men­tre uno più am­pio il­lu­stra la scel­ta de­gli at­to­ri che in­ter­pre­ta­no la gio­va­ne sol­da­tes­sa e il fun­zio­na­rio del Mos­sad. L'ul­ti­ma fea­tu­ret­te è de­di­ca­ta al cli­max in la­bo­ra­to­rio, ed ol­tre a spie­gar­ne il "sen­so", in mo­do ab­ba­stan­za di­da­sca­li­co, spen­de qual­che fra­me sul­lo "zom­bie fi­na­le", e l'at­to­re che lo in­ter­pre­ta. Il re­gi­sta Mark For­ster è mol­to pre­sen­te in ogni in­ser­to, e nel­le sue in­ter­vi­ste dà qual­che det­ta­glio sul­la sua vi­sio­ne del film. Se­guo­no i pro­dut­to­ri e gli sce­neg­gia­to­ri, e mol­ti fra gli at­to­ri prin­ci­pa­li, tran­ne però Brad Pitt, che ap­pa­re so­lo nei die­tro le quin­te. As­sen­te an­che ogni ri­fe­ri­men­to al ma­keup de­gli zom­bie, o a par­ti­co­la­ri ef­fet­ti di­gi­ta­li (sal­vo i po­chis­si­mi no­mi­na­ti so­pra). E non si par­la nem­me­no dei cam­bia­men­ti al­la sce­neg­gia­tu­ra e del­le dif­fe­ren­za fra ver­sio­ne thea­tri­cal ed este­sa del film. La qua­lità vi­deo dei fil­ma­ti è ec­cel­len­te, e so­no in­clu­si sot­to­ti­to­li an­che in ita­lia­no.


Screencapture Blu-Ray: Full HD PNG (occhio agli spoiler!!)



Confronto DVD - Blu-Ray: Full HD PNG
(occhio agli spoiler!!)









link a recensioni esterne:
Scheda del film:
Hardware con cui vedo e ascolto i Blu-Ray (in giallo quello usato per recensire il titolo):
    DISPLAY
    Panasonic plasma FULL HD 55' 3D TX-P55ST50E
    Panasonic plasma FULL HD 50' TX-P50S20
    Panasonic plasma FULL HD 46' TX-P46U20
    Panasonic plasma HD READY 50' TH50-PV60
    Panasonic plasma HD READY 42' TH42-PX7
    Epson proiettore LCD FULL HD EMP TW-980
    Epson proiettore LCD FULL HD EMP TW-680

    LETTORI
    Sony Playstation 3
    Sony BDP S-500
    Sony BDP S-550
    Samsung BDP 1400
    Samsung BDP 1500

    AMPLIFICATORI + DECODER + DIFFUSORI
    Onkyo TX DS-676, Jbl Tlx 500 (centrale), Jbl tlx 700 (frontali, posteriori), Jamo X5 (subwoofer attivo)
    Onkyo TX DS-555, Technics Sh-500, Technics Sb-ca21 (frontali), Wharfedale Modus 3 (posteriori), infinity ref. 100 (centrale)
    Sony str-db 830, sistema satelliti + subwoofer Jbl Scs 140

    CUFFIE
    Decoder Sony MDR-1000 + cuffie Sony MDR-XB600
    Decoder + cuffie Sony MDR-6500

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