Cult assoluto dello spaghetti western. | |
Video con dettaglio molto alto. | |
Ottime interviste nel documentario presente fra gli extra. | |
Grana molto "anomala" sull'immagine. | |
Audio poco più che mediocre. | |
Brano iniziale cantato in inglese (esiste in italiano). | |
A parte il documentario, gli extra latitano. |
FILM: Spaghetti western in salsa “extraforte”. Ingredienti: ragù del sangue, sale della violenza, pepe (nero) del cinismo. Cottura “parossista” in location post-desertiche, fra fango, fazioni fasciste, e dialoghi al piombo. E la vendetta unico istinto legittimo, assieme a quello di sopravvivenza. Presentazione astratta, antiromantica, antiepica, antitutto, con crepuscolo surreale di baracche, e sesso femminile ridotto a ombra coloratissima. Contorno di danza macabra, a volte anche festosa, di un'umanità nel perenne limbo pre o post civilizzazione. Col fango in attesa di riplasmarla (sempre uguale) dalle distese di morti, e a volte di vivi. Sapore ricchissimo come i suoi fondali, i costumi sgargianti e le bardature: ma anche cimiteriale, con le croci che avanzano al posto della sabbia, e un retrogusto forse “autobiografico” per la menomazione. Digestione veloce come una zoomata, o una raffica di mitragliatrice, nessun senso di pesantezza ma “umori” fra protesta (contro gli indiani dei “soliti” westerm), e tragedia (perchè non c'è rifugio per i “non cattivi”). Attenzione alla “pasta”: non il collaudato spaghetto eastwoodiano, ma il fusillo integrale franco neriano. Duro, torto, scuro, uno sporco bianco dai “laghetti azzurri” (ma il cuore chissà) sputato, inghiottito e risputato dalla terra, col fardello di se stesso chiuso in una bara, assieme alla sua missione. Missione che è quella di seppellire il fardello, quasi impossibile. Anche perchè quando ciò accade l'eroe svanisce. E nessuno lo vuole, dentro e fuori dal mondo filmico (sunto di quello vero). I più sentiti complimenti allo chef, che per questi piatti una volta ha dato persino un occhio.
QUALITA' VIDEO (7 e 1/2 su 10): Spaghetti western in salsa “extraforte”. Ingredienti: ragù del sangue, sale della violenza, pepe (nero) del cinismo. Cottura “parossista” in location post-desertiche, fra fango, fazioni fasciste, e dialoghi al piombo. E la vendetta unico istinto legittimo, assieme a quello di sopravvivenza. Presentazione astratta, antiromantica, antiepica, antitutto, con crepuscolo surreale di baracche, e sesso femminile ridotto a ombra coloratissima. Contorno di danza macabra, a volte anche festosa, di un'umanità nel perenne limbo pre o post civilizzazione. Col fango in attesa di riplasmarla (sempre uguale) dalle distese di morti, e a volte di Video in formato 1.66:1, compresso AVC, di difficile valutazione, ma comunque discreto. Innanzitutto va precisato che si tratta dello stesso file dell'edizione americana Blue Underground, senza alcun rimaneggiamento o re-encoding. Infatti anche i grafici dei bitrate, messi a confronto, sono risultati identici. Il master proviene da uno scan del negativo probabilmente vecchio. La resa generale è brillante, e la definizione ha vette impressionanti: però la grana è molto artificiosa. Per tutto il film (ma con intensità variabile) una “grattugia metallica” copre l'immagine, rovinandone l'analogicità ma senza distruggere il dettaglio. Sempre la "grattugia" ha qualche “pulsazione”, o squadrettamento tipo coriandoli, ed è più evidente sugli sfondi chiari. La resa è simile a quella di un “nevischio luminoso” da tv analogica mal sintonizzata, anche se più fine, e forse accentuato da sharpening (il quale però avrebbe dovuto produrre aloni sui contorni, invece assenti). Arduo stabilire cosa abbia prodotto tale effetto metallico: forse lo scanner obsoleto, o l'aggiunta di grana artificiale dopo una ripulitura con DNR (del quale però non si scorgono gli effetti tipici). Comunque lo stesso problema c'è in vari altri Blu-Ray con film italiani dello stesso periodo (fine anni '60 o '70), ad esempio Profondo Rosso e Tenebre, come se le pellicole fossero state trattate assieme dallo stesso laboratorio. "Grana metallica" a parte, il quadro soddisfa, e risulta più naturale su proiettore che su pannello. La resa è tagliente nei campi lunghi, ed anche dettagliatissima sui primi piani. Alcuni scorci di Franco nero sono “radiografici”, idem quelli sui volti femminili, sul barista, o sui vari cattivoni. I paesaggi sono anch'essi molto definiti, e si riscontra una pregevole nitidezza delle texture. In particolare risaltano vestiti, interni, terreno fangoso, sporco, bardature... e persino la bara. Ottimi anche i particolari distanti: i contorni sono netti, e la resa tagliente, almeno quando non si mettono in mezzo le sfocature della pellicola, o uno dei molti zoom. Il dettaglio ad alta frequenza è a posto, nonostante sia “sporcato” dall'onnipresente "nevischio". Il contrasto è elevato, però senza bruciature, i neri sono profondi, con solo pochi appiattimenti gravi, mentre i colori risaltano con una cromia "grigio vintage”. Su tutti domina il rosso scuro (sangue, cappucci dei razzisti, titoli di testa) poi gli incarnati tendenti al marrone, quindi i beige degli interni e di molte altre altre location. E a volte c'è qualche tendenza blu-violacea, soprattutto in scene scure. Notevoli certi sprazzi di verde, o altri colori vivaci (ad esempio sui vestiti delle prostitute) ma si tratta di eccezioni. La stabilità dell'immagine varia fra discreto e precario, e ci sono “rigonfiamenti” della pellicola, più aloni verticali bianchi nella seconda parte (assieme a qualche "freeze" della pellicola). Le spuntinature sono poche, ma ogni tanto compare qualche detrito nero fisso sulla cornice (roba di pochi secondi). La compressione non genera problemi particolari. Ad esempio non leviga il quadro, compresa la grana-nevischio, e non produce discretizzazioni. Al fermo immagine si può giusto notare qualche macroblocco sul nero. Ultimo appunto al formato video, che è “window boxed”, cioè con lievi bande nere sopra e sotto l'immagine, oltre a quelle laterali più spesse.
Dati completi del Blu-Ray estratti con BDinfo
Screencapture Blu-Ray: Full HD PNG (occhio agli spoiler!!)
Altri screencapture dopo il commento sull'audio.
QUALITA' AUDIO (5 e 1/2 su 10): L'audio italiano, ed anche inglese, non è Dolby Digital 2.0 come riportato in fascetta, ma un più "fedele" PCM 2.0. Trattasi comunque di traccia mono che viene convogliata tutta sul canale centrale, e dalla resa mediocre. Il volume di registrazione è buono, ma la dinamica latita in quasi ogni frangente. Il fruscio è molto presente, assieme a vari crepitii, anche se spesso il rumore del vento ne maschera la presenza (magra consolazione). La scena sonora è chiusa e ovattata, a volte addirittura nasale. Inoltre viene "prosciugata" dall'assenza quasi totale di bassi. I medio alti sono accettabili ma sporchi, con frequenti asprezze e mancanza di definizione negli effetti più "squillanti". Basta sentire schiaffi, tonfi, frustate o botti assortiti: non fastidiosi, ma quasi sempre "ruvidi". L'effetto degli spari (pistole o fucili) è invece più appaggante, idem quello della mitragliatrice di Django: non da salto sulla poltrona, ma con quel minimo di "punch" che ci si aspetterebbe anche da un western anni '60. Le voci, in particolare femminili, presentano bruciature sulle sibilanti. Quelle maschili sono più piene, ma con ulteriori bruciature, e una nitidezza poco più che accettabile. Se non altro i dialoghi sono chiari e abbastanza comprensibili. Le musiche sono in secondo piano rispetto a dialoghi ed effetti: in più, "tremano" sugli alti, ad esempio nei passaggi con strumenti ad arco. Va un po' meglio il brano della sequenza titoli, per ovvi motivi, e quello durante la rapina con i messicani. Quest'ultimo è infatti più nitido, e missato meglio con gli spari, o altri effetti. Differenza quasi nulla fra traccia italiana e inglese. La versione estera ha solo un po' più di definizione sulle voci, ma nel complesso resta ovattata, e chiassosa nelle scene forti, anzichè essere coinvolgente.
QUANTITA'/QUALITA' CONTENUTI EXTRA (6 e 1/2 su 10): Gli extra sono gli stessi del DVD, pochi ma interessanti, e accessibili dal un bel menù animato. Ecco l'elenco:
Documentario "L'uomo con la bara" (SD, 28 min. 59 sec.)
Trailer (HD, 2 min. 55 sec.) Trailer internazionale (HD, 3 min. 46 sec.) Gallery (HD) 9 trailer di uscite Cinekult: - "Il prato macchiato di rosso" (SD, 3 min. 20 sec.) - "Càlamo" (SD, 3 min. 12 sec.) - "Quel movimento che mi piace tanto" (SD, 3 min. 33 sec.) - "Il piatto piange" (SD, 3 min. 7 sec.) - "Il dolce corpo di Deborah" (SD, 2 min. 39 sec.) - "Il plenilunio delle vergini" (SD, 3 min. 1 sec.) - "Da Corleone a Brooklyn" (SD, 2 min. 37 sec.) - "L'ultimo cacciatore" (SD, 3 min. 33 sec.) - "L'inquilina del piano di sopra" (SD, 3 min. 17 sec.) Trailer Nocturno (SD, 47 sec.) |
L'inserto "L'uomo con la barba", realizzato da Manlio Gomarasca della rivista Nocturno, comprende ottime interviste alternate a spezzoni del film, e ad alcune foto di scena. Fra i partecipanti, lo sceneggiatore Piero Vivarelli, e Quentin Tarantino. Vivarelli narra la genesi, o meglio la "non genesi" della sceneggiatura, assieme a vari aneddoti su Sergio Corbucci (compreso quello in cui perse un occhio). Il regista di Pulp fiction sciorina (a suo modo, e in due differenti interviste) le caratteristiche dello spaghetti western, facendo paragoni brillanti fra i due "Sergi" (Leone e Corbucci), poi soffermandosi sulle altre opere del regista di Django. Non mancano interventi del protagonista Franco Nero (simpaticissimo), ad esempio sullo stile e il modo di essere di Corbucci, più altri contributi di Nori Corbucci e del musicista Luis Bacalov (il quale non nasconde attriti con la produzione). Piacevole, infine, il racconto del stuntman e maestro d'armi Gilberto Galimberti, in particolare quello sulla scazzottata quasi tutta controfigurata e sull'innovativa tecnica del... "cazzotto in camera". L'inserto è in bassa definizione, ma ha una qualità video apprezzabile, e sono presenti sottotitoli in italiano durante gli spezzoni con Tarantino. Buoni i trailer, questa volta in HD e con un video simile a quello del film, e piccola ma ben fatta la galleria di foto in sovrimpressione sul menù.
link a recensioni esterne:
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Forum AV Magazine (Blu-Ray italiano)
Nocturno.it (Blu-Ray italiano)
Movieplayer.it (Blu-Ray italiano)
Forum Gente di rispetto (Blu-Ray italiano)
Blu-Ray.com (Blu-Ray americano)
DVD Beaver (Blu-Ray americano)
DVD Talk (Blu-Ray americano)
Lands of whimsy (Blu-Ray americano)
Hardware con cui vedo e ascolto i Blu-Ray (in giallo quello usato per recensire il titolo):
- DISPLAY
Panasonic plasma FULL HD 55' 3D TX-P55ST50E
Panasonic plasma FULL HD 50' TX-P50S20
Panasonic plasma FULL HD 46' TX-P46U20
Panasonic plasma HD READY 50' TH50-PV60
Panasonic plasma HD READY 42' TH42-PX7
Epson proiettore LCD FULL HD EMP TW-980
Epson proiettore LCD FULL HD EMP TW-680
LETTORI
Sony Playstation 3
Sony BDP S-500
Sony BDP S-550
Samsung BDP 1400
Samsung BDP 1500
AMPLIFICATORI + DECODER + DIFFUSORI
Onkyo TX DS-676, Jbl Tlx 500 (centrale), Jbl tlx 700 (frontali, posteriori), Jamo X5 (subwoofer attivo)
Onkyo TX DS-555, Technics Sh-500, Technics Sb-ca21 (frontali), Wharfedale Modus 3 (posteriori), infinity ref. 100 (centrale)
Sony str-db 830, sistema satelliti + subwoofer Jbl Scs 140
CUFFIE
Decoder Sony MDR-1000 + cuffie Sony MDR-XB600
Decoder + cuffie Sony MDR-6500
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